Concetti Chiave
- Vittorio Emanuele II di Savoia, nato nel 1820, ricevette un'educazione militare e mostrò poco interesse per gli studi, preferendo la caccia e lo sport.
- Nel 1849 divenne re di Sardegna e giocò un ruolo chiave nel Risorgimento Italiano, culminando nell'unificazione d'Italia nel 1861.
- Guidato dal primo ministro Cavour, affrontò le sfide di un paese culturalmente e storicamente eterogeneo, ma finì per prevalere la strada monarchica.
- Amante della vita all'aria aperta, costruì residenze come il Parco della Mandria a Torino e Villa Mirafiori a Roma per la sua amante Rosa Vercellana.
- Con sua moglie Maria Adelaide ebbe otto figli, mentre da relazioni extraconiugali nacquero altri figli, inclusi quelli con Rosa Vercellana.
Indice
La vita e la politica di Vittorio Emanuele II di Savoia
Vittorio Emanuele II di Savoia, primo figlio di Carlo Alberto, sovrano di Sardegna, e di Maria Teresa di Lorena, figlia del granduca di Toscana Ferdinando III, nasce il 14 marzo del 1820, nel palazzo di Carignano, nella città di Torino, ma vive a Firenze durante la sua prima infanzia. In seguito all'abdicazione di Vittorio Emanuele I, provocata dai moti del 1821, Carlo Alberto, coinvolto in questi ultimi, lascia la Corte torinese e si trasferisce a Novara con la sua famiglia. Il nuovo sovrano Carlo Felice non vedeva Carlo Alberto, uomo di tendenze liberali, di buon occhio, motivo per cui, successivamente, gli ordinò di trasferirsi fuori dal regno, nella città di Firenze, capitale del Granducato, che si trovava sotto il governo di Ferdinando III di Toscana.
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Il suo ruolo nel Risorgimento italiano
Nel 1842, Vittorio Emanuele si unì in matrimonio con Maria Adelaide d'Austria, sua cugina. Dalla donna ebbe ben otto figli, pur continuando ad avere, tuttavia, varie relazioni extraconiugali.Sette anni dopo, nel 1849, Vittorio Emanuele II di Savoia divenne re di Sardegna ed assunse quindi una posizione centrale divenendo uno dei protagonisti del Risorgimento Italiano. Affidò al Piemonte il ruolo di guida nel portare avanti il progetto risorgimentale che culminò con l'unificazione della penisola nel 1861, in seguito alla quale Vittorio Emanuele venne proclamato re di Italia a Torino, sua città natale e allora capitale del nuovo regno. Vittorio Emanuele II di Savoia inoltre, anche grazie a Camillo Benso conte di Cavour, suo Primo Ministro, riuscì a gestire in modo equo ed equilibrato le diverse proposte, tendenze e problematiche risorgimentali, dovute ad un paese unito geograficamente ma non omogeneo storicamente e culturalmente. Con Vittorio Emanuele II re, però, ben presto finì per prevalere poi la strada monarchica.
In seguito alla morte di Cavour il sovrano lasciò il governo nelle mani dei politici della destra storica. Spostò inoltre la capitale da Torino a Firenze, scegliendo come sua stabile residenza Palazzo Pitti nel 1866 e successivamente, in seguito alla presa di Roma, avvenuta nel 1870, il Quirinale, nella nuova capitale. Vittorio Emanuele II morì il 9 gennaio del 1878, a quasi cinquantotto anni di età e dopo quasi ventinove anni di regno, con lo sconvolgimento e la commozione profonda del popolo. Il sovrano Vittorio Emanuele II di Savoia è sepolto a Roma ed il suo corpo si trova presso il Pantheon. Al suo funerale di Stato partecipano circa 200.000 persone, tutte propense a ricordare ed omaggiare il sovrano che aveva portato all’unità del paese. Vittorio Emanuele II di Savoia non è mai stato un amante della vita di corte, privilegiando di gran lunga la vita all’aria aperta. Egli si dedicava con passione ad attività sportive, come la scherma e l’equitazione, e alla caccia. Si appropriò inoltre di territori a Torino, conosciuti con il nome di Parco della Mandria, per Rosa Vercellana, sua amante e moglie morganatica in seguito. Su questi terreni fece costruire gli Appartamenti Reali di Borgo Castello. A Roma, invece venne edificata la bellissima Villa Mirafiori.

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I discendenti di Vittorio Emanuele II di Savoia
Vittorio Emanuele II di Savoia, dalla prima moglie, Maria Adelaide D’Austria, a cui si unì in matrimonio nel 1842 a Stupinigi, ebbe, come abbiamo visto, otto figli: Maria Clotilde, Umberto, principe di Piemonte e futuro sovrano d’Italia, Amedeo, Oddone Eugenio Maria, Maria Pia, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele, Vittorio Emanuele Leopoldo.Dal rapporto con Rosa Vercellana, prima amante e poi moglie morganatica, Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, nacquero altri due figli: Vittoria ed Emanuele.
Dalle ulteriori relazioni di Vittorio Emanuele II di Savoia nacquero altri figli non legittimi a cui veniva assegnato un sussidio e il cognome di Guerrieri o Guerriero. Si ritiene che anche il grande politico e generale Donato Etna sia proprio uno dei figli illegittimi di Vittorio Emanuele II di Savoia.
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Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'educazione di Vittorio Emanuele II di Savoia?
- Quale fu il ruolo di Vittorio Emanuele II nel Risorgimento italiano?
- Come gestì Vittorio Emanuele II le diverse tendenze politiche durante il suo regno?
- Quali furono le passioni personali di Vittorio Emanuele II?
- Chi furono i discendenti di Vittorio Emanuele II di Savoia?
Vittorio Emanuele II di Savoia nacque a Torino nel 1820 e ricevette un'educazione militare a Firenze sotto la guida del precettore Giuseppe Dabormida, mostrando una predilezione per la vita militare rispetto agli studi.
Vittorio Emanuele II divenne re di Sardegna nel 1849 e giocò un ruolo centrale nel Risorgimento italiano, culminato con l'unificazione della penisola nel 1861, quando fu proclamato re d'Italia.
Con l'aiuto del Primo Ministro Cavour, Vittorio Emanuele II riuscì a gestire in modo equilibrato le diverse proposte e problematiche risorgimentali, nonostante le differenze storiche e culturali del paese.
Vittorio Emanuele II preferiva la vita all'aria aperta, dedicandosi con passione alla caccia, alla scherma e all'equitazione, e non era un amante della vita di corte.
Vittorio Emanuele II ebbe otto figli con Maria Adelaide d'Austria e due figli con Rosa Vercellana, oltre a diversi figli non legittimi, tra cui si ritiene ci fosse anche il politico Donato Etna.