Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Vittorio Emanuele III salì al trono d'Italia nel 1900, dopo l'assassinio di Umberto I, con l'obiettivo di unificare i territori italiani sotto dominio austro-ungarico.
  • Durante la Prima Guerra Mondiale, sostenne gli interventisti e dichiarò guerra all'Austria nel 1915, portando l'Italia alla vittoria e all'armistizio nel 1918.
  • Benito Mussolini guadagnò potere politico, formando un nuovo governo e portando l'Italia a conquistare l'Etiopia, con Vittorio Emanuele III che divenne Imperatore d'Etiopia nel 1936.
  • Nonostante le tensioni con Mussolini, che prese decisioni senza consultare il re, Vittorio Emanuele III venne proclamato re d'Albania dopo l'invasione del 1939.
  • Nel 1943, Vittorio Emanuele III ordinò l'arresto di Mussolini per tentare di salvare l'Italia, ma nel 1946 abdicò in favore di suo figlio Umberto II e si ritirò in esilio in Egitto, dove morì nel 1947.

Indice

  1. L'ascesa di Vittorio Emanuele III
  2. La prima guerra mondiale e le sue conseguenze
  3. L'ascesa di Mussolini e l'espansione italiana
  4. Contrasti tra il re e Mussolini
  5. La fine della monarchia italiana

L'ascesa di Vittorio Emanuele III

Alla morte di Umberto I, assassinato dall’anarchico Bresci, il 29 luglio 1900, sul trono d’Italia sale Vittorio Emanuele III. Il suo obbiettivo è di portare a compimento l’opera dei suoi antenati cioè riunire all’Italia i territori ancora in mano all’Impero Austro-ungarico.

L?occasione per realizzare tale programma gli fu offerta nel 194, dallo scoppio della I Guerra mondiale. Tra i ministri che collaborarono con il re nel governo del paese, si fecero strada due correnti: la corrente neutralista che ritiene più conveniente che l’Italia resti neutrale al conflitto, la corrente interventista che vuole che l’Italia entri in guerra contro l’Austria e la Germania a fianco della Francia e dell’Inghilterra, con lo scopo di liberare le “terre irredente”.

La prima guerra mondiale e le sue conseguenze

In cuor suo, Vittorio Emanuele III è dalla parte degli interventisti ed è così che il 24 maggio 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria. Dopo fasi alterne, che vede il re anche impegnato in prima persona, la guerra termina con la vittoria italiana e l’armistizio è firmato il 4 novembre 1918. Immediatamente dopo, il re si trova a dover affrontare il problema della ripresa del regno dalle rovine e dalla miseria arrecate dal conflitto.. Lo scontento è generale a tal punto da accusare i soldati di aver combattuto una guerra inutile.

L'ascesa di Mussolini e l'espansione italiana

In questo clima, si fa avanti la figura di Benito Mussolini che acquista il favore crescente degli Italiani e a cui il re affida il compito di formare il nuovo governo. Nel 1935, Mussolini invia l’esercito nel corno d’Africa e conquista l’Impero d’Etiopia. Il 9 maggio 1936, Vittorio Emanuele III assume anche il titolo di imperatore d’Etiopia. Intanto Mussolini cerca di approfittare della grande fiducia che il re ripone in lui, si fa chiamare “duce” e dispone a suo piacere senza più tenere conto dei pareri del Re e del Parlamento.

Contrasti tra il re e Mussolini

Nel 1939, Mussolini decide di invadere e di conquistare l’Albania, anche se Vittorio Emanuele III si oppone, perché ritiene ingiusto assalire un paese senza una giustificazione. Ma ormai le decisioni di Mussolini sono diventate ordine: l’Albania viene occupata e Vittorio Emanuele III viene proclamato re d’Italia, re d’Albania e Imperatore d’Etiopia. Il 1939 è un anno di gravi contrasti fra il Re e il Duce, soprattutto quando quest’ultimo decide di stipulare un’alleanza militare con la Germania. Scoppia la Seconda Guerra Mondiale e dopo quattro anni di dura lotta, la situazione e quanto mai disperata.

La fine della monarchia italiana

Poiché è evidente che Germania ed Italia stanno per essere sconfitte, Vittorio Emanuela III, forse nel tentativo estremo di salvare l’Italia, decide di far arrestare Mussolini. Come conseguenza, l’Italia diventa un campo di battaglia che vede scontrarsi le truppe tedesche con quelle anglo-franco-americani. Il 9 maggio 1946, Vittorio Emanuele abdica in favore del figlio Umberto II. Si ritira in Egitto in volontario esilio dove è raggiunta dalla pi grave notizia mai avuta nella sua vita cioè l’abolizione della monarchia e instaurazione della Repubblica. Muore poco dopo, ad Alessandria d’Egitto il 28 dicembre 1947.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale di Vittorio Emanuele III quando salì al trono d'Italia?
  2. L'obiettivo principale di Vittorio Emanuele III era completare l'opera dei suoi antenati, cioè riunire all'Italia i territori ancora in mano all'Impero Austro-ungarico.

  3. Quali furono le due correnti politiche che emersero durante il regno di Vittorio Emanuele III riguardo alla partecipazione dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale?
  4. Le due correnti politiche erano la corrente neutralista, che preferiva mantenere l'Italia neutrale, e la corrente interventista, che voleva che l'Italia entrasse in guerra contro l'Austria e la Germania.

  5. Come reagì Vittorio Emanuele III alle azioni di Mussolini durante il suo governo?
  6. Vittorio Emanuele III inizialmente riponeva fiducia in Mussolini, ma col tempo si oppose alle sue decisioni, come l'invasione dell'Albania, e alla fine decise di farlo arrestare nel tentativo di salvare l'Italia.

  7. Quali furono le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale per Vittorio Emanuele III e la monarchia italiana?
  8. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio Umberto II, e l'Italia divenne una Repubblica, abolendo la monarchia. Vittorio Emanuele III si ritirò in esilio in Egitto, dove morì nel 1947.

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