Concetti Chiave
- Agli inizi del '900, la Spagna affrontava una grave crisi economica e politica, con una monarchia debole sostenuta dai conservatori e un forte desiderio di autonomia in regioni come i Paesi Baschi e la Catalogna.
- Nel 1923, Miguel Primo de Rivera instaurò una dittatura con il supporto del re Alfonso XIII e dei ceti conservatori, ma fu costretto a dimettersi a causa delle insurrezioni popolari e militari.
- La Repubblica spagnola del 1931 non riuscì a risolvere i problemi del paese, portando a tensioni sociali e politiche che culminarono nel Biennio Nero del 1934.
- Nel 1936, il crescente malcontento portò alla formazione del Fronte Popolare e allo scoppio della Guerra Civile, con la Spagna diventata un campo di battaglia ideologico per tutta Europa.
- Nel 1939, Francisco Franco e i franchisti sconfissero i repubblicani, instaurando una dittatura che Franco mantenne fino alla sua morte nel 1975, evitando di coinvolgere la Spagna nella II Guerra Mondiale.
Indice
- La situazione economica e politica della Spagna
- Movimenti indipendentisti e nazionalisti
- Agricoltura e potere dei latifondisti
- Pronunciamenti militari e colpo di stato
- La dittatura di Primo de Rivera
- La repubblica e il biennio rosso
- Il biennio nero e la guerra civile
- L'intervento internazionale e la dittatura di Franco
La situazione economica e politica della Spagna
La Spagna agli inizi del ‘900 si trovava in una grave situazione economica, dovuto in gran parte dalla debolezza dello stato.
La spagna aveva infatti avuto un breve periodo repubblicano intorno al 1870, che si concluse con il ritorno al trono della monarchia, sostenuta da ceti conservatori, che detenevano l’effettivo potere.
Inoltre In questi anni si diffusero diverse teorie. Si diffuse l'anticlericalismo che coinvolgeva una piccola parte dell'opinione pubblica. Si erano formati partiti comunisti, socialisti e associazioni anarchiche. C'erano poi fronti repubblicani che desideravano la fine della monarchia borbonica. Esse desideravano una politica liberale per favorire lo slancio della Spagna.
Movimenti indipendentisti e nazionalisti
Oltretutto diverse zone desideravano l'indipendenza: quali i paese baschi e la catalogna. I paesi baschi desideravamo l'autonomia perché erano forti da un punto di vista commerciale, avendo un importante porto sull'atlantico. I baschi avevano maturato dei sentimenti nazionalisti e inoltre non erano disposti a rinunciare alla propria lingua, il basco. Questa estraneità dalla spagna si mantenne per molti decenni, fino agli inizi del '900.
Anche i catalani non si sentivano particolarmente spagnoli, e parlavano anche loro una lingua diversa. Anche la borghesia catalana, che aveva maturato una certa autonomia economica, desiderava l'indipendenza dalla corona, particolarmente debole.
Queste tendenze all'autonomia minavano la stabilità del paese.
Agricoltura e potere dei latifondisti
L'agricoltura era destinata alla sussistenza locale, sfavorita dalla topogarfia del territorio. Inoltre il 40 % delle terre coltivate era in mano a 99 famiglie, i “99 grandi”, di fatto dei latifondisti, i quali avevano parecchia influenza sulla monarchia. Infatti la monarchia traeva la sua forza da questi grandi proprietari terrieri e dalle gerarchie ecclesiastiche. Il restante 60% era in mano a piccoli proprietari terrieri, che avevano scarsi ricavi dalle loro terre.
Pronunciamenti militari e colpo di stato
L'esercito, proprio per queste fragilità dello stato, aveva contribuito alla questione politica. Molti capi militari si ribellarono alla corona con i cosiddetti “Pronunciamenti militari”, ovvero un ammutinamento di alto livello, e non riconoscevano più il sovrano.
Dittatura fascista di Primo de Rivera
La dittatura di Primo de Rivera
Nel 1923 c'è il colpo di stato da parte di Miguel Primo de Riviera, primo ministro, che instaurò un regime dittatoriale, in accordo con il sovrano Alfonso XIII e i ceti conservatori, desiderosi di un potere forte. Il figlio di Miguel fu quello che fece carriera sotto Francisco Franco. Questo colpo di stato voleva eliminare la monarchia costituzionale, che era stata concessa nel '800. Alfonso voleva eliminare il Parlamento, perché si stavano inserendo in esso esponenti di sinistra. Fatto il colpo di stato, Alfonso governo in maniere assoluta, affidando l'esecutivo al primo ministro Miguel. Però la popolazione, con l'esercito, insorse e costrinse il sovrano ad abdicare e il primo ministro a dimettersi
La repubblica (“biennio rosso”)
La repubblica e il biennio rosso
Nel 1931 repubblica e socialisti ottennero un tale successo nelle elezioni da determinare la fine della repubblica e la proclamazione della repubblica. .
Si formò così un governo repubblicano, ancora conservatore. Questa repubblica non riuscì a mettere mano alle problematiche e risolvere la situazione, come la popolazione si aspettava. Attuarono inoltre un’epurazione delle gerarchie militari, una legislazione anticlericale e passarono da uno stato rigidamente accentrato, a uno stato decentrato.
Il biennio nero e la guerra civile
Il 1934 fu un anno caratterizzato da tumulti e scioperi in tutto il paese, in particolare nelle Asturie, dove il pericolo bolscevico iniziò a preoccupare il governo repubblicano. Fu allora inviato il corpo della legione straniera, guidata dal generale Francisco Franco e stanziata in Marocco, per scongiurare la ribellione di questi insorti.
Le legioni straniere erano gruppi paramilitari privati, che accoglievano tra le loro fila mercenari che volevano dedicarsi all'attività militare, sul modello dei Fasci. La spagna possedeva ancora una piccola colonia in Marocco, dove stanziava la legione straniera per motivi di sicurezza.
La rivolta venne liquidata e successivamente questi anni vennero chiamati Biennio Nero.
Durante questi anni anarchici, repubblicani, comunisti e socialisti, maturata una certa sfiducia nei confronti della prima repubblica, la quale non era stata in grado di migliorare la situazione, formarono nel 1936 il Fronte Popolare Spagnolo, una coalizione tra diversi partiti.
Il governo repubblicano si era manifestato molto conservatore e quasi autoritario, senza di fatto cambiare la situazione. Per nel 1936 questo ci furono imponenti manifestazioni di violenza popolare e azioni terroristiche spargendo il panico nella nazione. Divenuta la situazione insostenibile, il governo fu costretto a sciogliersi e a indire nuove elezioni. Nelle elezioni del Febbraio '36 ci fu l'avanzata del Fronte Popolare e si formò un governo di coalizione. Tuttavia le crescenti violenze sfociarono in una vera e propria guerra civile, e lo stato divenne del tutto ingovernabile.
Nel mentre Franco fu nominato capo del “governo nazionale” e si creò un doppio potere.
L'intervento internazionale e la dittatura di Franco
Ben presto la Spagna divenne in terreno di scontro ideologico dell’intera Europa. Vennero infatti inviati da molti paese truppe e armi al fine di aiutare l’una o l’altra parte.
I franchisti vennero aiutati da una parte dell'esercito regolare, dalle alte gerarchie ecclesiastiche dall'Italia e dalla Germania. La Germania in questo momento provò la sua flotta aerea, l'evento più importante fu il bombardamento di Guernica. Mussolini era un po' seccato perché Francisco Franco chiedeva anche un aiuto economico oltre alle truppe. Oltre che alle Brigate Internazionali, formate da volontari democratici, comunisti, socialisti e anarchici, l’unico paese che apparentemente sostenne la repubblica spagnola fu l’Unione Sovietica.
Nonostante gli aiuti, i repubblicani spagnolo si trovarono ben presto in difficoltà, a causa dell’insufficiente preparazione militare e del sorgere di gravi contrasti interni.
Nel 1939 i franchisti, dopo quasi tre anni di durissimi combattimenti e bombardamenti, hanno la meglio sulla repubblica e viene instaurata una dittatura, che non si può chiamare regime perché non ebbe la maggioranza della popolazione. Egli assunse in titolo di caudillo, ossia capo unico e riuscì a conservare il potere fino alla sua morte nel 1975, che ebbe l'accorta idea di non far entrare la Spagna nella II Guerra Mondiale.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione economica e politica della Spagna agli inizi del '900?
- Quali furono le cause principali del colpo di stato di Miguel Primo de Rivera nel 1923?
- Cosa caratterizzò il "Biennio Nero" del 1934 in Spagna?
- Quali furono le conseguenze della guerra civile spagnola iniziata nel 1936?
- Come si concluse la guerra civile spagnola e quale fu il ruolo di Francisco Franco?
La Spagna si trovava in una grave situazione economica a causa della debolezza dello stato, con una monarchia sostenuta dai ceti conservatori e diverse tensioni sociali e politiche, tra cui movimenti indipendentisti e la diffusione di ideologie come l'anticlericalismo e il socialismo.
Il colpo di stato fu motivato dal desiderio di eliminare la monarchia costituzionale e il Parlamento, che stava includendo esponenti di sinistra, e fu sostenuto dal sovrano Alfonso XIII e dai ceti conservatori per instaurare un potere forte.
Il "Biennio Nero" fu caratterizzato da tumulti e scioperi, in particolare nelle Asturie, e dalla repressione del pericolo bolscevico da parte del governo repubblicano, che inviò la legione straniera guidata da Francisco Franco per sedare le rivolte.
La guerra civile portò a un conflitto ideologico in Europa, con interventi di truppe e armi da vari paesi. I franchisti, sostenuti da parte dell'esercito, dall'Italia e dalla Germania, prevalsero e instaurarono una dittatura sotto Francisco Franco, che durò fino al 1975.
La guerra civile si concluse nel 1939 con la vittoria dei franchisti, che instaurarono una dittatura sotto Francisco Franco, il quale mantenne il potere fino alla sua morte nel 1975, evitando di coinvolgere la Spagna nella II Guerra Mondiale.