Concetti Chiave
- Inizio del '900 in Spagna segnato da sottosviluppo e forte influenza della Chiesa Cattolica, con crisi post-Prima Guerra Mondiale che portano a cambiamenti di governo.
- Colpo di stato di Miguel Primo Rivera nel 1923, sostenuto dal re Alfonso XIII, instaura una dittatura fino al 1930, quando dimissioni forzate portano a nuove elezioni e proclamazione della Repubblica nel 1931.
- La Repubblica avvia riforme laiche per modernizzare il paese, ma fallisce nel risolvere la crisi agraria, portando a violenze e alla vittoria della destra moderata nelle elezioni del 1933.
- Divisioni interne alla destra portano a nuove elezioni nel 1936, vinte dal Fronte Popolare di sinistra, causando tensioni che sfociano nella guerra civile iniziata con il colpo di stato di Francisco Franco.
- Franco, con l'appoggio di Mussolini e Hitler, sconfigge il Fronte Popolare sostenuto solo da URSS e Messico, e instaura una dittatura nel 1939, allineandosi con l'asse Roma-Berlino-Tokyo.
Indice
La Spagna del primo '900
All'inizio del '900, la Spagna è caratterizzata da un grande sottosviluppo economico e sociale, nonché dalla forte influenza della Chiesa Cattolica.
La dittatura di Primo Rivera
In seguito alla Prima Guerra Mondiale, la nazione è attraversata da una serie di crisi che si traducono in mutamenti di governo repentini.
In questo quadro si inserisce il colpo di stato di Miguel Primo Rivera che, aiutato dal re Alfonso XIII, instaura una dittatura che resiste dal 1923 al 1930, data in cui il malumore popolare verso il suo governo lo induce a rassegnare le dimissioni.La repubblica e le riforme
Vengono allora indette nuove elezioni che portano alla vittoria dei repubblicani: dopo aver eletto l'Assemblea Costituente, essi proclamano la repubblica nel 1931. A capo del nuovo governo viene posto il repubblicano moderato Azana. La Spagna è quindi diventata una repubblica, con suffragio universale maschile e femminile e libertà di culto; la Catalogna è resa indipendente e le scuole cattoliche sono chiuse: quelle attuate sono riforme laiche che servono a modernizzare il paese e a ridurre l'influenza del clero e dei proprietari terrieri.
Crisi e violenze in Spagna
Tuttavia, il governo non iresce a risolvere una crisi agraria e ciò crea un'ondata di violenza che attraversa il paese. Nel 1933, alle nuove elezioni, il governo repubblicano viene sconfitto dalla destra moderata, che attua una politica opposta: revoca l'autonomia alla Catalogna e riapre i collegi, ad esempio. Nel 1935, il governo entra in crisi per una frattura interna alla destra, che si divide nelle ali moderate ed estreme: il presidente della Repubblica indice nuove elezioni per il 1936. La sinistra vi si presenta unita nel “Fronte popolare”, una coalizione di vari partiti, che ottiene la maggioranza.
La guerra civile spagnola
La penisola è quindi attraversata da violenze sia da parte degli anarchici, sia da parte di gruppi di destra (tra cui la Falange di Josè Primo Rivera, figlio di Miguel): tra queste rivolte spicca per importanza quella dei generali di stanza in Marocco, che, il 17-07-1936, sotto la guida del generale Francisco Franco, si ribellano al nuovo governo.
L'ascesa di Francisco Franco
Inizia così la guerra civile, nella quale i franchisti godono dell'appoggio di Mussolini e Hitler, nonché della Chiesa Spagnola, tutti riuniti nella compatta Falange nazionalista; i repubblicani, invece, hanno unicamente il supporto del Messico e dell'URSS di Stalin, poiché le democrazie europee mantengono la linea del “non intervento”, per mantenere l'equilibrio all'interno delle loro nazioni. Tuttavia, lo sdegno per ciò che avviene in terra iberica è tale che da tutto il mondo giungono volontari in aiuto al Fronte Popolare, che appare però disunito. Tra il gennaio e il marzo del 1939, Franco conquista Barcellona e Madrid ed instaura una dittatura a partito unico, che aderisce all'asse Roma-Berlino-Tokyo.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, si apre una fase di crisi in spagna. Al potere arrivano prima Miguel Primo Rivera, che instaura una dittatura (1923-30); le successsive elezioni vedono la vittoria dei Repubblicani, che nel 1931 proclamano la Repubblica e iniziano riforme per rendere la Spagna laica e moderna. Accusato di non aver risolto la crisi agricola in atto, il governo viene sciolto e le elezioni del 1930 vedono la vittoria della destra moderata, che annulla le riforme intraprese dai predecessori. Una rottura interna al governo ne causa lo scioglimento: la Sinistra si compatta nel Fronte Popolare, che ottiene la maggioranza alle elezioni del 1936, ma il malcontento generale per la vittoria causa l'inizio della Guerra Civile (1936-39): Francisco Franco, generale di stanza in Marocco, guida un colpo di stato che lo porta ad instaurare la sua dittatura sulla nazione. Nell'operazione è aiutato dai due totalitarismi di destra, mentre il Fronte Popolare raccoglie, anche se invano, gli aiuti di URSS, Messico e di molti volontari.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della guerra civile spagnola?
- Quali furono le principali riforme attuate dai repubblicani dopo la proclamazione della Repubblica nel 1931?
- Come reagì la comunità internazionale alla guerra civile spagnola?
- Quali furono le conseguenze della vittoria di Francisco Franco nella guerra civile?
- Quali furono i principali alleati di Francisco Franco durante la guerra civile?
La guerra civile spagnola fu causata da una serie di crisi politiche e sociali, tra cui il malcontento per le riforme laiche dei repubblicani, la crisi agraria non risolta e le tensioni tra destra e sinistra, culminate nel colpo di stato guidato da Francisco Franco.
I repubblicani attuarono riforme laiche per modernizzare la Spagna, come l'introduzione del suffragio universale maschile e femminile, la libertà di culto, l'indipendenza della Catalogna e la chiusura delle scuole cattoliche.
La comunità internazionale mantenne una linea di "non intervento", con le democrazie europee che evitarono di intervenire per mantenere l'equilibrio interno, mentre l'URSS e il Messico supportarono i repubblicani, e volontari da tutto il mondo si unirono al Fronte Popolare.
La vittoria di Francisco Franco portò all'instaurazione di una dittatura a partito unico in Spagna, che aderì all'asse Roma-Berlino-Tokyo, consolidando il potere di Franco fino alla sua morte.
Francisco Franco ricevette il supporto di Mussolini, Hitler e della Chiesa Spagnola, tutti uniti nella Falange nazionalista, che contribuì alla sua vittoria nella guerra civile.