Concetti Chiave
- L'Impero Russo alla fine del XIX secolo era caratterizzato da un sistema autocratico con lo zar Nicola II al potere, mentre la maggioranza della popolazione viveva in condizioni di arretratezza agricola e analfabetismo.
- L'insoddisfazione popolare verso il regime zarista portò alla nascita di diverse forze politiche, tra cui i Bolscevichi e i Menscevichi, che si divisero nel 1903 per divergenze ideologiche su rivoluzione e riforme.
- La Rivoluzione di febbraio del 1917 segnò la fine della dinastia Romanov e l'istituzione di un governo provvisorio, mentre la Rivoluzione Bolscevica d'ottobre portò al potere Lenin e alla creazione di uno stato comunista.
- Durante la guerra civile (1917-1921), l'Armata Rossa, sostenuta da operai e contadini, prevalse sulle Armate Bianche, composte da sostenitori del regime zarista e appoggiate da potenze straniere.
- Con la nascita dell'Unione Sovietica nel 1922, il partito comunista divenne l'unico partito legale, mentre Stalin, succedendo a Lenin, instaurò un regime totalitario eliminando oppositori e avviando politiche di modernizzazione forzata.
Indice
- La Russia all'inizio del XX secolo
- La nascita dei partiti politici
- La guerra russo-giapponese e le rivolte
- La rivoluzione del 1905
- La prima guerra mondiale e le sue conseguenze
- Le rivoluzioni del 1917
- Il governo provvisorio e l'ascesa dei bolscevichi
- La rivoluzione d'ottobre e il potere bolscevico
- Le riforme bolsceviche e la guerra civile
- La fine della guerra civile e la NEP
- La nascita dell'URSS e l'ascesa di Stalin
La Russia all'inizio del XX secolo
All’inizio del XX secolo la Russia era un paese molto arretrato. la maggior parte delle persone viveva ancora nelle campagne e praticava l’agricoltura. Il governo russo era guidato dallo zar, che deteneva il potere assoluto. Lo zar era Nicola II, e apparteneva alla famiglia dei Romanov. Lo zar era poco adatto a governare un paese grande come la Russia.
I poveri e gli intellettuali chiedevano riforme economiche e politiche, dato che a causa della povertà vi era anche un elevato tasso di analfabetismo.
La Russia per modernizzarsi e industrializzarsi decise di allearsi con la triplice Intesa.
La nascita dei partiti politici
L’insoddisfazione generale portò alla nascita di diverse forze politiche che si erano unite contro lo zar:
L'aristocrazia liberale;
Partito costituzioanl-democratico;
Nel 1898 era nato il Partito socialdemocratico russo, che doveva operare di nascosto perché in quel tempo era vietato qualsiasi tipo di organizzazione politica. nel 1903 a Londra il partito si divide in due gruppi:
I Bolscevichi: (di maggioranza) erano pro rivoluzione per rovesciare il regime visto negativamente anche per la presenza del monaco Rasputin; volevano fare una rivoluzione per creare una società comunista senza più divisioni in classi, senza proprietà privata e con la collettivizzazione dei mezzi di produzione. Gli operai sono protagonisti della rivoluzione.
I Menscevichi: (di minoranza) erano pro riforme, volevano creare un governo con democrazia e socialismo.
La guerra russo-giapponese e le rivolte
- Nel 1904 la guerra contro il Giappone peggiorò la situazione. la guerra per il possesso della Manciuria e della Corea durò fino al 1905, quando i russi si arresero alle forze giapponesi.
- La sconfitta mise in luce la debolezza della Russia e quella dello zar.
La rivoluzione del 1905
- Il 22 gennaio 1905 i lavoratori organizzarono una manifestazione pacifica a San Pietroburgo, per chiedere alcune riforme. Arrivati davanti al Palazzo imperiale, furono colpiti dalla polizia che sparò sui manifestanti, uccidendo centinaia di persone.
In tutta la Russia scoppiarono rivolte e dimostrazioni a sostegno dei morti nella cosiddetta domenica di sangue.
L'agitazione proseguì per tutta l’estate, con scioperi tra i lavoratori delle fabbriche e rivolte nelle forze armate.
Nelle grandi città i lavoratori e i soldati si organizzarono in consigli chiamati SOVIET, che chiedevano più diritti politici e condizioni lavorative migliori.
Nell’ottobre del 1905 tutta la Russia era percorsa da scioperi e lo zar aveva quasi perso il controllo della situazione, così decise di concedere un parlamento “La Duma” che però rimase insufficiente perché il potere era concentrato sempre nelle mani del re.
La prima guerra mondiale e le sue conseguenze
La Russia entrò nella prima guerra mondiale, ma si rivelò impreparata ad affrontare un conflitto che richiedeva grandi mezzi economici e tecnologie moderne, infatti l’esercito era poco preparato e lo zar non sapeva risvegliare il desiderio patriottico.
Dunque subì perdite enormi di uomini e mezzi e la situazione sociale si aggrava, poiché la popolazione comincia a protestare e a scioperare.
Nel corso della prima guerra mondiale, in Russia vi fu una grave insufficienza dei generi alimentari. Vi furono alcune riforme:
- la requisizione dei prodotti agricoli;
- Il razionamento dei generi alimentari;
- Divieto di commerciare la merce.
Le rivoluzioni del 1917
Con il termine Rivoluzione Russa si indicano due rivoluzioni:
- La rivoluzione di febbraio: che rovesciò il regime zarista instaurando un governo provvisorio liberale;
- La rivoluzione Bolscevica d’ottobre guidata da Lenin: che si conclude con la presa del potere da parte dei Bolscevichi e la costituzione di uno stato comunista.
scoppiò il 23 febbraio 1917 (8 marzo per il calendario occidentale):
Lo zar non ha soluzioni quindi decide di abdicare, finisce la dinastia Romanov e viene assassinata tutta la famiglia.
Il governo provvisorio e l'ascesa dei bolscevichi
Dopo l’abdicazione delle zar venne istituito un governo provvisorio con a capo il principe L’Vov:
Che era sostenuto da menscevichi e socialisti rivoluzionari.
L’obiettivo di L’Vov fu la modernizzazione del paese, prendendo a modello l’Occidente sia per il sistema istituzionale, che per l’economia.
Voleva continuare la guerra a fianco dell'intesa.
La sua posizione però si indebolisce per le negative situazioni di guerra.
Dopo L’Vov, salì a capo del governo provvisorio Kerenskij che era più spostato a sinistra e decise di proseguire la guerra, ma una grandissima parte di operai e soldati era contraria a quest’idea.
In questo periodo, c’erano i contadini che assaltavano le case dei nobili e c’erano molte rivolte operaie.
Nascono anche i SOVIET: espressione del socialismo rivoluzionario dei bolscevichi.
Il governo provvisorio era in difficoltà, ed era sia contro i bolscevichi sia ai fedeli dello zar. La guerra andava sempre peggio e i soviet divennero sempre più popolari.
In questo periodo Lenin ritorna in Russia dall’esilio in Svizzera e iniziano gli scontri tra soviet e il governo provvisorio. Lenin propone le sue “tesi” che furono poi indicate come le “Tesi di aprile”.
Secondo la sua opinione, la guerra doveva trasformarsi in una rivoluzione proletaria internazionale, capace di abbattere il capitalismo. Propose di trasferire tutto il potere nelle mani dei soviet, per trasformare la Russia in una repubblica di Soviet. E voleva inoltre porre fine alla guerra imperialistica.
La rivoluzione d'ottobre e il potere bolscevico
Il 24 ottobre 1917 (6 novembre nel calendario occidentale) I bolscevichi guidati da Lenin intrapresero una rivoluzione armata a Pietrogrado dove conquistarono il potere facendo fuggire i ministri e Kerenski e i bolscevichi consegnarono ai soviet il potere conquistato.
Le riforme bolsceviche e la guerra civile
Quando i Bolscevichi salgono al potere:
- La Russia uscì dalla guerra.
- Lenin costituì un consiglio dei commissari del popolo di cui faceva parte anche Stalin (per sostenere il vecchio governo), ma le elezioni dell’assemblea costituente furono vinte dai socialisti rivoluzionari.
Così Lenin sciolse l’Assemblea con la forza, per non avere più ostacoli.
Vengono messe in atto delle riforme:
Nel 1918 la Russia era in condizione di grave debolezza e quindi i Bolscevichi firmano il trattato di Brest-Litovsk;
La terra diventa proprietà dello stato (poiché il partito bolscevico divenne comunista);
Controllo delle fabbriche dei consigli degli operai;
Vengono istituiti dei tribunali per il popolo;
E l’assemblea costituente per scrivere la nuova costituzione.
La capitale fu spostata a Mosca.
Oltre alle riforme ci sono anche dei problemi della nuova Russia:
Gli stati europei avevano paura che le idee bolsceviche influenzassero i loro popoli;
Alcuni gruppi volevano tornare al regime zarista, erano chiamati armate bianche, che ebbero sostegno di molti Stati e furono:
- proprietari terrieri e delle fabbriche;
ceti borghesi urbani;
- militari fedeli allo zar ma anche alcuni stati come Francia e Inghilterra.
Si trovarono poi in contrapposizione con l’esercito comunista chiamato l’Armata Rossa istituita da Lenin; che era sostenuta da:
- operai;
- soldati;
- contadini;
Queste due armate causarono una sanguinosa guerra civile che si risolse nel 1921 a favore dei bolscevichi:
I bolscevichi erano superiori di numero, ma divisi politicamente e lontani geograficamente e quindi non riuscivano a coordinarsi in modo ordinato;
Inoltre i contadini non appoggiavano i “bianchi menscevichi" temendo il ritorno del vecchio regime zarista;
Quando nel 1919 i “bianchi” persero l’appoggio dei paesi occidentali e rimasero soli, la loro posizione si fece sempre più difficile;
Nella primavera del 1921 i bolscevichi avevano praticamente vinto la guerra civile.
La fine della guerra civile e la NEP
Con la fine della guerra civile, Lenin riprese il progetto elaborato all’inizio della guerra, formando una nuova associazione a marzo del 1919 che prese il nome di internazionale comunista o comintern ed è un’organizzazione di tutti i partiti comunisti del mondo che rifiutano la tradizione socialdemocratica e sono sostenuti dal governo sovietico.
Dopo la guerra civile il paese fu colpito da una grave carestia, a cui il governo reagì con il controllo totale dell’economia attraverso il comunismo di guerra cioè controllo forzato sulla produzione con il quale:
- furono vietate le manifestazioni;
- nazionalizzazione forzata dei terreni;
- requisizione delle materie prime.
Questo provocò diverse ribellioni interne a cui il governo rispose con l’istituzione della CEKA, che è la polizia segreta per reprimere gli oppositori. Oltre alla ceka viene ripristinata anche la pena di morte nel 1918.
I primi che vennero sterminati furono i membri della famiglia Romanov.
Nel 1921 Lenin decise di porre fine alla fase del “comunismo di guerra”, istituendo la NEP (Nuova Politica Economica) che ebbe risultati positivi:
- Con essa si reintroducono il libero commercio e la proprietà privata.
- la produzione torna a crescere.
- I lavoratori sono salariati.
- Lotta all’analfabetismo.
La nascita dell'URSS e l'ascesa di Stalin
Mentre si avviava la Nep, il 22 dicembre 1922 nacque l’unione delle repubbliche socialiste sovietiche(Urss), con la quale la Russia divenne uno stato federale con potere centralizzato nel soviet supremo.
L’unico partito ammesso era quello comunista, che governò fino al 1991 in modo totalitario.
Nell’aprile del 1922 Stalin divenne segretario del partito comunista dell’URSS.
Nel 1924 Lenin morì di malattia. Dopo la sua morte si aprì la lotta per la successione, all’interno della quale i due protagonisti furono Stalin e Trotskij.
Nel 1927 Stalin salì al potere, prevalendo su Trotskij, che venne espulso dal partito e nel 1940, fu assassinato.
Stalin abolì la Nep e instaurò un regime ancora più violento, che aiuterà la Russia a modernizzarsi ma i diritti dei lavoratori non verranno rispettati. Inoltre Stalin inizia a uccidere tutti i suoi oppositori (Purghe)
Vengono instaurati i “Guleg”: una sorte di campi di concentramento con lavori forzati per gli oppositori.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione dell'Impero russo alla fine del XIX secolo?
- Quali furono le cause principali delle insurrezioni del 1905?
- Come si sviluppò la Rivoluzione di febbraio del 1917?
- Quali furono le conseguenze immediate della Rivoluzione di ottobre del 1917?
- Cosa comportò la nascita dell'URSS nel 1922?
Alla fine del XIX secolo, la Russia era un paese arretrato con la maggior parte della popolazione dedita all'agricoltura. Il governo era guidato dallo zar Nicola II, che deteneva il potere assoluto, ma era considerato inadatto a governare un paese così vasto.
Le insurrezioni del 1905 furono causate dalla sconfitta nella guerra contro il Giappone, che evidenziò la debolezza della Russia e dello zar, e dalla repressione violenta di una manifestazione pacifica a San Pietroburgo, che portò a rivolte e scioperi in tutto il paese.
La Rivoluzione di febbraio del 1917 scoppiò a causa dell'incapacità dello zar di risolvere i problemi del paese, portando alla sua abdicazione e alla fine della dinastia Romanov. Fu istituito un governo provvisorio, sostenuto da menscevichi e socialisti rivoluzionari, con l'obiettivo di modernizzare la Russia.
La Rivoluzione di ottobre del 1917 portò i bolscevichi al potere, guidati da Lenin, che consegnarono il potere ai soviet e fecero uscire la Russia dalla Prima Guerra Mondiale. Furono attuate riforme come la nazionalizzazione delle terre e il controllo delle fabbriche da parte dei consigli degli operai.
La nascita dell'URSS nel 1922 trasformò la Russia in uno stato federale con potere centralizzato nel soviet supremo. L'unico partito ammesso era quello comunista, che governò in modo totalitario fino al 1991.