Concetti Chiave
- La dittatura è una forma di governo dove il potere è centralizzato in una persona o gruppo, spesso caratterizzata da violenza e limitazione delle libertà individuali.
- Nel XX secolo, le dittature più note sono state il fascismo, il nazismo e lo stalinismo, ognuna guidata da leader autoritari con un forte controllo sul proprio popolo.
- La dittatura fascista in Italia, guidata da Mussolini, sopprimeva le libertà fondamentali e usava la propaganda per consolidare il potere del Partito Nazionale Fascista.
- Il regime nazista, sotto Hitler, promuoveva l'idea di una razza superiore, attuando una politica di pulizia etnica attraverso campi di concentramento per gli ebrei e altri gruppi.
- La dittatura sovietica di Stalin eliminava i dissidenti attraverso i Gulag, simili ai campi di concentramento nazisti, per mantenere il controllo politico e sociale in Russia.
Indice
Cos’è la dittatura
Generalmente con la parola “dittatura” ci si riferisce ad una tipica forma di governo che utilizza diverse metodologie incentrate sulla violenza nei confronti del popolo e il potere è molto limitato in quanto può essere esercitato solamente da una persona, la quale concentra in modo esclusivo il potere politico.Andando ad analizzare maggiormente questa forma politica, la dittatura viene vista come un esercizio di potere dove il dirigente, senza tener conto dell’atteggiamento utilizzato nei confronti degli altri, pone il proprio dominio in modo diretto. Di conseguenza, questa forma politica limita la libertà di ciascun individuo e per tale motivo durante il 1900 si sono verificate diverse ribellioni come, per esempio, la Rivoluzione francese da parte della borghesia, la quale ormai era stremata dall’assolutismo del re e sono riusciti a modificare la loro politica grazie alla formazione di una repubblica fondata sulla democrazia, in cui il popolo è libero di esprimere il proprio pensiero politico.
Il modo di procedere di un regime dittatoriale è caratterizzato da decisioni nette nei confronti di chi ha un pensiero differente, causando l’abolizione di diritti fondamentali che vanno a regolare la libertà dei cittadini.

Le dittature dei tempi moderni: fascismo, nazismo e stalinismo
Il Novecento, da un punto di vista politico, è stato caratterizzato da una serie di politiche dittatoriali che hanno segnato la storia del Paese. Questi regimi dittatoriali sono stati il fascismo, il nazismo e lo stalinismo. Tutti e tre presentano la particolarità di aver avuto delle personalità forti che sono riuscite a guidare questa politica grazie all’autorità che li ha contraddistinti, unito alla brutalità nei confronti dei propri cittadini. Questi elementi sono stati favorevoli per lo sviluppo delle dittature.Dittatura fascista
Il regime fascista è stato fondato nel 1925 da una personalità piena di carisma come Benito Mussolini, nel momento in cui è stato ucciso Matteotti, il quale era un politico antifascista ma anche giornalista e segretario del Partito Socialista Unitario italiano. L’anno seguente all’uccisione di Matteotti, Mussolini ormai chiamato “il Duce”, decise di promulgare alcune leggi definite fascistissime che andavano ad abolire definitivamente alcune libertà fondamentali per l’uomo come la libertà di pensiero ed inoltre puntava anche nell’eliminazione dei partiti sindacali, cercando di promuovere solamente il nuovo partito che egli stesso aveva fondato, ovvero il Partito Nazionale Fascista. Questa nuova politica non era stata accettata dall’opinione pubblica, per tale motivo il Duce decise di fondare uno speciale tribunale per andare a punire tutti coloro che erano contro la sua dittatura. Con il fascismo ci fu un cambiamento radicale: tutto era nelle mani di Mussolini, tutto doveva essere approvato o respinto dal dittatore, la società era ormai sotto dittatura. Coloro che si opponevano venivano picchiati dalla polizia ed incarcerati e processati nel tribunale speciale istituito proprio per gli oppositori politici.Si trattava di una politica incentrata sulla paura e sul massimo controllo: infatti per rafforzare ancora di più il proprio potere, Mussolini decise di fare delle modifiche anche a livello giuridico, nello specifico nello Statuto Albertino. Nel 1942 Mussolini modificò anche il codice penale e civile e quindi ormai, da un punto di vista legislativo e giuridico era al completo. Successivamente diede vita all’Istituto Fascista di Cultura per cercare di far propaganda sulla sua politica e cercare di convertire tutti coloro che erano ancora scettici su questa forma politica. Mussolini riuscì a controllare i pensieri dei cittadini anche attraverso il controllo degli ambienti scolastici, del personale adibito alla cultura del popolo, il cinema e le fonti radiofoniche.

Dittatura nazista
Il regime nazista si è affermato in Italia attraverso la figura di Hitler, il quale grazie alla sua decisione e furbizia, è riuscito ad utilizzare nel migliore dei modi tutti gli strumenti che aveva a disposizione in quel periodo per riuscire a far affermare il suo potere. Grazie al suo successo e alla sua ascesa, egli è riuscito a fare affermare in Germania il nazismo. Il concetto che veniva diffuso era quello dell’esistenza nel mondo di una razza perfetta rappresentata dalla razza tedesca, definita quella dominante. Per tale motivo, era necessario cercare di rimuovere dalla popolazione tedesca tutti coloro che erano definiti come una “razza impura” come quella rappresentata dagli ebrei. Infatti tutti gli ebrei in Germania e poi in tutte le altre parti del mondo, iniziarono ad essere presi con la forza e portati in campi di concentramento, luoghi in cui essi venivano sottoposti a lavori forzati e destinati alla morte. Per cercare di portare avanti questo programma di pulizia, Hitler fu aiutato da altri uomini come Goebbel e Himmler, il quale era la guida di un'organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco. Grazie a questa complessa organizzazione, Hitler è riuscito ad arrivare al suo obiettivo.Dittatura sovietica
Infine, ritroviamo la dittatura sovietica, il cui capo era Stalin. Quando Lenin morì, il suo successore fu Stalin, il quale non appena prese in mano il potere, decise di uccidere Trotzkij, suo acerrimo nemico perché gli impediva di portare a compimento il suo piano politico. La dittatura di Stalin in Russia è stata simile al nazismo: infatti tutti coloro che si opponevano al potere del dittatore venivano presi e deportati nei cosiddetti “Gulag”, ovvero dei luoghi simili ai campi di concentramento utilizzati da Hitler in Germania. La politica di Stalin permetteva di ripulire la popolazione appartenente a qualsiasi grado e lavoro: infatti dal 1935 al 1939 Stalin ordinò di rimuovere tutti i funzionari, generali e personale che facevano parte dell’esercito che si opponevano alla sua politica.Domande da interrogazione
- Cos'è una dittatura secondo il testo?
- Quali sono le caratteristiche comuni delle dittature del XX secolo?
- Come si è instaurata la dittatura fascista in Italia?
- Qual era l'obiettivo principale del regime nazista sotto Hitler?
- In che modo la dittatura sovietica di Stalin era simile al nazismo?
La dittatura è descritta come una forma di governo in cui il potere è concentrato in una sola persona, che esercita il controllo politico attraverso la violenza e limita la libertà individuale.
Le dittature del XX secolo, come il fascismo, il nazismo e lo stalinismo, sono caratterizzate da leader autoritari che usano la brutalità per mantenere il controllo e sopprimere le libertà fondamentali.
La dittatura fascista è stata instaurata da Benito Mussolini nel 1925, dopo l'uccisione di Matteotti, attraverso leggi che abolivano le libertà fondamentali e la creazione di un tribunale speciale per punire gli oppositori.
L'obiettivo principale del regime nazista era la creazione di una razza dominante tedesca, eliminando le "razze impure" come gli ebrei, attraverso campi di concentramento e un programma di pulizia etnica.
La dittatura sovietica di Stalin era simile al nazismo in quanto deportava gli oppositori nei Gulag, simili ai campi di concentramento nazisti, per eliminare chiunque si opponesse al suo potere.