Concetti Chiave
- Leonardo da Vinci's life is divided into five periods, marked by his illegitimate birth in Vinci and education in Florence under Verrocchio's mentorship.
- He was a polymath with interests in art, science, and engineering, known for his empirical approach that prefigured Galileo's scientific methods.
- Leonardo's early work in Florence showed innovation in painting, culminating in pieces like the Annunciation and Adoration of the Magi.
- In Milan, he produced iconic works like The Last Supper and contributed to engineering and architectural projects under Ludovico Sforza.
- Invited by King Francis I, Leonardo spent his final years in France at Clos-Lucé, where he continued his work until his death in 1519.
Indice
Infanzia e formazione di Leonardo
La vita di Leonardo si articola in cinque periodi: la formazione, il primo periodo fiorentino, il periodo milanese, il secondo periodo fiorentino, gli ultimi anni (fra Firenze, Milano e nella valle della Loira).
Nato a Vinci, in provincia di Firenze, nel 1452, era figlio illegittimo del notaio Ser Piero, da cui però ricevette tutte le attenzioni e l’educazione necessaria. Probabilmente risale all’illegittimità delle origini l’introversione, la ricerca della solitudine, l’insofferenza e il suo curioso modo di scrivere da destra a sinistra che alcuni critici interpretano come un codice segreto.
Interessi e metodo di Leonardo
La sua vastità di interessi (pittura, scultura, architettura, oreficeria, musica, scienze e invenzioni) fanno di lui un essere unico. Egli è un uomo del suo tempo per la chiara volontà rinascimentale di dominare tutto ciò che è razionale. L’importanza degli studi leonardeschi non è collegata alla molteplicità quanto piuttosto al metodo che, in un certo senso, anticipa il pensiero di Galileo Galilei del XVII secolo. Egli non accetta in modo acritico i dogmi scientifici tramandati dall’antichità e sottopone così ogni cosa ad una verifica. Per questo si può affermare che la sua cultura non deriva dai testi, bensì dall’esperienza concreta dei fatti.
Formazione a Firenze
Poiché il suo paese natale gli offriva molto poco per la formazione culturale, si sposta a Firenze nella bottega di Andrea del Verrocchio, forse nel 1469, quando il padre si trasferisce a Firenze, a servizio dei Medici. La bottega del Verrocchio era una delle più importanti a Firenze sia per la possibilità di incontri e di scambi che essa offriva che per gli studi che il maestro seguiva in continuazione. La bottega era frequentata da Botticelli, Perugino ed altri artisti dell’epoca. È in questo ambiente che Leonardo impara, con la pittura, a creare un rapporto nuovo fra uomo e spazio, fra uomo e l’atmosfera che lo circonda. In questo periodo Verrocchio dipinge il Battesimo di Cristo a cui ha collaborato anche Leonardo (la raffigurazione dell’angelo a sinistra e probabilmente anche il paesaggio che fa da sfondo).
Primo periodo fiorentino
Nel 1475 dipinge l’Annunciazione che per molto tempo, erroneamente, i critici hanno attribuito al Ghirlandaio e che preannuncia un modo tutto nuovo di dipingere, pur in presenza di alcuni riferimenti tradizionali. Sei anni più tardi Leonardo riceve l’incarico di dipingere l’Adorazione dei Magi che non fu mai portata a termine perché l’anno successivo, 1481, si trasferisce a Milano, alla corte di Ludovico il Moro.
Periodo milanese e opere
Secondo una vecchia tradizione Lorenzo il Magnifico lo avrebbe inviato a Milano per mostrare a Ludovico il Moro una lira d’argento dal suono particolarmente bello, fabbricata da Leonardo. Le ragioni vere sembrano essere più importanti, dato che da un documento dell’epoca risulta che Leonardo, una volta a Milano si dichiara disposto ad eseguire i più svariati interventi di ingegneria. fu consulente per il Duomo, immaginò palazzi e strade sopraelevate, destinate a servizi diversi, inventò macchine di ogni genere, realizzò progetti di macchine belliche di offesa e di difesa. Del soggiorno milanese ci restano due opere, un olio su tavola, dal titolo La Vergine delle rocce e l’affresco L’Ultima Cena per il refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Pare che negli stessi anni, si sia occupato anche di alcuni lavori ornamentali all’interno del Castello Sforzesco.
Secondo periodo fiorentino
Nel 1499, il re di Francia, Luigi XII, scende in Italia; Ludovico il Moro fugge e anche Leonardo abbandona Milano per recarsi, prima a Mantova, poi a Venezia per fare infine ritorno a Firenze, dopo aver passato circa cinque anni al seguito di Cesare Borgia. A questo secondo periodo fiorentino appartengono la Gioconda e l’olio su tavola Sant’Anna, la Madonna e il Bambino con un agnello. Nel 1503, la Signoria fiorentina gli affida l’incarico di dipingere una parete della Sala del Gran Consiglio (oggi Salone dei Cinquecento) in Palazzo Vecchio con un affresco rappresentante la Battaglia di Anghiari; la parete opposta avrebbe dovuto rappresentare la Battaglia di Anghiari per opera di Michelangelo. Leonardo ricorse alla tecnica della pittura “a encausto” adoperata già dagli antichi romani come aveva appreso dalla lettura delle opere di Plinio. Purtroppo, l’esperimento non riuscì e Leonardo decise di abbandonare l’impresa.
Nel 1506, Leonardo parte di nuovo per Milano dove resta alcuni mesi. Ritorna a Firenze dove però non si sente a proprio agio: ormai altri sono gli artisti che riscuotono successo come Michelangelo e Raffaello e su di lui pesa anche l’insuccesso tecnico della Battaglia di Anghiari. A Firenze, egli rimane poco tempo perché sempre più spesso si reca a Milano, per desiderio di Luigi XII, dove compie importanti lavori geologici ed idrografici nelle valli della Lombardia e progetta due statue equestri, mai realizzate.
Ultimi anni in Francia
Nel 1516, Francesco I invita l’artista a trasferirsi in Francia, alla sua corte. Leonardo accetta e porta con sé La Gioconda, la Sant’Anna con la Madonna e il Bambino e il San Giovannino. Il re gli mette a disposizione il castello di Clos-Lucé, sulle rive della Loira, dove l’artista potrà studiare, progettare e scrivere, senza alcuna costrizione. Pare che il maniero fosse collegato al Castello reale di Amboise da un passaggio sotterraneo che consentiva al re di rendere visita a Leonardo in qualunque momento, con la massima discrezione. Leonardo muore qui nel 1519; il suo corpo viene sepolto nella chiesa di Saint-Florentin, ad Amboise, ma i resti andranno dispersi durante le guerre di religione.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali periodi della vita di Leonardo da Vinci?
- Quali erano gli interessi principali di Leonardo da Vinci?
- Qual è il significato del metodo di studio di Leonardo?
- Quali opere importanti ha realizzato Leonardo durante il suo soggiorno a Milano?
- Come si conclude la vita di Leonardo da Vinci?
La vita di Leonardo si articola in cinque periodi: la formazione, il primo periodo fiorentino, il periodo milanese, il secondo periodo fiorentino e gli ultimi anni tra Firenze, Milano e la valle della Loira.
Leonardo aveva una vasta gamma di interessi, tra cui pittura, scultura, architettura, oreficeria, musica, scienze e invenzioni, che lo rendevano un uomo unico del suo tempo.
Il metodo di studio di Leonardo è significativo perché anticipa il pensiero di Galileo Galilei, non accettando acriticamente i dogmi scientifici e sottoponendo ogni cosa a verifica, basandosi sull'esperienza concreta dei fatti.
Durante il suo soggiorno a Milano, Leonardo ha realizzato due opere importanti: "La Vergine delle rocce" e l'affresco "L'Ultima Cena" per il refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie.
La vita di Leonardo si conclude in Francia, dove si trasferisce nel 1516 su invito di Francesco I. Muore nel 1519 al castello di Clos-Lucé, e il suo corpo viene sepolto nella chiesa di Saint-Florentin ad Amboise, ma i resti vanno dispersi durante le guerre di religione.