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Concetti Chiave

  • Leonardo Da Vinci was a versatile artist and scientist, known for his unique techniques like "sfumato" and his extensive studies in geometry and perspective, which he learned in Andrea del Verrocchio's workshop.
  • "L'Adorazione dei Magi" is an unfinished monocolor work commissioned in 1481, featuring a central open-air Virgin and a semicircular crowd, highlighting Leonardo's compositional and preparatory skills.
  • "L'Ultima Cena" showcases Leonardo's experimentation with dry techniques and his ability to capture emotions and expressions, with a focus on the dramatic depiction of apostles' reactions to Jesus' words.
  • The "Ritratto di musico" illustrates Leonardo's anatomical studies through its detailed rendering of the subject's features, using a three-quarter view and contrasting light to emerge from a dark background.
  • "La Gioconda" epitomizes Leonardo's synthesis of scientific and artistic research, using the "sfumato" technique to blend the subject with the landscape and creating a mysterious effect with the eyes and smile.

Indice

  1. Leonardo Da Vinci
  2. L'Adorazione dei Magi
  3. L'Ultima cena
  4. Il Ritratto di musico
  5. Il ritratto di Cecilia Gallerani
  6. La Gioconda
  7. I Codici
  8. Il Trattato della Pittura

Leonardo Da Vinci

Leonardo da Vinci, figlio illegittimo del notaio Piero da Vinci, nasce a Vinci una località presso Firenze nel 1452 e frequenta dal 1469 la poliedrica bottega di Andrea del Verrocchio. Li apprende le diverse tecniche artistiche, studia geometria, matematica e scienza prospettica.
Nel 1472 si iscrive alla Compagnia di San Luca, mentre nel 1482 lascia Firenze per Milano, dove va al servizio di Ludovico Sforza. Dal 1482 al 1499 si occupa di pittura, architettura, scultura e ingegneria; collabora con il matematico Luca Pacioli disegnando i solidi platonici regolari, simbolo dell’armonia universale. Nel 1499 si sposta a Mantova, Venezia e Roma per poi rientrare a Firenze nel 1501, dove lavora al celebre ritratto della Gioconda, al progetto di canalizzazione dell’Arno. Nel 1517 accetta l’invito del re di Francia Francesco I e si trasferisce con l’allievo e amico Francesco Melzi ad Amboise, dove muore nel 1519.
Leonardo è un artista poliedrico, pittore e disegnatore, scienziato, musicista e inventore. Tra il 1473 e il 1482, fa le sue prime opere, dove possiamo già notare l’uso dello sfumato e l’attenzione alla resa atmosferica. Nel disegno del Paesaggio del Valdarno, si ha la veduta d’uccello della vallata dell'Arno.
Sfumato→ tecnica dove vengono sovrapposti sottili strati di velature che creano un passaggio graduale dalla penombra alla luce. Serve per far risaltare i contorni indipendentemente dalla penombra.

L'Adorazione dei Magi

“L'Adorazione dei Magi” è un abbozzo a monocromo, preceduto da diversi disegni preparatori. L’opera è stata commissionata nel 1481 dai monaci del convento di San Donato in Scopeto. La Vergine è collocata all’aperto, al centro della composizione, e al posto del corteo c’è una folla radunata in semicerchio. Ci sono i tre re Magi inginocchiati in basso e altre figure come pastori e angeli. Ci sono due personaggi in piedi: un vecchio con il capo chino che medita e un giovane che guarda fuori dal dipinto, come per invitare l’osservatore a partecipare all’evento. A sinistra c’è una struttura architettonica diroccata con un arco spezzato, un portico e due scaloni.

L'Ultima cena

“L’Ultima cena” anche detta “Cenacolo”, occupa una parete del refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano. Viene commissionata nel 1495 dal duca Ludovico il Moro e Leonardo la porta a termine nel 1498.In questa opera sperimenta una nuova tecnica a secco: una pittura murale a tempera grassa, con olio di lino e uovo come legante. Quest’opera rappresenta la figura di Gesù che benedice il pane e il vino (Eucarestia); gli apostoli lo affiancano seduti a un tavolo, mentre Giuda è seduto dalla parte opposta. Al centro domina la figura assorta di cristo che allarga le braccia, formando uno schema piramidale, nell’offerta di sé come vittima sacrificale. L’atteggiamento composto contrasta con le forti emozioni che si vedono sui volti degli apostoli (Solitudine). Gli apostoli sono uniti a gruppi di tre in una ritmica scansione che comunica il loro turbamento alle parole di Gesù.
Leonardo crea una composizione unitaria e monumentale grazie alla rigorosa costruzione prospettica e allo studio del rapporto con la luce. Prosegue le linee delle pareti reali, ampliandone illusionisticamente le dimensioni.
Egli aveva l’intento di rappresentare i sentimenti e le passioni tramite l’espressività e i gesti, in quanto le espressioni dei volti sono manifestazioni dirette dei “moti dell’animo”.

Il Ritratto di musico

Il “Ritratto di musico” risale agli anni che Leonardo passa alla corte di Ludovico il Moro. L’opera rappresenta un ritratto di un uomo a mezzo busto ma la sua identità non è molto chiara, ma è certo che fosse un musicista o un cantore della corte sforzesca. Per far emergere il volto dallo sfondo scuro, senza ambientazione, ha deciso di adottare una impostazione di tre quarti e la luce radente. Grazie alle sue indagini anatomiche sulle ossa del cranio riesce a riprodurre, con decisa volumetria, gli zigomi e la mandibola. L’uomo ha uno sguardo assorto, occhi vitrei e sembra concentrato ad ascoltare una melodia o in procinto di intonarne una.

Il ritratto di Cecilia Gallerani

Il “Ritratto di Cecilia Gallerani”, anche chiamato “Dama con l’ermellino”, fu commissionato da Ludovico il moro e ritrae l’amante del signore di Milano. Anche questa figura è rappresentata di tre quarti con lo sguardo rivolto fuori dal quadro come se fosse colta di sorpresa Cecilia trattiene con una mano un ermellino. Leonardo associa all’animale la virtù della moderazione, della nobiltà d’animo e della purezza dei sentimenti. L’ermellino è anche un riferimento a Ludovico Il Moro, che lo aveva adottato come emblema avendo ricevuto dal re di Napoli, la prestigiosa onorificenza dell’Ordine di San Michele o dell’Armellino. Il ritratto allude alla moderazione e alla castità della giovane donna e del duca di Milano.

La Gioconda

La “Gioconda”. Quando rientra a Firenze nel 1503, dipinge La Gioconda o Monna Lisa, la sua opera più famosa. Il ritratto rappresenta Lisa Gherardini, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo. La donna è mostrata all’aperto, in un loggiato, con una veste e un manto scuro, un velo trasparente sulla testa e senza nessun gioiello. Il paesaggio sullo sfondo è un’ampia veduta a volo d’uccello e rappresenta Val di Chiana, vicino ad Arezzo, con il ponte Buriano che esiste ancora. L’opera è stata fatta in diversi anni e rappresenta la sintesi delle sue ricerche scientifiche e pittoriche. Stabilisce un parallelismo tra il microcosmo del corpo umano e il macrocosmo della terra, tenuti entrambi in vita dal fluire dei liquidi. Con la tecnica dello sfumato fonde la figura con il paesaggio. Gli occhi e il celebre sorriso sono evidenziati da una delicata ombra sfumata che li rende indefiniti e misteriosi.

I Codici

I “Codici” di Leonardo, una raccolta di disegni, manoscritti e libretti di appunti, vengono lasciati all’amico Francesco Melzi prima della morte dell’artista. Con i secoli furono dispersi tra Milano, Madrid, Parigi e Londra. Questi codici ricoprono molti ambiti del sapere, testimoniando l’originalità e la genialità del pensiero di Leonardo. Nella Raccolta di Windsor è quella con più studi di anatomia realizzati attraverso la dissezione dei cadaveri; comprende 200 disegni che descrivono parti del corpo, muscoli, organi e la reazione tra essi.

Il Trattato della Pittura

Il “Trattato della Pittura” venne trascritto in forma anonima da Francesco Melzi nel 1540. Esso contiene precetti e appunti di Leonardo sulla pittura e sull’arte. Questo Trattato è considerato uno dei più preziosi di tutta la storia dell’arte, contiene soluzioni applicate intuitivamente nelle opere pittoriche come la “prospettiva de’ colori” e la “prospettiva de’ perdimenti”.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tecniche artistiche apprese da Leonardo da Vinci nella bottega di Andrea del Verrocchio?
  2. Leonardo da Vinci ha appreso diverse tecniche artistiche, tra cui la geometria, la matematica e la scienza prospettica, nella bottega di Andrea del Verrocchio.

  3. Qual è l'importanza dell'opera "L'Ultima cena" di Leonardo da Vinci?
  4. "L'Ultima cena" è importante per la sua innovativa tecnica a secco e per la rappresentazione espressiva dei sentimenti e delle passioni degli apostoli attraverso l'espressività e i gesti.

  5. Cosa rappresenta il "Ritratto di musico" e quale tecnica utilizza Leonardo per far emergere il volto?
  6. Il "Ritratto di musico" rappresenta un uomo a mezzo busto, probabilmente un musicista, e Leonardo utilizza una luce radente e un'impostazione di tre quarti per far emergere il volto dallo sfondo scuro.

  7. Qual è il significato simbolico dell'ermellino nel "Ritratto di Cecilia Gallerani"?
  8. L'ermellino simboleggia la moderazione, la nobiltà d'animo e la purezza dei sentimenti, ed è anche un riferimento a Ludovico il Moro, che lo aveva adottato come emblema.

  9. Cosa contengono i "Codici" di Leonardo e quale raccolta è particolarmente significativa per gli studi di anatomia?
  10. I "Codici" contengono disegni, manoscritti e appunti su vari ambiti del sapere. La Raccolta di Windsor è particolarmente significativa per gli studi di anatomia, con 200 disegni che descrivono parti del corpo e la loro interazione.

Domande e risposte