Daniele
Genius
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Concetti Chiave

  • Sandro Botticelli, nato a Firenze nel 1445, sviluppa il suo stile distintivo nella bottega di Antonio del Pollaiolo.
  • Nel 1478, crea l'enigmatica "Primavera", commissionata dalla famiglia Medici, che riflette l'influenza del neoplatonismo fiorentino.
  • Tra il 1481 e il 1482, dipinge tre grandi affreschi nella Cappella Sistina, caratterizzati da un'esecuzione moderna e potente.
  • La sua arte evolve verso uno stile più essenziale, con opere come la "Natività Mistica", ispirate dalle idee di riforma di Girolamo Savonarola.
  • Botticelli muore nel 1510 a Firenze, lasciando un'eredità artistica segnata da povertà e malattia.

Indice

  1. Infanzia e formazione artistica
  2. Successo e opere principali
  3. Influenze culturali e neoplatonismo
  4. Affreschi e cambiamenti stilistici

Infanzia e formazione artistica

Sandro Filipepi nasce a Firenze nel 1445, quarto figlio del conciatore di pelli Alessandro di Mariano Filipepi. Sandro entra nella bottega di Antonio del Pollaiolo, pittore, orafo e scultore, dal quale assimila il ductus elegante, che sarà una discriminante stilistica nella sua opera.

Successo e opere principali

Alla data del 1470, Sandro possiede una sua bottega. Un lustro dopo dipinge il ritratto (National Gallery di Washington) di Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo. Nel 1478 ca., Sandro, ormai nelle grazie della famiglia Medici, dipinge l'enigmatica "Primavera" (Uffizi, Firenze). descrizione della vita dell'artista Sandro BotticelliIl committente del quadro è Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, un ragazzo tormentato e nevrotico. L'immagine della "Primavera" - come per la "Nascita di Venere" - è collocata all'interno della Villa di Castello in cui vive Lorenzino. In questo dipinto alcuni storici delle immagini hanno desunto l'iconografia della cultura fiorentina coeva a Botticelli.

Influenze culturali e neoplatonismo

Angelo Poliziano, poeta e precettore dei figli di Lorenzo de' Medici (fra cui Giovanni, futuro Papa Clemente X), con le sue liriche cortesi, in cui il vento stuzzica Ninfe in arcadici boschi, appare come referente testuale per le mitologie botticelliane. È il neoplatonismo fiorentino, animato da Pico della Mirandola e da Marsilio Ficino, il quale scrive in questo periodo la "Consonantia Mosis et Platonis": un ideale convergenza di platonismo e cristianesimo. L'intero quadro botticelliano sarebbe il formato visivo del concetto ficiniano: le tre Grazie sono la Trinità, Flora la Vergine, e Mercurio proprio colui che miscela gli elementi platonici e cristiani. Il quadro, al pari di un amuleto taumaturgico che assume in se la benefica energia astrale per rifletterla su chi si specchia in esso, sarebbe un "amuleto" pronto a temperare il carattere sanguigno di Lorenzino.

Affreschi e cambiamenti stilistici

Nel 1481 Sandro viene chiamato alla romana Fabbrica di San Pietro. Nella Cappella Sistina dipinge tre grandi affreschi, potenti e moderni, per esecuzione stilistica e tonalità cromatica: "Il Giovane Mosé"; "La Punizione dei Figli di Corah" e "La Tentazione di Cristo". Intanto la Pittura di Sandro diviene scarna, essenziale. II pittore elimina i brani decorativi, i dettagli desunti dalla pittura fiamminga, le lussureggianti nature morte, per lampeggiare con colori vibranti e una composizione che evoca la Pittura medievale, con la prospettiva volutamente ignorata o ribaltata, come nella estrema e sublime "Natività Mistica" della National Gallery di Londra dove gli angeli, in primo piano, non lodano la nascita del Salvatore, ma si consolano con deliqui dolorosi per la perdizione mondana che li circonda. Su questi concetti - e cioé un ritorno al pauperismo e una riforma morale della Chiesa - si poggia il Credo declamato dal monaco Girolamo Savonarola, cui l'ultimo Botticelli sembra essere pendant visivo. Un sogno breve e atroce: il Savonarola, nel 1498, viene arso vivo, come eretico, a Firenze. Nel 1492 è morto anche Lorenzo de' Medici. Nel 1505 Sandro realizza la "Crocifissione Mistica", forse un tributo ermetico al monaco, forse un lascito pieno di disillusa fiducia verso la Chiesa, il mondo, se stesso.

Sandro Botticelli muore, all'età di 65 anni, nella sua Firenze, nel 1510, infermo e povero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della famiglia Medici nella carriera di Sandro Botticelli?
  2. La famiglia Medici ha avuto un ruolo cruciale nella carriera di Botticelli, commissionandogli opere significative come la "Primavera", e sostenendolo nel suo sviluppo artistico.

  3. Quali influenze culturali e filosofiche si riflettono nelle opere di Botticelli?
  4. Le opere di Botticelli riflettono influenze del neoplatonismo fiorentino, con riferimenti a Pico della Mirandola e Marsilio Ficino, che integrano elementi platonici e cristiani.

  5. Come si evolve lo stile pittorico di Botticelli nel corso della sua carriera?
  6. Lo stile di Botticelli evolve verso una pittura più scarna ed essenziale, eliminando dettagli decorativi e adottando una composizione che richiama la pittura medievale.

  7. Qual è il legame tra Botticelli e Girolamo Savonarola?
  8. Botticelli sembra essere influenzato dalle idee di riforma morale della Chiesa di Savonarola, riflettendo un ritorno al pauperismo nelle sue opere tarde, come la "Crocifissione Mistica".

Domande e risposte