Concetti Chiave
- Botticelli, uno dei principali esponenti del Rinascimento italiano, ha creato capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere, con un focus sulla bellezza e grazia perfette.
- L'Adorazione dei Magi di Botticelli, conservata agli Uffizi, celebra la famiglia Medici, includendo personaggi storici e l'autoritratto dell'artista.
- Nella Nascita di Venere, Botticelli rappresenta la dea nuda su una conchiglia, simbolo di nascita, esprimendo un equilibrio tra moto e quiete.
- La caduta dei Medici e l'ascesa di Savonarola portarono Botticelli a concentrarsi sull'arte sacra, influenzato dal fervore religioso del tempo.
- Dopo secoli di oblio, le opere di Botticelli furono riscoperte nel XIX secolo, ristabilendo il suo ruolo di maestro del Rinascimento.
Sandro Botticelli (deriva dal nomignolo del fratello). uno dei più grandi interpreti ed esponenti del Rinascimento italiano.
Indice
- Carriera e influenze artistiche
- Capolavori e stile di Botticelli
- Contributo alla Cappella Sistina
- Declino e riscoperta
- La Primavera di Botticelli
- Adorazione dei Magi
- Storia e tecnica dell'Adorazione
- Descrizione dell'Adorazione
- La Nascita di Venere
- Simbolismo e ispirazione classica
- Tecnica e composizione della Venere
Carriera e influenze artistiche
Molte Madonne durante il periodo di apprendistato con Filippo Lippi.
A 26 anni si mette in proprio. Negli anni 70 del ‘400 si avvicina ai principi dell’Accademia Neoplatomica (ruolo chiave nella filosofia del rinascimento, effetti per l’arte). Botticelli viene ammesso alla corte di Lorenzo il Magnifico (Adorazione dei Magi, pare esserci Botticelli).Capolavori e stile di Botticelli
Negli anni 80 del ‘400 vengono creati i suoi capolavori più noti: la Primavera e la Nascita di Venere (Uffizi di Firenze). Venere di Botticelli non è esempio di bellezza perfetta: non sopravviverebbe a lungo se fosse reale. Nei dipinti abbiamo la ricerca continua di grazia e bellezza perfette. Oggetti più simili al mondo reale e rappresentazioni fedeli della realtà.
Contributo alla Cappella Sistina
Contributo nell’affrescare la Cappella Sistina: viene mandato nel 1480 da Lorenzo il Magnifico con Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio e Pietro Perugino. Dovevano affrescare la cappella con 10 scene della vita di Cristo e di Mosè. Botticelli ne fa 3, ma non vengono messe tra i suoi capolavori.
Declino e riscoperta
Vita cambia con caduta dei Medici e ascesa del frate Girolamo Savonarola nel 1494. Si dedica ora all’arte sacra: forte fervore religioso che lo spinse a bruciare alcune delle sue opere più datate nei Falò delle Vanità. Ultimi anni di vita in Botticelli passati in disgrazia: sue opere sorpassate da quelle di Michelangelo e Leonardo (innovative e rivoluzionarie). Muore nel 1510, capolavori dimenticati per oltre 3 secoli che vengono riscoperti nell’800.
La Primavera di Botticelli
Tra le opere principali di Botticelli abbiamo la Primavera, opera nella quale abbiamo la rappresentazione delle stagioni attraverso dei personaggi umani. Inoltre, non viene data tanta importanza alla sacralità, ma ci sono molte immagini simboliche, immagini che si traducono in un grande valore simbolico. Tra i personaggi rappresentati abbiamo Mercurio, le 3 Grazie, Cupido, la Dea, le Stagioni e il Vento. Le figure rappresentate sono dotate di un certo dinamismo, dinamismo ritrovabile anche in Luca Signorelli. Gli alberi in quest’opera sono rappresentazione delle onde. Riguardo alla Venere, possiamo dire che essa appunto si trova su una conchiglia, simbolo di nascita, dove i soggetti sono posti per ricordare concetti importanti. Ai lati della conchiglia e della Venere abbiamo la Flora (dx) e il Vento (sx).
Adorazione dei Magi
Una delle opere più importanti di Botticelli è l’Adorazione dei Magi, oggi conservata nella Galleria degli Uffizi. Risalente al 1475, l’opera è una celebrazione della famiglia Medici, i cui personaggi sono ritratti come Magi attorno alla Sacra Famiglia, che si trova in alto con Maria seduta che porge Gesù al Magio; a sinistra abbiamo Giuseppe appoggiato ad una roccia con sopra alcuni oggetti. Oltre ai Medici come Cosimo il Vecchio, Giuliano e Lorenzo il Magnifico che sono presenti a sinistra, troviamo personalità come Poliziano e Pico della Mirandola. Abbiamo anche la raffigurazione di Botticelli nell’opera, riconoscibile per la sua veste gialla.
Storia e tecnica dell'Adorazione
Commissionata da Gaspare di Zanobi del Lama, fu destinata alla cappella funebre dell’Epifania, nella chiesa di Santa Maria Novella. La cappella passò poi nel 1556 ai Fedini e nel 1570 a Flavio Mondragone, il quale spostò l’opera di Botticelli nel suo palazzo. I Medici accusarono Mondragone di tradimento e confiscarono tutti i beni. Fu così che l’opera di Botticelli entrò a far parte della collezione del Granducato di Toscana.
Descrizione dell'Adorazione
Per quanto riguarda l’architettura presente, abbiamo dei ruderi che appartengono all’architettura classica: notiamo infatti alti pilastri che si alzano per formare archi a tutto sesto. E’ ancora presente anche una parte di trabeazione. In lontananza abbiamo le montagne, molto chiare perché abbiamo la prospettiva.
L’opera è stata realizzata con la tecnica della tempera su tavola. Il dipinto risulta tendenzialmente caldo grazie alla scelta dei colori tutti tendenti al marrone-ocra. Spiccano poi dal disegno le vesti di colori più sgargianti, come l’indaco e il rosso e i volti dei personaggi, che si distinguono dalla struttura sovrastante. Per quanto riguarda la luminosità, essa proviene da fonte naturale che però non è rappresentata nel dipinto, che però mette in evidenza con ombre la fisionomia dei personaggi e le mosse delle vesti. L’interno della struttura dov’è la Sacra Famiglia è però totalmente in ombra. E’ stata adottata una visione frontale che ha come base un triangolo prospettico. Sopra la Sacra Famiglia è presente una luce di provenienza divina, simbolo di immortalità. La mano di Botticelli è andata a creare, grazie alla sua grande capacità, un’immagine fiabesca.
La Nascita di Venere
In questa famosissima opera di Botticelli, datata tra il 1482 e il 1485, abbiamo la dea Venere che viene rappresentata per intero al centro dell’opera. La dea è nuda e sorge dalle acque sopra una conchiglia, simbolo di nascita, usato in arte per ribadire concetti importanti. Le onde che notiamo nell’acqua sembrano far avanzare con leggerezza la conchiglia e, quindi, la Venere verso la sua meta (Isola di Cipro). La figura della Venere in questo dipinto rappresenta sia il moto che la quiete, poiché la figura assume una posizione statica sopra ad un oggetto (conchiglia) che è in movimento verso la costa. L’apparizione della Venere, dalla pelle color avorio, è esaltata dal contrasto tra il verde e l'azzurro dello sfondo.
Simbolismo e ispirazione classica
Oltre alla Venere, abbiamo la presenza di Clori e di Zefiro in alto a sinistra i quali, abbracciati, soffiano per favorire l’arrivo della Venere sull’Isola di Cipro. Sono la personificazione dei venti Zefiro e Aura. Il vento è anche visibile dal movimento dei fiori. In alto a destra, inveve, abbiamo una fanciulla che personifica le Ore (creature connesse allo scorrere delle stagioni) che accoglie la Vergine amorevolmente con un mantello roseo con motivi floreali.
La simmetria e l’equilibrio dell’opera, insieme anche alla semplicità della composizione, esaltano la sacralità della Venere, la quale è posta al centro non senza motivo. Una delle caratteristiche più importanti del dipinto è il senso di leggerezza, il quale è rappresentato anche dalle personificazioni dei due venti che negano la presenza della gravità.
Botticelli si è ispirato alle Metamorfosi di Ovidio per creare questo famoso dipinto. Il tema della nascita della Vergine è molto trattato in letteratura. Anche quest’opera nasce nel mentre del periodo di adesione al Neoplatonismo per Botticelli. Nel dipinto c’è la nudità che però ha intento estetico e astratto; la Venere è il modello di bellezza secondo Botticelli. Da evidenziare è anche la ripresa del classicismo, con la rappresentazione della Venere pudica. Appartenenti al classicismo sono anche le altre figure presenti nel dipinto.
Tecnica e composizione della Venere
Anche in questo caso abbiamo una trattazione attenta della rappresentazione da parte di Botticelli, con una dimensione che ci offre un intelletualismo rigoroso e meditato. La luminosità è molto presente nell’opera, anche se la sua fonte non è identificata. La tecnica usata è quella sulla tempera su tela, con applicazione di oro che va ad esaltare i lunghi capelli. Lo spazio è contratto e la profondità è annullata dal linearismo delle figure e dall’assenza del chiaroscuro.
La disposizione nel dipinto ha alla base un triangolo con al vertice la Venere e ai due lati i due gruppi laterali. Questa disposizione potrebbe suggerire un significato simbolico: la Venere, dea dell’amore, media tra passione fisica e purezza spirituale. Il messaggio del dipinto è quindi una continua ricerca di un equilibrio tra passioni terrene ed elevazione spirituale.
Domande da interrogazione
- Chi era Sandro Botticelli e quale era il suo contributo al Rinascimento italiano?
- Quali sono le caratteristiche distintive della Venere di Botticelli nella Nascita di Venere?
- Qual è il significato simbolico dell'opera Primavera di Botticelli?
- Come ha influenzato la caduta dei Medici e l'ascesa di Savonarola la vita e l'arte di Botticelli?
- Qual è stata la sorte delle opere di Botticelli dopo la sua morte e come sono state riscoperte?
Sandro Botticelli era uno dei più grandi interpreti ed esponenti del Rinascimento italiano, noto per le sue opere che riflettono la ricerca continua di grazia e bellezza perfette, tra cui spiccano la Primavera e la Nascita di Venere.
La Venere di Botticelli, rappresentata al centro dell'opera nuda su una conchiglia, simboleggia la nascita e la bellezza. La sua figura esprime un equilibrio tra moto e quiete, esaltata dal contrasto cromatico dello sfondo, e rappresenta il modello di bellezza secondo l'artista, ispirato al classicismo e al Neoplatonismo.
L'opera Primavera di Botticelli è ricca di simbolismo, rappresentando le stagioni attraverso personaggi umani e divinità mitologiche in un contesto che esalta la bellezza e la natura. Il dinamismo delle figure e la presenza di elementi simbolici riflettono il valore simbolico dell'opera, legato alla filosofia Neoplatonica.
La caduta dei Medici e l'ascesa di Savonarola hanno segnato un cambiamento significativo nella vita e nell'arte di Botticelli, spingendolo a dedicarsi all'arte sacra con un forte fervore religioso e a bruciare alcune delle sue opere più datate nei Falò delle Vanità.
Dopo la morte di Botticelli nel 1510, le sue opere furono dimenticate per oltre tre secoli, sorpassate da quelle di artisti innovativi come Michelangelo e Leonardo. Tuttavia, furono riscoperte nell'800, riaffermando il suo posto come uno dei grandi maestri del Rinascimento.