Concetti Chiave
- Poliziano, nato Angelo Ambrogini, si formò a Firenze presso la corte dei Medici, influente per la sua crescita intellettuale.
- Nonostante il contrasto con i Medici, Poliziano fu richiamato a Firenze nel 1480 per insegnare Eloquenza latina e greca.
- Il suo ideale rinascimentale si riflette nella fusione tra arte aristocratica e semplicità popolaresca, celebrando l'armonia tra uomo e natura.
- Le Stanze per la giostra, opera encomiastica-mitologica, sono un capolavoro del Quattrocento, ispirato da tradizioni medievali e umanistiche.
- Le Rime di Poliziano esplorano temi di gioia, serenità e bellezza fugace, con un forte legame alla tradizione popolare.
La formazione e carriera di Poliziano
Angelo Ambrogini (1454-1494) fu soprannominato Poliziano dal nome latino di Montepulciano, sua città natale. Si formò a Firenze presso la corte dei Medici, dove ebbe maestri illustri di filosofia e di letteratura; ricevette anche titoli e benefici ecclesiastici. Entrato in contrasto con l'ambiente dei Medici, si trasferì per un breve periodo presso la corte dei Gonzaga, a Mantova. Nel 1480, richiamato a Firenze, gli fu affidata la cattedra di Eloquenza latina e greca. Morì improvvisamente nel 1494, quando aveva raggiunto grande fama come poeta ed erudito.
L'ideale rinascimentale di Poliziano
Poliziano esprime l'ideale rinascimentale del culto della bellezza come armonia fra l'uomo e la natura, fondendo nelle sue poesie un'arte aristocratica e sottile con una spontanea semplicità popolaresca.
Opere principali di Poliziano
Le Stanze per la giostra sono la più importante opera in volgare del Quattrocento: si tratta di un poema encomiastico-mitologico, dedicato alla vittoria riportata da Giuliano de' Medici in una giostra del 1475.
Presso la corte dei Gonzaga, Poliziano compose La favola di Orfeo, opera teatrale in volgare di argomento mitologico-pastorale.
Le Rime (madrigali, ballate, canzoni e sonetti) si ricollegano alla tradizione popolare, celebrando la gioia di vivere e il desiderio di una vita serena, in armonia con la natura, cui si unisce il senso di fugacità della giovinezza e della bellezza.