lucianobonini1962
Ominide
7 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • L'era preistorica è suddivisa in Paleolitico, Mesolitico e Neolitico, caratterizzata dall'evoluzione della lavorazione della pietra e dall'insediamento umano in villaggi.
  • L'età dei metalli segue l'età della pietra, con l'introduzione delle lavorazioni del rame, bronzo e ferro, portando alla produzione di strumenti e armi più sofisticati.
  • Le prime forme di arte preistorica includono le "veneri" e le pitture rupestri, usate per scopi magico-propiziatori e caratterizzate da incisioni e colori naturali.
  • Le abitazioni preistoriche evolvono da rifugi naturali a capanne e strutture più complesse come le palafitte e i nuraghi, adattandosi alle esigenze ambientali e sociali.
  • I cromlech, come Stonehenge, rappresentano costruzioni megalitiche di cui si ipotizza una funzione rituale, riflettendo l'importanza di pratiche magico-religiose.
In questo appunto si descrive l'arte preistorica. Con Preistoria intendiamo l’era che va dai primi stanziamenti umani (1 800 000 anni fa) alla comparsa di fonti scritte nel 5000 a.C. circa, nei territori della Mezzaluna Fertile (Mesopotamia e Valle del Nilo) e successivamente anche in Europa e nel resto del Vicino Oriente.
Arte preistorica: schema e caratteristiche articolo

Indice

  1. Dall’età della pietra all’età dei metalli
  2. Le prime forme di arte: dalla scultura alle pitture rupestri
  3. Testimonianze architettoniche: abitazioni e luoghi di culto

Dall’età della pietra all’età dei metalli

L’era preistorica che precede l’invenzione della scrittura e l’insediarsi delle grandi civiltà storiche, viene comunemente suddivisa in tre grandi fasi.

Questi tre periodi hanno determinate e diverse caratteristiche ma rientrano nella definizione di “età della pietra”. Possiamo suddividere questa epoca in:

  • Paleolitico (ca 1 800 000 – 10 000 anni fa), come dice il nome, indica l’età della pietra “antica”, da palaios (vecchio) e lithos (pietra). È questa l’epoca in cui l’uomo impara a scheggiare le pietre lavorandole con pietre più dure, per creare utensili in grado di tagliare le pelli e raschiare il legno;
  • Mesolitico (ca 8000 – 6000 a.C.) da “mesos”, mezzo. È un periodo di transizione in cui l’uomo inizia a perfezionare i propri strumenti di intaglio e a stabilizzarsi in piccole capanne;
  • Neolitico (6000 – 4000 a. C.) da “neo”, nuovo: l’età della pietra nuova. In questa fase, la lavorazione della pietra è più evoluta, l’uomo sa produrre strumenti perfettamente levigati e costruire le proprie capanne. Nascono i primi villaggi.

Successivamente all’età della pietra, si apre una nuova fase: l’età dei metalli (dal quarto millennio fino al XI – X a.C.). In questa fase si cominciano a lavorare metalli e a produrre strumenti e lance più elaborate. Anche quest’epoca è suddivisa dagli studiosi in diverse fasi:

  • Età del rame (4000 – 3000 a.C.). Il rame è il primo metallo che viene conosciuto dall’uomo. Il suo utilizzo si diffonde dal Vicino Oriente lungo il Mediterraneo e poi in Europa. Il metallo, ancora grezzamente estratto, veniva utilizzato per punte di frecce e coltelli, oggetti quindi di piccole dimensioni, e per oggetti decorativi;
  • Età del bronzo (3000 – X a.C.). Quando l’uomo iniziò a lavorare insieme rame e stagno scoprì la lega metallica del bronzo, metallo più resistente che permetteva di costruire attrezzi più grandi e potenti, come asce, spade, pugnali, elmi e scudi;
  • Età del ferro (XIII a.C. – V a.C.) costituisce la fase più raffinata dell’evoluzione della lavorazione dei metalli. Anche questa si diffonde inizialmente nel Vicino Oriente e poi in Europa (X a.C.). Questo metallo permette la produzione di oggetti destinati anche all’agricoltura, come aratri, oltre che armi e utensili.
Per ulteriori approfondimenti sull’età dei metalli vedi qui

Le prime forme di arte: dalla scultura alle pitture rupestri

Tra le maggiori forme di scultura preistorica troviamo le cosiddette “veneri”, delle statuette di pietra, osso, avorio, rappresentanti figure femminili con caratteristiche anatomiche molto accentuate. Queste statuine appartengono al periodo del paleolitico superiore e sono state ritrovate in zone della Francia, Italia, Austria e Russia. Lo scopo di queste statuine era di tipo magico-propiziatorio, esse erano infatti simbolicamente scolpite come buon auspicio di prosperità e fertilità (dei campi e delle donne).
Con questo scopo propiziatorio vennero realizzate anche le famose pitture rupestri: all’interno delle grotte venivano incise o dipinti animali o scene di caccia per augurarne una buona riuscita. Le tecniche utilizzate erano appunto incisioni con utensili o pitture utilizzando colori caldi ricavati da pietre e stesi con dita inizialmente e con piume di uccello poi. Ne abbiamo testimonianze in Spagna, in Francia, nel Sahara algerino e in Italia.
Per ulteriori approfondimenti sulle pitture rupestri vedi qui
Arte preistorica: schema e caratteristiche articolo

Testimonianze architettoniche: abitazioni e luoghi di culto

Nel periodo paleolitico l’uomo preistorico era principalmente nomade. Viveva pertanto in rifugi naturali come caverne e si spostava di volta in volta alla ricerca di cibo. Quando il suo comportamento evolve, inizia a coltivare piante e allevare animali, scopre il fuoco e i vantaggi del vivere in società, si stabilizza e inizia a costruire le prime capanne e i primi villaggi. Questo comporta uno sviluppo della sua intelligenza architettonica. Durante il periodo del mesolitico l’uomo comincia infatti a scavare artificialmente le proprie caverne e inizia a ricorrere alle camere ipogee nei territori in cui le temperature sono elevate. Le camere ipogee, dal greco hypò, sotto, e ghè, terra, sono veri e propri pozzi rudimentali accessibili tramite scale di legno. Un’altra forma di abitazione costruita in epoca mesolitica sono le vere e proprie capanne, inizialmente con strutture coniche (simili alle tende degli Indiani d’America) poi coperte di pelli animali o frasche. In seguito, a seconda delle zone, si hanno poi anche strutture architettoniche più complesse, come palafitte o capanne a pianta rettangolare. Molto particolari sono le abitazioni nuragiche ritrovate in Sardegna, costruzioni megalitiche di forma tronco-conica che avevano diverse funzioni: difesa, deposito, abitazione.
Altro tipo di costruzioni megalitiche sono i cromlech. A differenza dei nuraghi però, la funzione di queste costruzioni ancora oggi non è chiara. Infatti si pensa che possano rappresentare più dei luoghi di culto piuttosto che delle abitazioni vere e proprie. Il che è molto importante anche da un punto di vista antropologico perché ci offre testimonianze anche sui rituali magico religiosi che impegnavano i nostri antenati preistorici. Siti di cromlech si trovano principalmente in Svezia, Danimarca, Francia e Gran Bretagna. Il più famoso è il sito di Stonehenge, presso Salisbury, in Inghilterra.
Per ulteriori approfondimenti sulle abitazioni preistoriche vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali fasi dell'età della pietra e le loro caratteristiche?
  2. L'età della pietra è suddivisa in tre fasi: Paleolitico, Mesolitico e Neolitico. Il Paleolitico è caratterizzato dalla scheggiatura delle pietre per creare utensili; il Mesolitico è un periodo di transizione con strumenti più raffinati e stabilizzazione in capanne; il Neolitico vede la produzione di strumenti levigati e la nascita dei primi villaggi.

  3. Quali sono le principali innovazioni dell'età dei metalli?
  4. L'età dei metalli è suddivisa in Età del rame, Età del bronzo e Età del ferro. Durante l'Età del rame, si utilizzavano metalli per piccoli oggetti; l'Età del bronzo introdusse la lega di rame e stagno per attrezzi più grandi; l'Età del ferro permise la produzione di aratri e armi più sofisticate.

  5. Quali sono le caratteristiche delle "veneri" e delle pitture rupestri preistoriche?
  6. Le "veneri" sono statuette femminili con caratteristiche anatomiche accentuate, usate come simboli di prosperità e fertilità. Le pitture rupestri, incise o dipinte nelle grotte, rappresentavano animali e scene di caccia per scopi propiziatori.

  7. Come si evolve l'architettura preistorica nel tempo?
  8. L'architettura preistorica evolve da rifugi naturali a capanne e villaggi. Durante il Mesolitico, si sviluppano caverne artificiali e camere ipogee. Le abitazioni diventano più complesse con palafitte e capanne rettangolari, mentre i nuraghi in Sardegna e i cromlech come Stonehenge rappresentano costruzioni megalitiche.

  9. Qual è la funzione dei cromlech e dove si trovano?
  10. La funzione dei cromlech non è chiara, ma si pensa possano essere luoghi di culto piuttosto che abitazioni. Queste costruzioni megalitiche si trovano principalmente in Svezia, Danimarca, Francia e Gran Bretagna, con il sito più famoso a Stonehenge, in Inghilterra.

Domande e risposte