Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'arte preistorica raggiunse il suo apice nelle pitture delle caverne franco-iberiche, con opere di indiscutibile valore artistico.
  • Le grotte di Altamira e altre in Spagna e Francia contengono affreschi che rappresentano animali con colori vivaci come rossi, neri e gialli.
  • Il metodo pittorico preistorico comprendeva tecniche come il graffito e l'uso di puntini, con una tavolozza arricchita di ossidi e ocre.
  • Gli artisti preistorici ottenevano sfumature e volumi raschiando la superficie e mescolando terre colorate con grasso animale.
  • Il lavoro artistico avveniva nei recessi delle caverne, illuminati da lampade di pietra simili a quelle usate dagli Eschimesi.

L’arte preistorica

Le più alte e note manifestazioni di questoperiodo furono raggiunte nell’arte pittorica: i capolavori delle caverne franco-iberiche hanno un valore artistico indiscutibile. Ci sono disegni tratteggiati con un singolare senso estetico che noi non attribuiremmo certo ad un’età così remota (almeno venti millennior sono), se gli animali ritratti (bisonti, mammut) non lo confermassero innegabilmente. Quando Marcellino di Santuola ed altri studiosi presentarono al mondo stupito i magnifici affreschi casualmente scoperti sulle pareti e sulle umide volte della caverna d’Altamira e di molte grotte della Spagna settentrionale e della Francia, ci fu un’ondata di scetticismo: ma di breve durata perché l’evidenza dei fatti non si poteva in alcun modo negare.
I grandi antri erano letteralmente coperti di centinaia di figure a vivide tinte, rappresentanti bisonti, cinghiali ed altri animali nei loro atteggiamenti più naturali, in riposo, al pascolo e al galoppo. I colori vivaci: rossi, seppie, neri, gialli, si accendevano lassù sotto la volta al lume delle fiaccole fumose, quasi che il corso di centro e centro secoli nulla avesse tolto al loro vigore... come lavoravano gli artisti dell’età della pietra? Le produzioni pittoriche più arcaiche sono in gran parte trattegiate a graffito e a puntini… e riempite in tutto o in parte di colore nero. Poi la tavolozza divenne più ricca e si usarono largamente gli ossidi rossi di ferro, le ocre gialle, il carbone, la limonite bruna e il bianco caolino. Le sfumature si ottenevano raschiando la superficie nei punti desiderati e l’abilità era così spiccata da raggiungere non solo una misurata distribuzione dei toni, ma da rendere il giusto senso del volume. Le terre venivano opportunamente triturate su pietre e poi mescolate, per l’uso, con grasso animale. Spatole ben levigate e piccoli mortai di granito completavano il corredo dell’artista il quale, lavorando nei più nascosti e oscuri recessi dell’antro, si serviva anche di lampade di pietra alimentate con grasso, simili a quelle tuttora usate dagli Eschimesi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'arte preistorica nelle caverne franco-iberiche?
  2. Le caverne franco-iberiche presentano capolavori artistici con disegni di animali come bisonti e mammut, realizzati con un senso estetico sorprendente per l'epoca. I colori vivaci e le tecniche di sfumatura dimostrano un'abilità artistica avanzata.

  3. Come venivano realizzati i dipinti preistorici nelle caverne?
  4. Gli artisti preistorici utilizzavano tecniche come il graffito e i puntini, riempiendo le immagini con colori ottenuti da ossidi di ferro, ocre, carbone e altri materiali naturali. Le sfumature erano create raschiando la superficie, e i colori venivano mescolati con grasso animale.

  5. Quali strumenti utilizzavano gli artisti dell'età della pietra per creare le loro opere?
  6. Gli artisti usavano spatole levigate, piccoli mortai di granito e lampade di pietra alimentate con grasso animale per lavorare nei recessi oscuri delle caverne, simili a quelle usate dagli Eschimesi.

Domande e risposte