Statua della Libertà - Storia e descrizione generale

Come nasce la Statua della Libertà

Queste parole pronunciate a Versailles dall’intellettuale e professore di diritto Édouard René Lefebvre de Laboulaye ispirarono il suo amico, in quel giorno a pranzo con lui, Frédéric Auguste Bartholdi nel dedicarsi alla costruzione della statua che diventerà l’icona degli Stati Uniti:
«Se un monumento deve sorgere negli Stati Uniti come un ricordo della loro indipendenza, devo credere che sia naturale realizzarlo con sforzi comuni – un lavoro comune delle nostre due nazioni: Francia e America.» Alla base, quindi, di tutto questo processo creativo c’è un forte sostegno alla guerra di secessione protrattasi dal 12 aprile 1861 al 23 giugno 1865 e combattuta tra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America.
A causa dell’oppressivo governo di Napoleone III e insufficienti sovvenzioni, solamente nel 1875 si riuscì ad iniziare i lavori partendo dal cantiere costruito nella fonderia Gaget&Gauthier.

Il suo volto fu mostrato per la prima volta durante l’esposizione universale di Parigi, tenutasi nel 1878, perché è stata posizionata nei giardini del Palais du Trocadéro mentre l’avambraccio destro si trovava a Filadelfia, in particolare alla Centennial Exhibition.
Nel 1884 la statua venne ultimata e il 4 luglio, festa dell’Indipendenza dell’America, simbolicamente questa grandiosa istallazione fu ceduta al governo. Per la cerimonia di inaugurazione, comunque, gli americani si servirono dell’aiuto della marina militare francese che mise a disposizione la nave Isère per il trasporto di circa 300 casse contenenti i componenti della Lady Liberty. Fu un’impresa lunga tanto che si concluse solamente il 17 giugno 1885.
Ufficialmente, però, la statua venne inaugurata il 28 ottobre 1886 nel centenario della Dichiarazione di Indipendenza perché in America servirono nuovi fondi per costruire il piedistallo su cui la statua si sarebbe poggiata. Essi saranno concessi dall’operato di Joseph Pulitzer, un editore che utilizzò le pagine del suo giornale come incitamento per le persone a credere nel sogno di poter ultimare la statua. Il piedistallo, inoltre, reca un sonetto della poetessa Emma Lazarus chiamato The new colossus: “Keep, ancient lands, your storied pomp! - cries she With silent lips. "Give me your tired, your poor, Your huddled masses yearning to breathe free, The wretched refuse of your teeming shore. Send these, the homeless, tempest-tost to me, I lift my lamp beside the golden door!”.
Richard Morris Hunt fu l’architetto che venne scelto per la realizzazione del piedistallo. La cerimonia, comunque, venne presidiata dal presidente Cleveland e venne abbellita da giochi pirotecnici.
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La Statua della Libertà: descrizione generale

Nel 1886 fu inaugurata la celebre Statua della Libertà, considerata in tutto il mondo come il simbolo di New York e degli Stati Uniti d’America. La statua è collocata al centro della Baia di Manhattan all'interno fiume Hudson nei pressi del porto. Fu costruita dal noto scultore francese Frédéric Auguste Bartholdi insieme a colui che costruì la Tour Eiffel, il francese Gustave Eiffel. Al suo interno la statua presenta una struttura interna in acciaio che risulta essere rivestita al suo esterno da circa 300 fogli di rame che sono sagomati insieme. Il basamento su cui poggia inoltre è costituito da granito dai colori grigio-rosa.
Al centro della baia di Manhattan, la statua della libertà è visibile anche fino a una distanza di circa 40 km. Essa rappresenta una donna vestita con una lunga toga che nella mano destra tiene fieramente una fiaccola che rappresenterebbe il fuoco eterno della libertà. E’ molto alta fino ad arrivare a ben 93 metri d’altezza. Sopra la testa la donna indossa una corona avente anch’essa un significato simbolico: le sette punte della corona rappresenterebbero infatti i sette mari del mondo e i sette Continenti. Con la mano sinistra invece tiene una tavola in cui vi sarebbe scritta la data dell’indipendenza americana: il 4 luglio 1776. Inoltre ai piedi della statua, la donna presenta delle catene spezzate che sono il simbolo della liberazione dall’oppressore, ovvero il sovrano inglese. La donna inoltre rappresenterebbe la dea della ragione. Frutto di un lavoro molto complesso ad opera di Bartholdi e di Eiffel, la statua fu prima progettata e costruita in Francia, per poi essere successivamente trasportata smontata negli Stati Uniti nel corso del 1883 venendo poi riassemblata a Bedloe’s Island, oggi nota come Liberty Island. La statua inoltre è il primo esempio di costruzione a facciata continua, la cui struttura viene sostenuta da un’altra che si trova al suo interno. Inoltre fu anche predisposta una scala molto stretta per permettere un l’accesso dei visitatori.

Conosciuta in tutto il mondo e simbolo degli Stati Uniti, la Statua della Libertà non finisce però di stupire e regala infiniti aneddoti e curiosità. A partire dal suo nome, che non è semplicemente “the Statue of Liberty” come viene generalmente definita, ma “Liberty Enlightening the World” letteralmente “La libertà che illumina il mondo”. Ma vediamo altre curiosità:

• Realizzata in rame, la statua dovrebbe presentarsi di colore marrone, mentre, a causa della lunga esposizione agli agenti atmosferici e alla salsedine, tra il 1900 il 1906 ha iniziato ad acquisire il colore verde con il quale oggi è nota;
• Nel 1982 è stato appurato che la testa della statua non venne montata correttamente: risulterebbe infatti fuori asse rispetto al progetto iniziale di ben sessanta centimetri;
• Il piedistallo su cui posa la statua fu costruito con i soldi degli Americani, che, su sollecitazione di Joseph Pulitzer, fecero una colletta, raggiungendo la cifra di 100.000 grazie ai quali si poté realizzare;
• Si stima che, sebbene non siano visibili, i piedi della Statua della Libertà potrebbero avere il numero 879 di scarpe, tanto sono enormi;
• Forse non tutti sanno che per vedere la vera Statua della Libertà, l’originale, occorre recarsi a Parigi, mentre a Tokyo e Las Vegas sono presenti sue riproduzioni;
• La Statua è progettata per resistere molto bene ai fenomeni atmosferici, è stimato che ogni anno venga colpita da circa 600 fulmini e che con forti venti sia in grado di resistere oscillando fino a 7,6 cm (la sua torcia invece fino a 12 cm);
• Protagonista di molti film catastrofici americani, nel film di fantascienza “Indipendence day” (1996) di Roland Emmerich, la statua venne completamente distrutta.

Fu inaugurata il 28 ottobre 1886 e durante l’inaugurazione furono date delle miniature della statua. Nell’anno 1924 la costruzione divenne monumento nazionale per diventare poi uno dei simboli più importanti e più conosciuti in tutto il mondo.
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