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di icaf
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Luigi XIV, noto come il "Re Sole", diventa re a soli 5 anni e instaura una monarchia assoluta in Francia, regnando per 72 anni, il più lungo nella storia.
  • Versailles, costruita da Luigi XIV, diventa il centro politico e culturale della Francia, dove i nobili sono trasformati in cortigiani sotto il controllo diretto del re.
  • La vita di corte a Versailles è caratterizzata da cerimonie elaborate, ostentazione e spettacoli, con i cortigiani che devono costantemente compiacere il re.
  • Luigi XIV ha una relazione complessa con la Chiesa, promuovendo l'indipendenza della Chiesa francese dal papato e mostrando intolleranza verso minoranze religiose come gli ugonotti e i giansenisti.
  • Giovanni Battista Lulli, un italiano naturalizzato francese, diventa una figura chiave alla corte di Luigi XIV, contribuendo a trasformare le arti sotto il suo regno.
In questo appunto di Storia Moderna è descritta la salita al trono di Luigi XIV e la vita che egli conduceva nella splendida reggia di Versailles. La struttura fu fatta costruire dal sovrano stesso e, dal 1682, accoglie la corte e diventa il centro politico e culturale del Paese, con l’obiettivo di trasformare i nobili in cortigiani.
Luigi XIV: la salita al trono e la vita nella reggia di Versailles articolo

Indice

  1. La salita al trono di Luigi XIV
  2. La vita di Luigi XIV alla corte di Versailles
  3. Rapporto tra chiesa e regno di Luigi XIV e l’intolleranza religiosa
  4. Giovanni Battista Lulli: un italiano alla corte di Luigi XIV

La salita al trono di Luigi XIV

Poiché Luigi XIV diviene re di Francia a soli 5 anni, il governo del Paese viene affidato al cardinale Giulio Raimondo Mazzarino (primo ministro dal 1642 al 1661).

Alla sua morte, Luigi XIV sale al trono e instaura in Francia la monarchia assoluta. Egli sceglie come emblema il sole, perciò viene chiamato il “Re Sole”. Il suo regno dura ben 72 anni (dal 1643 al 1715), ed è il più lungo della storia. Esso è segnato dall’accentramento del potere, dalla fine della libertà religiosa e da molte guerre, che causano problemi finanziari. Dopo circa mezzo secolo di conflitti, la Francia consolida il suo ruolo nel continente rafforzando i confini orientali. Pur non riuscendo a imporre la propria egemonia, il Paese si afferma come principale potenza militare europea. Luigi XIV fa costruire la sontuosa reggia di Versailles, dove obbliga i nobili a trasferirsi in modo da poterli controllare: tutti devono ruotare intorno al sovrano, come i pianeti intorno al sole. L’edificio è un prodotto francese: gli architetti che l’hanno ricostruito e rimaneggiato nel corso dei decenni sono tutti francesi, precisamente nati a Parigi.Per imporre il suo diretto controllo, agisce su due fronti: crea un forte apparato burocratico, che limiti l’influenza della nobiltà e reprime il dissenso religioso. Luigi XIV nomina direttamente tutti gli uomini di governo che agiscono alle sue strette dipendenze. Promuove la figura degli intendenti e istituisce un consiglio dei ministri. Precisamente, nel 1682 la corte di Francia si trasferisce nella reggia di Versailles. Versailles, che comprende molti palazzi e un grande parco, si trova a qualche chilometro da Parigi, ed è come una piccola città, oppure come un teatro di lusso dove va in scena il potere. Oltre alla famiglia reale, qui vivono cortigiani, servi, giardinieri, guardie, artisti, medici, per un totale di circa 20.000 abitanti. Questo enorme palazzo, ancora oggi è il simbolo più potente di quell’epoca della nostra storia. Quell’epoca in cui i re, in Europa, avevano un potere assoluto e credevano di poter fare tutto quello che volevano. Luigi fa costruire questo palazzo perché non vuole abitare a Parigi, che è una città sovversiva, rivoluzionaria, pericolosa. Questo palazzo, costruito in campagna, diventa poi esso stesso una città, perché lì il re vuole poter vivere con la sua famiglia, con tutti i principi, con tutte le grandi famiglie nobili del regno, con un’infinità di domestici, servitori e cortigiani. Alla fine, Versailles diventa un’immensa città, chiusa in un unico edificio, piena di scale, corridoi, ripostigli.

La vita di Luigi XIV alla corte di Versailles

Ci sono tante curiosità sulla vita di Luigi XIV alla corte di Versailles. Egli, dopo essere stato svegliato da una nutrice ed essere stato visitato dal medico, riceve funzionari e familiari e assiste alle funzioni religiose senza alzarsi dal letto. Mentre viene vestito e preparato dai servi, ascolta le richieste dei cortigiani, poi, si sposta in una camera di lavoro, dove si riunisce con i suoi collaboratori fino a ora di pranzo, con una pausa per la messa. Luigi XIV mangia nella sua stanza, poi, nel pomeriggio, spesso esce negli immensi giardini e la sera partecipa ai ricevimenti che si tengono negli eleganti saloni del castello. I cortigiani, oltre a conoscere a perfezione le regole e le mode dell’ambiente reale, devono essere sempre pronti a esaudire i desideri del re, e a mettersi in mostra. A Versailles, l’ostentazione e l’esibizione sono perfino più importanti nella nobiltà in sé. Per questo, molti partecipano alle battute di caccia, tra i passatempi preferiti del sovrano, o ai numerosi spettacoli organizzati nel parco (opere, concerti, commedie, fuochi d’artificio, giochi d’acqua).

Rapporto tra chiesa e regno di Luigi XIV e l’intolleranza religiosa

Anche il rapporto tra chiesa e regno di Luigi XIV è critico. Nel 1682 viene approvata la Dichiarazione gallicana contro la Chiesa di Roma, con cui la Chiesa francese rivendica l’indipendenza dal papato nelle questioni terrene. Inoltre, Luigi XIV si mostra intollerante nei confronti delle minoranze: attraverso l’Editto di Fontainebleau del 1685, revoca l’Editto di Nantes e dà inizio alla persecuzione degli ugonotti. Estende poi la repressione ai movimenti cattolici che criticano la chiesa di Roma: è il caso dei giansenisti, seguaci di Cornelius Jansen. Nel 1709, il re ordina la distruzione dell’abbazia di Port-Royal-des-Champs, roccaforte del movimento.
Per ulteriori approfondimenti sulla politica religiosa di Luigi XIV vedi anche qua
Luigi XIV: la salita al trono e la vita nella reggia di Versailles articolo

Giovanni Battista Lulli: un italiano alla corte di Luigi XIV

Jean-Baptiste Lully

, nato Giovanni Battista Lulli, a Firenze, all’età di 14 anni abbandona la città natale per recarsi in Francia, e trascorrere il resto della sua vita alla corte di Luigi XIV. Egli serve la duchessa, poi Luigi XIV, studia musica, balletto, e diventa rapidamente un uomo indispensabile, il grande organizzatore degli spettacoli (musicista, ballerino, coreografo), un uomo di cui il re non può fare a meno. Prima di compiere trent’anni, ottiene la cittadinanza francese e si chiama, ufficialmente, Jean-Baptiste Lully. Egli, pur essendo nato in Italia, è uno di quelli che hanno contribuito a scalzare definitivamente il predominio degli italiani nelle arti alla sua epoca.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali caratteristiche del regno di Luigi XIV?
  2. Il regno di Luigi XIV fu caratterizzato dall'accentramento del potere, dalla fine della libertà religiosa e da numerose guerre. Luigi XIV instaurò la monarchia assoluta e costruì la reggia di Versailles per controllare i nobili.

  3. Come si svolgeva la vita quotidiana di Luigi XIV alla corte di Versailles?
  4. Luigi XIV seguiva una routine precisa: veniva svegliato da una nutrice, riceveva funzionari e familiari, partecipava a funzioni religiose, lavorava con i collaboratori, pranzava nella sua stanza, passeggiava nei giardini e partecipava a ricevimenti serali.

  5. Qual era il rapporto tra Luigi XIV e la Chiesa?
  6. Luigi XIV aveva un rapporto critico con la Chiesa. Nel 1682, la Dichiarazione gallicana rivendicò l'indipendenza della Chiesa francese dal papato. Luigi XIV fu intollerante verso le minoranze religiose, revocando l'Editto di Nantes e perseguitando ugonotti e giansenisti.

  7. Chi era Giovanni Battista Lulli e quale ruolo ebbe alla corte di Luigi XIV?
  8. Giovanni Battista Lulli, noto come Jean-Baptiste Lully, era un musicista e coreografo italiano che divenne un uomo indispensabile alla corte di Luigi XIV, contribuendo a organizzare spettacoli e a scalzare il predominio italiano nelle arti.

  9. Perché Luigi XIV decise di costruire la reggia di Versailles?
  10. Luigi XIV costruì la reggia di Versailles per evitare di vivere a Parigi, considerata sovversiva e pericolosa, e per controllare i nobili, trasformandoli in cortigiani. Versailles divenne il centro politico e culturale della Francia.

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