Analisi e descrizione di Guernica di Pablo Picasso

Guernica: Pablo Picasso

“Io sto dalla parte della vita contro la morte, dalla parte della pace contro la guerra” parole di Pablo Picasso che realizza tra il maggio e il giugno del 1937, per il Padiglione spagnolo dell’Esposizione internazionale di ParigiGuernica, diventato poi il più celebre manifesto politico del Novecento per l'Europa e simbolo della fine del franchismo e del nazionalismo in Spagna.
Quando fu commissionata l'opera a Picasso da parte del governo Repubblicano spagnolo, l'artista era già piuttosto famoso, per questo la retribuzione ammontò ad una cifra pari a 140.000 euro nel 2021.

Secondo alcune fonti, però, Picasso utilizzò tutto il denaro solo per coprire i costi dell'opera, e questo pagamento servì, successivamente, al Governo spagnolo per rivendicare la proprietà dell'opera, cosa che Picasso non accettò in quanto all'epoca non avrebbe potuto tornare in patria fino alla fine del franchismo e dunque osservare la sua opera quando avrebbe voluto.
L'opera venne esposta nel 1937, a maggio, giusto in tempo per l'Esposizione Internazionale, in uno spazio infelice perché era lontano dall'entrata e di fronte si svolgevano spettacoli che attiravano l'attenzione del pubblico tutta su di loro. Dal 10 ottobre 1981 la Guernica fu esposta a Madrid, presso il Casón del Buen Retiro, mentre dal 1992 fino ad oggi, l'opera si trova nel Centro de Arte Reina Sofía, a Parigi.

Analisi dell'opera

Guernica di Pablo Picasso ha un modo per essere "letta" ovvero guardarla da destra verso sinistra. Le presenze sono numerose, sia di persone sia di animali: una madre con il neonato in braccio, un cavallo, un toro, un presepe natalizio e una colomba. Quest'ultima è a sinistra e richiama la pace svanita poiché straziata e sembra cadere a terra: il toro invece indica la brutalità della violenza portata dalle guerre (e dalla corrida), mentre il cavallo è il simbolo della Spagna, che nell'opera appare trafitto da una lancia (come la Spagna). Il presepe natalizio, invece, appare osservando tutte queste presenze nel dipinto, e rappresenta sia il periodo in cui avvenne l'attacco sia il contesto: ci si trovava al mercato.
La donna con il bambino in braccio appare disperata, vicino c'è un'altra figura femminile che alza le braccia al cielo in attesa di un aiuto. In basso, infine, troviamo un uomo innocente (testimoniato dallo stigma sulla mano sinistra simbolo di innocenza), con nella mano destra una spada spezzata da cui esce un fiore, la speranza che lasciò Picasso all'osservatore.
I colori non appaiono in questo dipinto che sicuramente non voleva esprimere felicità né serenità tramite i colori, ma solo terrore e violenza ingiustificata fomentata dal nero, grigio e bianco, un po' come apparivano le foto sui giornali e i reportage dell'epoca. Ma se si osserva bene si scorge una lampadina, un piccolo lampo di vitalità e fiducia, ancora piccola, nella comunità, in contrasto con le altezze delle persone e degli animali che appaiono quasi deformati, simboleggiando le urla di disperazione procurate dalla guerra.

Contesto storico di Guernica

Il dipinto Guernica di Picasso non raffigura l’evento della guerra civile in Spagna, ma evoca lo sdegno contro la violenza e la guerra in generale, in ogni paese del mondo. L'ispirazione dell'opera, infatti, arrivò con il bombardamento di Guernica il 26 aprile 1937, fomentato dallo scontro fratricida che stava avvenendo nella penisola iberica tra il generale Francisco Franco e il governo repubblicano della Spagna. L'attacco, per far terminare questa guerra civile, fu opera delle squadre tedesche della Legione Condor, con l'aiuto dell'Aviazione legionaria italiana.
L'operazione venne nominata Operazione Rugen, inizialmente voluta per abbattere il ponte Rentería, successivamente, a causa del vento, deviata nella città basca. Città nella quale si stava svolgendo una giornata tipica: alle 16:30 stava suonando il campanile della chiesa di Guernica, abitata da circa 7000 abitanti che partecipavano al mercato. I bombardamenti, dunque, caddero non solo sui civili al mercato, ma anche sui contadini e il loro bestiame, presente anch'esso al mercato.
Guernica fu rasa al suolo e questo dipinto ne costituisce l'imperituro ricordo.

Pablo Picasso:la vita

nacque a Malaga nel 1881. Oggi è tra gli artisti, scultori e pittori più celebri nel mondo. Fondatore, insieme a Georges Braque, del Cubismo, tra le sue opere più significative si ricordano Guernica e Les demoiselles d'Avignon. Il padre era un pittore poco famoso che insegnava disegno a scuola e per questo il piccolo Picasso fu subito introdotto all'esercizio della pittura, dato il suo precoce talento.
Per questioni lavorative, la famiglia Picasso dovette trasferirsi a Barcellona e per Picasso questo fu il punto di inizio perché lì conobbe, in una enorme metropoli ricca di influenze, diversi personaggi e suggestioni culturali nuove come quelle del Modernismo catalano.
Presto Picasso iniziò a dipingere e a vedere esposte alcune sue opere, volle quindi allargare la propria conoscenza e si trasferì a Parigi dove non avrebbe incontrato, secondo le sue parole, "pittori locali e quadri idioti". Sebbene nero e bianco e grigio siano stati i colori scelti per Guernica a indicare il disagio causato dalle guerre, ci fu un periodo di grave lutto per Picasso che viene ricordato come il "periodo blu" perché tutti i suoi quadri dal 1901 al 1904 apparvero monocromatici: l'unico colore utilizzato era l'azzurro. La più famosa opera tra queste fu La vita, nella quale l'artista esprime la sua impotenza creativa del periodo, tramite il colore blu, di difficile interpretazione.
Dopo questo periodo complicato, per quindici franchi mensili Picasso riuscì nel suo sogno: riconvertire uno spazio in un atelier degli artisti, il Bateau Lavoir al civico 13 in rue Ravignan.
In questo studio passarono artisti del calibro di Apollinaire e altri che fecero di questo spazio un luogo di moltissime influenze e ispirazioni.
Nel 1907 Picasso, in viaggio nei Paesi Bassi, scoprì il Cubismo e da lì iniziò la sua vera storia. Il cubismo di Picasso fu inaugurato con Les demoiselles d'Avignon: cinque donne nude in un bordello barcellonese, private totalmente di qualsiasi legge anatomica, sostituita invece con forme e volumi scomposti.
Pablo Picasso morì nel 1973 per un edema polmonare acuto, all'età di 91 anni. Oggi a Malaga si trova il Museo Picasso che raccoglie oltre 200 opere dell'artista.
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