melody_gio
Genius
8 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Giuseppe Montanari, nato nel 1889, fu un importante pittore del XX secolo, noto per la sua partecipazione a esposizioni internazionali e per i numerosi riconoscimenti ricevuti.
  • Montanari si trasferì a Varese nel 1919, dove rimase per tutta la vita, e partecipò attivamente sia alla Prima che alla Seconda Guerra Mondiale.
  • Tra le opere più celebri di Montanari figurano "Trebbiatura", "Contadina picena", "Madre e figlia", e l'affresco "San Martino dona parte del mantello al povero".
  • Le opere pittoriche di Montanari spesso utilizzano la tecnica dell'olio su tela, mentre in altre situazioni, come in "A riposo", impiegò l'acquarello per praticità durante il fronte.
  • Oltre alla pittura, Montanari si dedicò alla scrittura, pubblicando trattati sull'arte e racconti autobiografici, tra cui "Memorie senza tempo" e "Fogli sparsi di un taccuino di guerra".

In questo appunto vengono descritte le opere artistiche di Giuseppe Montanari, che fu uno dei più grandi pittori del ‘900.

Indice

  1. Biografia di Giuseppe Montanari
  2. Elenco di alcune sue opere pittoriche
  3. Trebbiatura
  4. Contadina picena
  5. Madre e figlia
  6. Calciatori
  7. San Martino dona parte del mantello al povero
  8. A riposo
  9. I suoi scritti

Biografia di Giuseppe Montanari

Giuseppe Montanari è nato il 30 ottobre del 1889 a Osimo, nelle Marche. Compie gli studi classici a Fermo, sempre nelle Marche, e successivamente nel 1906 si trasferisce a Milano, dove si diploma presso l’Accademia di Brera.
Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale, viene mandato a Bergamo e, essendo stato congedato, torna a Milano dove conosce sua moglie, Nina Ghiringhelli. Dopo essersi sposato, nel 1919 si trasferisce a Varese dove ci rimane per tutta la vita.
Dal 1922 Giuseppe Montanari partecipa a molte esposizioni italiane ed estere ed in alcune di queste, come quelle tenute alla Biennale di Venezia, negli Stati Uniti e in Sud America, espone delle sue opere. Inoltre, riceve importanti riconoscimenti in mostre a Budapest e a Parigi.
Nel 1919 si traferisce a Varese dove resterà per il resto della sua vita.
Inoltre, dopo il 1930, vince il Premio del Carnegie Institute di Pittsburgh, partecipa alla Seconda Guerra Mondiale e alla fine di questo grande Secondo conflitto mondiale, soggiorna spesso nelle Marche e in Liguria.
Nel 1956, ad Arcumeggia, in provincia di Varese, esegue un’opera di grande prestigio, ovvero l’affresco di San Martino dona parte del mantello al povero ed inoltre crea due cappelle della Via Crucis.
Montanari è considerato un intellettuale versatile, poiché non si dedica solo alla pittura, ma anche ad altri tipi di opere. Infatti, durante la sua vita, ha scritto numerosi trattati sull’arte ed articoli che venivano pubblicati sui giornali. Inoltre, pubblicò due volumi, “Memorie senza tempo”, “Fogli sparsi di un taccuino di guerra”, “Montanari in viaggio” e “Il Sacro Monte di Montanari”. Oltre ai quadri, ha prodotto anche affreschi e mosaici.

Elenco di alcune sue opere pittoriche

Ecco alcune opere pittoriche elencate del pittore Giuseppe Montanari:

  • Trebbiatura;
  • “Contadina Picena”;
  • “Madre e figlia”;
  • Calciatori;
  • San Martino dona parte del mantello al povero;
  • “A Riposo”.

Trebbiatura

Quest’opera, Trebbiatura, realizzata da Giuseppe Montanari nel 1935 usando la tecnica dell’olio su tela, ritrae un momento particolare, ovvero la “trebbiatura”. Giuseppe Montanari articoloQuesto momento è considerato sacro dai contadini, raffigurati in modo possente, poiché rappresentava la fase conclusiva del raccolto durante la quale si separava la granella del frumento dalla paglia.

Contadina picena

Sempre realizzata con la tecnica olio su tela, il pittore Giuseppe Montanari rappresenta con volumi pieni una donna con in braccio un bambino e, con l’altra mano, regge sulla sua testa un vaso.
Inoltre, sul fondo dell’opera, possiamo vedere dei fasci di spighe, un fienile ed un casolare. Montanari pone molta attenzione ai particolari della natura dietro alla donna poiché vuole rappresentare la dimensione agricola del suo territorio d’origine.

Madre e figlia

In quest’opera, il pittore Giuseppe Montanari raffigura una madre, con lo sguardo smarrito, che abbraccia la figlia, rappresentata con delle trecce lunghe e scure. L’intera composizione ci dà una sensazione di realismo e semplicità, anche dovuto ai contorni netti, eseguiti dal pittore, delle due figure. Viene sempre utilizzata la tecnica olio su tela.

Calciatori

Giuseppe Montanari ha realizzato l’opera artistica Calciatori nel 1930. Il pittore coglie i giocatori in una precisa azione della partita, ovvero quando i calciatori si precipitano per prendere per primi la palla nel campo. Sembra quasi una foto per la stabilità, ma allo stesso tempo flessibilità, dei corpi di questi uomini.
In questo dipinto, Giuseppe Montanari rappresenta i calciatori in un modo monumentale: infatti appaiono molto muscolosi e rispecchiano l’idea che ogni corpo atletico deve essere rappresentato in questo modo.

San Martino dona parte del mantello al povero

Un’altra opera molto importante di Giuseppe Montanari è “San Martino dona parte del mantello al povero”, risalente al 1956. L’affresco raffigura il momento preciso in cui San Martino dona il mantello ad un povero. Possiamo vedere che sullo sfondo compare uno squarcio di paesaggio invernale. Da un punto di vista tecnico, Giuseppe Montanari fa largo uso del colore azzurro per tracciare i contorni delle figure.
Inoltre, per trasmettere l’idea dell’inverno, il pittore usa varie tonalità del colore azzurro: infatti, per dare l’impressione del terreno ghiacciato, utilizza un azzurro più chiaro, mentre per rappresentare il cielo invernale usa un azzurro più scuro misto ad un bianco per raffigurare le nuvole.
I contorni ben definiti delle figure si possono notare soprattutto dagli zoccoli del cavallo e sulla bisaccia del mendicante. Evidenti risultano le puntinature dovute all’uso del cartone preparatorio che appaiono particolarmente visibili sugli stivali della figura del povero.

A riposo

Questo acquarello è stato dipinto negli anni 1916-1917 quando Giuseppe Montanari si trova al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Il quadro racchiude una veloce immagine dei due militari che avanzano nella pianura.
Inoltre, nel primo piano è rappresentato il militare che avanza, in secondo piano il suo compagno e la profondità è individuabile grazie alla montagna che corre sullo sfondo. Per questa opera, il pittore usa la tecnica all’acquarello, poiché si trova sul fronte e non può portare con sé strumenti più impegnativi, come i colori ad olio.
Nel dipinto, per rendere evidente il contrasto tra colori caldi e freddi e la distanza dal primo piano al fondo, il pittore usufruisce di colori verdi di diverse tonalità in primo piano e più freddi, tendenti al blu grigio, nel secondo.

I suoi scritti

Questi sono i suoi scritti:
“Foglietti sparsi di un taccuino di guerra”: opera pubblicata nel 1976. Giuseppe Montanari in questo scritto racconta della sua partecipazione alla Prima Guerra Mondiale. Il pittore è stato arruolato nel terzo reggimento artiglieria da montagna.
“Memorie senza tempo”: quest’opera è una raccolta di brevi racconti autobiografici scritti tra il 1945 e il 1946.
“Montanari in viaggio”: raccolta dei racconti dei viaggi in Spagna e in Bretagna, dal 1960 al 1970.
“Il Sacro Monte di Montanari”: si racconta attraverso delle foto, dipinti e disegni come apparve il Sacro Monte di Varese al pittore Montanari.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giuseppe Montanari e quale fu il suo contributo nel campo dell'arte?
  2. Giuseppe Montanari fu uno dei più grandi pittori del '900, noto per la sua versatilità artistica che includeva pittura, affreschi, mosaici e scritti sull'arte.

  3. Quali sono alcune delle opere pittoriche più significative di Giuseppe Montanari?
  4. Alcune delle opere più significative includono "Trebbiatura", "Contadina picena", "Madre e figlia", "Calciatori", e "San Martino dona parte del mantello al povero".

  5. In quale contesto storico e personale Montanari realizzò l'opera "A riposo"?
  6. "A riposo" fu dipinto durante la Prima Guerra Mondiale, tra il 1916 e il 1917, mentre Montanari si trovava al fronte, utilizzando la tecnica dell'acquarello per la sua praticità.

  7. Quali riconoscimenti ricevette Montanari per le sue opere?
  8. Montanari partecipò a molte esposizioni italiane ed estere, ricevendo importanti riconoscimenti in mostre a Budapest e Parigi, e vinse il Premio del Carnegie Institute di Pittsburgh.

  9. Oltre alla pittura, in quali altri ambiti artistici e letterari si distinse Montanari?
  10. Montanari si distinse anche nella scrittura, pubblicando trattati sull'arte e articoli, oltre a volumi come "Memorie senza tempo" e "Fogli sparsi di un taccuino di guerra".

Domande e risposte