Concetti Chiave
- La Villa Tittoni di Desio è stata progettata dall'architetto Giuseppe Piermarini nel Settecento in stile neoclassico.
- L'edificio originale, con tre livelli e undici finestre per piano, è stato trasformato da Piermarini e il giardino curato da Antonio Villoresi.
- Nel 1817, l'avvocato Giovan Battista Traversi incaricò Pelagio Palagi di rinnovare la villa, creando un accesso monumentale e una cancellata in ghisa.
- Dal 1975, la villa appartiene al comune di Desio, che ha avviato interventi di restauro per preservare l'edificio e il parco circostante.
- La villa è parzialmente visitabile, con decorazioni che spaziano tra stili neoclassico, gotico, barocco e arabo, e include una cappella ornata dedicata a S. Francesco.
Indice
Storia e architettura della villa
Localizzazione: via Lampugnani.
Edificazione: nel Settecento su disegno dell’architetto Giuseppe Piermarini.
Edificio originario: comprendeva una struttura a tre livelli con undici finestre per piano, una delle quali fungeva da porta con apertura sul piano terreno.
È stata acquistata: dai Cusani dalla metà del Seicento fino all’inizio dell’Ottocento.
1734-1808: i proprietari affidano a Giuseppe Piermarini la trasformazione in forme neoclassiche della villa barocca e ad Antonio Villoresi la cura del giardino.
Trasformazioni e restauri nel tempo
1817: la villa viene venduta all’avvocato Giovan Battista Traversi che affida all’architetto Pelagio Palagi il rinnovo del complesso.
1846: l’architetto realizza un nuovo accesso monumentale al parco ad arco di trionfo e la cancellata in ghisa all’ingresso della villa.
1975: è stata acquistata dal comune di Desio che, nel corso del tempo, ha iniziato alcuni interventi di restauro.
Caratteristiche e decorazioni della villa
Alle spalle della villa: si apre il giardino, oggi parco comunale.
È visitabile: il piano terra con le sale decorate da elementi tratti da stili diversi (neoclassico, gotico, barocco, arabo); la cappella dedicata a S. Francesco (eretta nel XVIII secolo), che presenta un ricco ornamento a stucco ed è arricchita da parti pittoriche realizzate dai fratelli Gerli.
Sul tetto: è posizionata una serie di statue, raffigurante le divinità dell’Olimpo.