Concetti Chiave
- La Stele di Rosetta, scoperta nel 1799, è un importante artefatto dell'antico Egitto, datato 196 a.C., che contiene iscrizioni in tre lingue: geroglifico, demotico e greco antico.
- La stele è stata fondamentale per la decifrazione dei geroglifici egiziani grazie al lavoro di Jean-François Champollion, permettendo di comprendere molte altre iscrizioni egizie.
- Originariamente parte di una stele più grande, la Stele di Rosetta ha subito danni significativi, ma ha comunque fornito importanti informazioni sulla grammatica e la lingua egizia.
- La Stele di Rosetta, esposta al British Museum, è stata protetta nel tempo per preservarne l'integrità e continua ad essere un'attrazione per i visitatori interessati alla storia egizia.
- La letteratura egizia comprendeva generi come opere sapienziali, inni religiosi, racconti narrativi, e opere storiche e politiche, che riflettono la complessa cultura dell'antico Egitto.
In questo appunto viene descritta la Stele di Rosetta, un ritrovamento appartenente all’antica cultura egizia. Di seguito viene riportata cos’è la stele di Rosetta, quando è stata ritrovata, le caratteristiche peculiari e la decifrazione dei geroglifici e quali erano i generi della letteratura egizia.
Indice
Cos’è la stele di Rosetta
La Stele di Rosetta è una stele del 196 a.C composta da granodiorite incisa che risale all’antico Egitto durante la dinastia tolemaica.
I testi in alto e in mezzo sono stati scritti in antico egiziano utilizzando scritture geroglifiche e demotiche, mentre la parte inferiore è stata scritta in greco antico. Il decreto presenta solo leggere difformità tra le tre versioni, rendendo la stele di Rosetta lo strumento indispensabile per comprendere i ritrovamenti egiziani. La pietra fu scolpita durante il periodo ellenistico e si ritiene che fosse anticamente esposta all'interno di un tempio vicino Sais. Forse fu trasferito nella tarda antichità oppure durante il periodo mamelucco, e fu alla fine usato come materiale per la fabbricazione di Fort Julien nei pressi della città di Rosetta situata nel delta del Nilo. Nel 1799 fu scoperto dall'ufficiale francese Pierre-François Bouchard nel corso della spedizione napoleonica organizzata in Egitto. La stele di Rosetta è considerato il primo testo bilingue ritrovato nell’antico Egitto ritrovato nei tempi moderni e ha provocato enorme interesse pubblico. In origine, la stele di Rosetta era esposta in modo orizzontale all'interno di una culla di metallo realizzata appositamente, che prevedeva la rasatura di porzioni molto piccole dei suoi lati per garantire che la culla si adattasse perfettamente.
All'inizio non aveva copertura protettiva e nel 1847 fu ritenuto indispensabile inserirlo in una cornice protettiva, nonostante la presenza di personale adeguato ad assicurarsi che non fosse toccato dai visitatori. Dal 2004 la pietra conservata è esposta in una teca volutamente costruita al centro della Galleria della Scultura Egizia. Una copia della Stele di Rosetta è stata esposta nella King's Library del British Museum priva di qualsiasi barriera protettiva per essere toccata ed ammirata dai visitatori.
Caratteristiche della Stele di Rosetta e decifrazione dei geroglifici
La superficie frontale della stele è lucidata e le iscrizioni leggermente incise su di essa; i lati della pietra sono levigati, ma il dorso è solo rozzamente lavorato, forse perché non sarebbe stato visibile quando fu eretta la stele. La difficoltà di lettura dei geroglifici nasce dal momento in cui essi possono assumere, addirittura nella stessa parola, valore ideografico e fonetico. Inoltre, i segni che hanno valore fonetico non includono le vocali, che sono sottintese. L'interpretazione è dunque molto difficile, e molto difficile doveva essere, nell'antico Egitto, apprendere il mestiere di scriba. La decodificazione dei geroglifici è stata possibile grazie all’azione di un egittologo francese, Jean-Francois Champollion, e a un fortunoso ritrovamento.
Per ulteriori approfondimenti sulla stele di rosetta e la decifrazione dei geroglifici vedi qui
Ritrovamento della stele di Rosetta
Nel 1799, durante lo svolgimento della spedizione napoleonica in Egitto, fu ritrovata vicino la città di Rosetta, una stele di colore nero contenente tre iscrizioni. Cercando di capire cosa fosse, si scoprì che era un decreto sacerdotale che risaliva al 196 a.C. trascritto in greco, e in due versioni, in egizio: con scrittura geroglifica e con scrittura demotica. Ci sono voluti circa vent'anni per comprendere che ciascun geroglifico rappresenta raramente una parola intera e, più spesso, una singola lettera o un gruppo di lettere. Nel corso di qualche anno, grazie a questo ritrovamento è stato possibile ricostruire la grammatica dell'egizio antico e quindi poter comprendere la gran parte delle iscrizioni ritrovate in quel periodo.
Stele di Rosetta: frammento della Stele originale
La Stele di Rosetta è una piccola parte appartenente ad una stele più grande. Ulteriori ricerche non hanno messo in luce altri frammenti aggiuntivi appartenenti alla stele di Rosetta. La parte superiore della stele, ha subito molti danni. Si possono vedere solo le ultime 14 righe del testo geroglifico. Il registro inferiore del testo greco contiene 54 versi, di cui i primi 27 sopravvivono integralmente. Tutta la lunghezza del testo geroglifico e la dimensione completa della stele originale, possono essere ipotizzate tenendo conto del ritrovamento di alcune stele, comprese altre copie dello stesso ordine. La stele di Rosetta, a parte le numerose iscrizioni, si pensa che conteneva anche delle incisioni che raffiguravano il re mentre veniva presentato agli dei, oltrepassato da un disco alato, come sulla Stele di Canopo.
Generi della letteratura egizia
Dallo studio della letteratura egizia è emerso che si componeva di numerosi generi come le opere sapienziali, ossia contenenti massime e ammonimenti morali, inni religiosi, regole rituali e formule magiche. Ma anche il genere narrativo, come le avventure di Sinuhe, in cui si racconta dell’evasione del protagonista dall'Egitto e delle peripezie in altri Paesi stranieri; opere in versi che affrontavano diverse tematica come quella religiosa ma anche la sfera amorosa e di meditazione personale; opere di argomento storico e politico, in cui si celebrano le vittorie militari, oppure si descrivono le condizioni del paese in una determinata fase storica.
Per ulteriori approfondimenti sulla letteratura egizia vedi qui
Domande da interrogazione
- Cos'è la Stele di Rosetta e perché è importante?
- Quando e da chi è stata ritrovata la Stele di Rosetta?
- Quali sono le caratteristiche fisiche della Stele di Rosetta?
- Chi ha decifrato i geroglifici della Stele di Rosetta e come?
- Quali erano i generi principali della letteratura egizia?
La Stele di Rosetta è una stele del 196 a.C. composta da granodiorite incisa, risalente all'antico Egitto durante la dinastia tolemaica. È importante perché contiene iscrizioni in tre lingue (geroglifico, demotico e greco antico), che hanno permesso la decifrazione dei geroglifici egizi.
La Stele di Rosetta è stata ritrovata nel 1799 dall'ufficiale francese Pierre-François Bouchard durante la spedizione napoleonica in Egitto.
La Stele di Rosetta ha una superficie frontale lucidata con iscrizioni incise, lati levigati e un dorso rozzamente lavorato. È un frammento di una stele più grande, con la parte superiore danneggiata.
I geroglifici della Stele di Rosetta sono stati decifrati dall'egittologo francese Jean-Francois Champollion, grazie al confronto delle iscrizioni in greco e demotico.
La letteratura egizia comprendeva generi come opere sapienziali, inni religiosi, regole rituali, formule magiche, narrativa, opere in versi su temi religiosi e amorosi, e opere storiche e politiche.