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Concetti Chiave

  • I geroglifici sono una scrittura complessa usata per iscrizioni religiose e politiche su monumenti e papiri nell'antico Egitto.
  • Il dio Thot era associato al giudizio dei morti, dove il cuore veniva pesato per determinare il diritto alla vita ultraterrena.
  • La scrittura geroglifica inizialmente rappresentava oggetti attraverso pittogrammi, evolvendosi in ideogrammi e segni fonetici.
  • Libri dei morti, scritti in geroglifici, accompagnavano i defunti nell'aldilà, deposti nei sarcofagi o nelle bende delle mummie.
  • La decifrazione dei geroglifici fu possibile solo nell'Ottocento grazie a Jean-Francois Champollion, dopo la scomparsa della civiltà egizia.

Indice

  1. Il rito della pesatura del cuore
  2. La scrittura geroglifica
  3. Decifrazione dei geroglifici

Il rito della pesatura del cuore

Avere il «cuore leggero» Secondo la tradizione religiosa egizia, dopo la morte il cuore veniva giudicato dal Tribunale dell’aldilà per stabilire se il defunto avesse o meno diritto a risorgere. Il papiro illustra il rito della pesatura del cuore, ritenuto la sede dell’anima e dell’intelligenza. Il cuore del defunto veniva posto sul piatto della bilancia (sigillato nel piccolo vaso); se risultava più leggero di una piuma, voleva dire che nella sua vita terrena non aveva commesso alcun male e che dunque aveva diritto di accesso alla vita dell’aldilà.

Il rito è descritto attraverso una forma di scrittura molto complessa detta geroglifica.

La scrittura geroglifica

Composta da circa tremila segni, la scrittura geroglifica veniva usata per ornare con iscrizioni religiose e politiche i più importanti monumenti o veniva tracciata sui rotoli di papiro. Molti di questi, contenenti preghiere illustrate, sono stati rinvenuti nelle tombe. Si tratta dei cosiddetti libri dei morti, destinati ad accompagnare i defunti nella vita ultraterrena e per questo deposti nei sarcofagi o addirittura nelle bende delle mummie. In origine, ogni geroglifico raffigurava un oggetto, anche se in forma schematizzata detta pittogramma; più avanti assunse il carattere di ideogramma, cioè di disegno che rappresentava un’idea o un concetto. Con il passare del tempo questi segni si trasformarono in segni fonetici, adatti cioè a esprimere i suoni fondamentali del linguaggio parlato. Ad esempio, il disegno stilizzato di un avvoltoio passò a indicare la lettera A, quello di una gamba la lettera B e così via.

Decifrazione dei geroglifici

Dopo la scomparsa della civiltà egizia nessuno fu più in grado di comprendere i caratteri geroglifici. Solo nell’Ottocento si riuscì a decifrarne nuovamente il loro significato grazie al fondamentale contributo del francese Jean-Francois Champollion (1790-1832).

Domande da interrogazione

  1. Qual era il significato del rito della pesatura del cuore nella tradizione egizia?
  2. Nella tradizione religiosa egizia, il rito della pesatura del cuore serviva a determinare se il defunto avesse diritto a risorgere nell'aldilà. Se il cuore risultava più leggero di una piuma, significava che il defunto non aveva commesso alcun male nella vita terrena.

  3. Come venivano utilizzati i geroglifici nell'antico Egitto?
  4. I geroglifici, composti da circa tremila segni, venivano usati per ornare monumenti con iscrizioni religiose e politiche e tracciati sui rotoli di papiro, spesso rinvenuti nelle tombe come libri dei morti per accompagnare i defunti nell'aldilà.

  5. Chi ha decifrato i geroglifici e quando è avvenuto?
  6. I geroglifici furono decifrati nell'Ottocento grazie al contributo del francese Jean-Francois Champollion, che riuscì a comprendere nuovamente il loro significato dopo la scomparsa della civiltà egizia.

Domande e risposte