Concetti Chiave
- La politica ateniese era dominata da due fazioni: i moderati guidati da Aristide e i radicali, con una lotta interna rispettosa delle regole democratiche.
- Cimone, figlio di Milziade, divenne il leader di Atene dopo Aristide, mantenendo una politica di collaborazione con Sparta e contrastando l'Impero persiano.
- Nel 468 a.C., sotto il comando di Cimone, la Lega di Delo ottenne una vittoria decisiva contro i Persiani, consolidando il controllo ateniese sul mar Egeo.
- Il terremoto del 464 a.C. in Messenia portò a una ribellione degli iloti e alla richiesta di aiuto spartana ad Atene, che intervenne su consiglio di Cimone.
- L'arroganza spartana nel congedare le truppe ateniesi favorì i radicali ad Atene, che riuscirono a ostracizzare Cimone nel 461 a.C.
Lotta politica tra fazioni
Tra due fazioni (moderato e radicale) si sviluppò una lotta politica spesso aspra, pur all’interno delle regole legali della pòlis democratica. In una prima fase si ebbe la prevalenza del partito moderato, sotto la direzione di Aristide: nel 470 a.C. Temistocle fu mandato in esilio e si rifugiò prima ad Argo e poi in Persia, dove rimase fino al termine della sua vita (461 a.C.).
Ascesa e caduta di Cimone
L’uomo più autorevole della città divenne Cimone, figlio di Milziade (il vincitore di Maratona) e nemico di Temistocle: succeduto ad Aristide alla guida del partito allora la collaborazione con Sparta. Cimone indirizzò le proprie mire verso l’avversario tradizionale del suo popolo, vale a dire l’Impero persiano, contro il quale proseguì con vigore le operazioni militari. Nel 468 a.C., presso la foce del fiume della Lega di Delo sotto il comando di Cimone sconfissero i Persiani in una duplice battaglia, per terra e per mare. In conseguenza di ciò nuove città ioniche confluirono nella Lega, che da allora ottenne di fatto il controllo di tutto il mar Egeo.
Rottura tra Atene e Sparta
Pochi anni dopo però l’accordo tra Atene e Sparta si ruppe. Infatti gli iloti avevano approfittato di un terremoto (nel 464 a.C.) per ribellarsi ai loro dominatori e si erano arroccati sul monte Itome, nel cuore della Messenia, da cui risultò estremamente difficoltoso snidarli. Gli Spartani chiesero allora soccorso agli Ateniesi e questi, per consiglio di Cimone, inviarono un loro contingente; tuttavia, poiché le operazioni andavano per le lunghe e le spese per il mantenimento dell’esercito stavano diventando troppo gravose, le truppe ateniesi furono congedate dagli Spartani senza troppi riguardi. Questo atteggiamento arrogante ferì l’orgoglio degli Ateniesi; il partito dei “radicali”, allora, ne approfittò per prendere nuovamente il sopravvento e riuscì nell’intento di far condannare all’esilio Cimone, ostracizzandolo (461 a.C.).
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della lotta politica tra le fazioni moderata e radicale ad Atene?
- Quali furono i successi militari di Cimone contro l'Impero persiano?
- Cosa causò la rottura tra Atene e Sparta e quali furono le conseguenze per Cimone?
La lotta politica tra le fazioni portò all'esilio di Temistocle e alla prevalenza iniziale del partito moderato sotto Aristide, seguita dall'ascesa di Cimone.
Cimone guidò le forze ateniesi in una duplice vittoria contro i Persiani nel 468 a.C., consolidando il controllo della Lega di Delo sul mar Egeo.
La rottura fu causata dal congedo delle truppe ateniesi da parte degli Spartani durante la ribellione degli iloti, portando all'ostracismo di Cimone da parte del partito radicale.