Concetti Chiave
- Metastasio, noto come Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi, riformò il melodramma, contribuendo alla lirica italiana.
- Ludovico Antonio Muratori, storico e bibliotecario, fu un pioniere della trattatistica storica e promotore della "Repubblica delle lettere".
- Muratori raccolse documenti medievali italiani, vedendo il Medioevo come origine del nuovo mondo, e scrisse opere influenti come "Rerum Italicarum Scriptores".
- Muratori criticava il barocco e proponeva idee innovative sulla felicità pubblica, contrastando visioni statali di Machiavelli.
- Giannone, scrittore e filosofo, criticò la Chiesa nella sua opera "triregno", proponendo la subordinazione della Chiesa allo Stato e ridistribuzione dei suoi beni.
Indice
Metastasio e la riforma del melodramma
Metastasio (il suo nome da Arcade ellenizzato, perché in realtà si chiamava Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi) riformò il melodramma, la lirica italiana per eccellenza; sin da piccolo aveva avuto questi interessi.
Muratori e il rinnovamento culturale
Nella seconda metà del secolo si sviluppò poi la trattatistica storica e ciò avvenne grazie a Muratori, un appassionato della lingua greca. Muratori progettò la "Repubblica delle lettere", un centro di rinnovamento culturale e anticipò anche le tendenze romantiche. Ludovico Antonio Muratori era il suo nome per intero, era responsabile della biblioteca e degli archivi estensi, inoltre si occupò di rivendicare il possesso degli Este su Comacchio, nonostante fosse nell'ordine sacerdotale e tali controversie giuridiche non avrebbero dovuto riguardargli. Muratori poi girò tra gli archivi italiani ed insieme a dei collaboratori decise di riunire il patrimonio documentario sul medioevo. Poiché per lui l'assetto dell'Italia è figlio del Medioevo come se quel periodo fosse l'origine del nuovo mondo (una concezione che per l'epoca era nuova). Muratori scrive "Rerum Italicarum Scriptores", un'opera su come reagire alla peste, "osservazioni sulle rime del Petrarca" e "della perfetta poesia", alla base della quale (della poesia), secondo lui dovrebbe essere l'irrazionalismo e la fantasia. Muratori scrisse anche altre pere tra cui "della pubblica felicità", contenente idee contrapposte a quelle della conservazione dello Stato che aveva proposto precedentemente Machiavelli. Co questa opera, Muratori, richiama un po' la dichiarazione dei diritti umani. Muratori era anche conosciuto perché criticava il barocco.
Giannone e la critica alla Chiesa
Giannone, figlio di avvocati, scrittore e filosofo, era invece in contrasto con la chiesa, questo perché scrisse il "triregno", si trattava di un'opera talmente tanto critica nei confronti della Chiesa, da essere secretata fino al 1895; parlava del tradimento dell'evangelismo e lo faceva dividendo tre spazi. C'è un regno terreno degli ebrei, un regno celeste dove si supera il male essendo il mondo ideale del cristianesimo e un regno papale. Giannone era un esponente del giurisdizionalismo, del laicismo e della laicità, e nella sua opera suddetta proponeva una subordinazione della chiesa allo stato, e proponeva anche di togliere i beni che aveva per darli alla comunità. L'accusa che lui riportò riguardava anche l'abuso di potere da parte della Chiesa, come ad esempio l'esercizio ingiustificato della scomunica o di altri agenti spirituali in generale.
Domande da interrogazione
- Chi era Metastasio e quale contributo ha dato al melodramma?
- Quali furono le principali iniziative di Muratori nel rinnovamento culturale?
- In che modo Giannone criticò la Chiesa?
- Quali opere significative scrisse Muratori e quali idee promuoveva?
Metastasio, il cui vero nome era Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi, riformò il melodramma, un genere lirico italiano, sin da giovane.
Muratori, appassionato della lingua greca, progettò la "Repubblica delle lettere" e anticipò tendenze romantiche, contribuendo al rinnovamento culturale e alla trattatistica storica.
Giannone, scrittore e filosofo, criticò la Chiesa nel suo "triregno", proponendo la subordinazione della Chiesa allo Stato e denunciando l'abuso di potere ecclesiastico.
Muratori scrisse "Rerum Italicarum Scriptores", "osservazioni sulle rime del Petrarca" e "della pubblica felicità", promuovendo idee di irrazionalismo, fantasia e diritti umani.