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La scuola è ormai ricominciata in tutta Italia, tuttavia non sempre il ritorno al 100% di presenza è stato facile da raggiungere e sostenere. In queste ore particolarmente critica sembra la situazione in Sardegna, dove al Liceo scientifico Enrico Fermi di Nuoro gli studenti hanno organizzato una vera e propria protesta. Il problema? Il sovraffollamento dell’istituto e la conseguente necessità di fissare dei turni per poter permettere a tutti gli studenti di frequentare in sicurezza. Ma scopriamo nel dettaglio cosa chiedono gli studenti che stanno manifestando.

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Al Liceo scientifico Enrico Fermi di Nuoro la situazione è critica non solo a causa della pandemia, che ha creato non pochi disagi a studenti e prof, ma anche per la migrazione degli studenti del Liceo Linguistico Maria Immacolata, che sono stati ammessi per riserva. Da settembre quindi l’Istituto Fermi si è trovato a dover gestire oltre 1.300 studenti, con orari ridotti, doppi turni e disagi dovuti ai mezzi di trasporto non idonei, efficienti e puntuali. Queste difficoltà vanno poi a pesare sul rendimento dei ragazzi, spesso impossibilitati a tornare a casa in orari consoni, rendendo lo studio faticoso e impraticabile.
E proprio per questo, la protesta di oggi non sarà l’unica organizzata dagli alunni del Fermi, la prossima settimana è già in programma un sit in davanti alla sede della Provincia per ribadire i problemi già noti ben prima dell’estate: è di giugno la chiusura della scuola paritaria a indirizzo linguistico Maria Immacolata con oltre 50 studenti che improvvisamente hanno dovuto scegliere un’alternativa al loro percorso di studi, senza contare che la formazione delle prime classi del Fermi è arrivata alla lettera “S”, come riportato da Cronache Nuoresi.

Le motivazioni degli studenti di Nuoro

Noi di Skuola.net, da sempre attenti agli appelli degli studenti, abbiamo deciso di dare voce a uno studente del Liceo Fermi di Nuoro che ci ha scritto per chiarire la posizione degli alunni dell’istituto e dei motivi delle proteste: “La provincia di Nuoro non può dare un altro edificio alla scuola gli alunni si ritrovano a fare turni pomeridiani. Il problema fondamentale è che hanno calcolato gli orari dei pullman e si sono rifiutati di cambiarli per gli studenti. Ciò comporta che il 90% degli studenti deve farsi venire a prendere a scuola (abitando anche a 80km di distanza) dai propri genitori. Il piano di noi alunni è quello di far arrivare la voce il più lontano possibile in modo da far capire che noi ci troviamo in questo stato di disagio per colpa della provincia stessa.
Data pubblicazione 11 Ottobre 2021, Ore 15:25 Data aggiornamento 11 Ottobre 2021, Ore 15:29
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