
A due giorni di distanza dall’accaduto, sono iniziate a entrare in vigore le prime punizioni per i bulli colpevoli, ma la vera notizia è la decisione dell’istituto di estendere le sanzioni anche a tutti i compagni che non sono intervenuti in difesa della vittima, assistendo inermi alla scena.
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Aggressione a scuola: gli ‘spettatori’ puniti come i carnefici
L’istituto, dopo l’aggressione, ha immediatamente organizzato un incontro con i genitori e un consiglio di classe straordinario, ai quali sono seguite le pene disciplinari per gli studenti coinvolti. "È un episodio gravissimo – ha dichiarato a Il Giornale la dirigente scolastica Silvana Fossati – che merita una punizione esemplare, un giorno o due di sospensione non sarebbero sufficienti; i ragazzi non verrebbero a scuola e ne sarebbero anche contenti".La preside, ancora interpellata da Il Giornale, ha quindi affermato che l’aggressione si è svolta nel corso di pochi attimi, tanto che i due insegnanti incaricati di gestire la scolaresca non hanno avuto modo di intervenire in difesa della vittima: "Molto probabilmente i ragazzi si sono accordati in corridoio e, una volta arrivati in classe, hanno chiuso la porta e hanno agito".
Per rendere più efficace la sospensione, la dirigente scolastica ha assicurato che non si sarebbe limitata a esonerare gli studenti dal seguire le lezioni per qualche giorno, ma si sarebbe assicurata che i ragazzi comprendessero bene ciò che avevano fatto, escludendo gli studenti da attività di laboratorio e limitando la loro esperienza scolastica alle mere lezioni teoriche: "Sospensioni e allontanamenti perché questi ragazzi non sono idonei a vivere in un contesto scolastico. Di conseguenza gli ’spettatori’ saranno sospesi per 7 giorni e per 14 coloro che hanno agito. I 4 autori del pestaggio materiale poi saranno allontanati insieme a 2 spettatori che si sono particolarmente divertiti. Questi ragazzi fino a dopo Natale non potranno partecipare alle attività di laboratorio che sono quelle più gradite, faranno lezioni di teoria in classe".
Non finisce qui, però: infatti i ragazzi coinvolti nel pestaggio potrebbero addirittura perdere l’anno, in quanto dopo i 15 giorni di sospensione scatta automaticamente la bocciatura. Inoltre, come sottolineato dalla preside, la scolaresca in questione è abbastanza agitata, per questo la dirigente racconta che hanno deciso di intervenire subito e fermamente, in quanto "la classe composta da 25 frequentanti e 27 iscritti ha una gestione complessa con alcuni elementi che disturbano e ostacolano chi vuole apprendere. Dobbiamo restituire dignità a un istituto professionale che può rappresentare un fiore all’occhiello per Pavia".