
Si tratta di un'indagine annuale condotta dalla Fondazione Agnelli che mette in luce quali sono i migliori istituti scolastici su territorio italiano. La ricerca viene svolta principalmente sulla base di due criteri: il rendimento dei diplomati al primo anno di università (sia per esami sostenuti che per media dei voti) e il tasso di occupazione degli studenti diplomatisi nei percorsi tecnici e professionali. L'indagine ha coinvolto ben 7.850 scuole: naturale quindi che dalle parti di Morbegno ci sia grande soddisfazione per il risultato raggiunto. In particolare, la preside Elisa Gusmeroli, intervistata da 'La Stampa', ha spiegato la ricetta del 'Nervi-Ferrari'.
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Una scuola di provincia in cima a Eduscopio 2023
”Non me l’aspettavo, ma il risultato mi rende fiera del nostro lavoro. Siamo così concentrati su quello che c’è da fare ogni giorno che questa è una boccata d’aria che ci fa alzare la testa dalla routine” esordisce con orgoglio la docente Elisa Gusmeroli. Il risultato conseguito infatti è una vera e propria medaglia al valore non solo per la dirigente ma per tutto il mondo scolastico di Morbegno. A chi le chiede qual è la ricetta per diventare la migliore scuola italiana, Elisa Gusmeroli risponde così: ”Lavorando in sinergia, tutti i giorni, con docenti e alunni su proposte e progetti che spesso vengono dagli stessi studenti attraverso il grande lavoro dei rappresentanti d’Istituto, che sono davvero dei ragazzi capaci. In generale, comunque, i nostri studenti sono davvero eccezionali”.Nonostante sia solo una scuola di provincia, il liceo è riuscito arrivare in cima alla classifica. E proprio l'apporto del territorio è stato fondamentale, non solo in termini umani: ”Innanzitutto siamo una scuola statale, pubblica. Da noi arrivano ragazzi da tutta la Bassa Valtellina e questo fa sì che arrivi qui chi ha davvero una motivazione molto forte. Quello della provincia è un ambiente più tutelato, una realtà nella quale il rapporto con le famiglie è più strutturato e sinergico. Questo certamente aiuta”.
Il segreto? Un ambiente sereno e stimolante per gli studenti
Ma non è tutto qui. Perché oggi una scuola che sappia garantire un ambiente sereno e stimolante deve rispondere a determinati requisiti, quali l'inclusione e l'attenzione alle tematiche care agli studenti. Ad esempio, al 'Nervi-Ferrari', da molti anni ormai è stata avviata ”una collaborazione con il consultorio di zona, con cui svolgiamo lezioni di educazione all’affettività con le classi seconde. Si tratta di un progetto proposto e offerto ogni anno con buoni risultati. Anche le famiglie, che avevano mostrato interesse per questo tipo di attività, sono soddisfatte. Crediamo che, ancora di più oggi, sia una tematica importante da affrontare”.Più in generale, l'inclusione è un aspetto cui viene data un'importanza cruciale: ”Stiamo cercando di seguire al meglio tutti gli studenti che hanno avvertito l’impatto della Dad, per esempio, nel periodo pandemico. Per loro il ritorno a scuola è stato importante ma serve che vengano seguiti. Siamo attenti a tutti i tipi di difficoltà proprio per quel rapporto di vicinanza di cui parlavo prima con allievi e famiglie”. Alla fine, in sintesi, torniamo sempre allo stesso punto: garantire agli studenti un ambiente sereno e stimolante, che ponga estrema attenzione alle loro esigenze, è il primo passo per arrivare a risultati di questa portata.