Giulia.Onofri
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 divieto di accesso a scuola per uno studente per l'acconciatura con le treccine blu
Fonte foto: LaRepubblica

Le vacanze sono terminate e la prima campanella del nuovo anno scolastico è ormai suonata per tutti, o quasi! Mentre la maggior parte degli studenti in questi giorni hanno ripreso posto fra i banchi di scuola e riabbracciato i propri compagni di classe, un adolescente di 13 anni iscritto all’istituto comprensivo ‘Ilaria Alpi - Carlo Levi’ di Scampia non ha avuto questa possibilità. Il motivo? Un look considerato troppo eccentrico. Lo riporta La Repubblica ed. Napoli.

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Niente scuola se hai le treccine blu

Treccine blu e testa rasata sono infatti stati considerati dalla dirigente della scuola troppo trasgressivi e poco consoni all’ambiente scolastico circostante.
A raccontare l’accaduto al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, è stata la nonna dell’adolescente che, risentita per quanto avvenuto, ha apertamente dichiarato: "A mio nipote è stato impedito di entrare a scuola per i suoi capelli. Di fronte alle rimostranze di mia figlia, le hanno sbattuto la porta in faccia".
Per difendersi dalle accuse, la preside si è prontamente appellata al Patto di corresponsabilità vigente fra l’istituto scolastico e le famiglie che impone delle regole precise non solo sul comportamento ma anche sull’aspetto: non sono ammessi elementi tropo stravaganti e fuori dalle righe, anche di quelli del tutto normali fra gli adolescenti, come può essere una bizzarra acconciatura.
Nella lunga lista di indumenti e acconciature vietate dal regolamento scolastico si contano inoltre creste, shatush e altre acconciature insolite, bermuda, pantaloni stracciati, sandali, trucco eccessivo, ombelico scoperto, maglie e felpe con simboli che inneggiano alla violenza e ovviamente l’introduzione e l’uso dei cellulari.

Stravaganze vietate, ma perché?

Il divieto della dirigente sembra motivato da un fine prettamente educativo: "Imparano oggi quello che servirà loro domani. Immagino i miei alunni come i dirigenti di domani. Potranno mai andare a lavorare in bermuda o con l'ombelico scoperto o con treccine blu elettrico? Non credo proprio. Un giorno saranno avvocati, infermieri, medici, artisti, bancari e sapranno che esistono regole da rispettare, sapranno cos'è un dress code" dice la preside, convinta che sia necessario allontanare i modelli secondo lei "negativi" e che solo "attraverso il bello, il bene e il vero, loro possono diventare ciò che vogliono". .
L’acconciatura, in realtà, era stato il regalo di compleanno della madre del giovane studente: l'originale look aveva quindi il benestare della famiglia. Chiaro che la preside della scuola non ha di certo gli stessi gusti in fatto di stile.

Data pubblicazione 16 Settembre 2019, Ore 9:50 Data aggiornamento 16 Settembre 2019, Ore 10:23
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