
Le preoccupazioni sono però spesso anche legate alla giovane età dei ragazzi e al fatto che potrebbero non essere abbastanza grandi per gestire internet e social; per questo duecento famiglie degli istituti Olmi e Rinnovata Pizzigoni di Milano hanno firmato un particolare "accordo educativo", secondo il quale i ragazzi potranno utilizzare soltanto ai 'vecchi' telefoni, quelli senza l'accesso a nessun social, almeno per i primi due anni di scuole medie.
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Scuole medie senza smartphone: il patto educativo di 200 genitori
È partito tutto da Anna Garavini, una mamma che in occasione del primo giorno di prima media del figlio undicenne ha deciso di comprare a quest’ultimo un Nokia modello 5110. Come primo apparecchio telefonico il ragazzo ha quindi ricevuto un cellulare di vecchia generazione, con il quale potrà chiamare, messaggiare, ricevere chiamate e messaggi e poco altro.Non avrà dunque accesso a internet, poiché il suo telefono non prevede questa specifica funzionalità, anche se potrà persino giocare a "snake", uno dei giochi mobile più amati di sempre. Stessa sorte è toccata anche al figlio di Stefano Boati, medico e padre di quattro ragazzi. Questo perché sempre più genitori si stanno rendendo conto dei rischi che l’accesso a internet comporta per i propri figli.
Ma, per non far sentire esclusi i ragazzi senza internet, i genitori hanno provato a convincere anche le mamme e i papà degli altri compagni di classe ad aderire all’iniziativa: “Se tuo figlio non è l'unico in una classe a non avere lo smartphone, si sentirà meno solo", hanno dichiarato a Repubblica. Così il figlio di Stefano non sarà solo in questo viaggio senza internet, ma in classe sua altri nove ragazzi gli faranno compagnia.
In realtà è da quasi un anno, esattamente da novembre dell'anno, che questo progetto ha iniziato a prendere il via, tramite incontri, aperitivi e dibattiti che hanno previsto anche la presenza di esperti ed educatori. E ora, a 12 mesi dall’inizio dell’esperimento, il progetto è riuscito a coinvolgere 200 famiglie milanesi, i cui figli frequentano gli istituti comprensivi Ermanno Olmi e Rinnovata Pizzigoni senza uno smartphone in tasca, ma aderendo a un "Patto digitale", cioè un'alleanza educativa tra famiglie per un uso più sano di smartphone e social network.
L’accordo "Aspettando lo smartphone" è stato quindi ufficialmente firmato dalle duecento famiglie che insieme ritarderanno di qualche anno l'uso degli smartphone da parte dei loro figli undici-dodicenni. Visto l’attualità del tema, i rappresentanti di questa esperienza particolare saranno presenti alla Milano Digital Week e terranno un incontro dal nome "Verso un patto educativo per il benessere e la sicurezza digitale", nel quale parteciperanno anche medici, esperti, e istituzioni tra cui il Comune e l'Ats.