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Concetti Chiave

  • Dopo la liberazione dal fascismo, l'Italia affronta la ricostruzione con un governo antifascista e l'istituzione di una Consulta nazionale per preparare una nuova legge elettorale.
  • Il referendum del 2 giugno 1946 vede il trionfo della Repubblica, segnando l'inizio di un nuovo assetto politico con l'elezione dell'Assemblea Costituente.
  • Il governo De Gasperi, dopo il fallimento del governo Parri, consolida lo Stato, disarma le formazioni partigiane e si orienta verso il blocco occidentale.
  • L'Italia affronta condizioni di pace punitive e problemi di autonomia regionale, risolti con statuti speciali per alcune regioni e l'adesione al piano Marshall.
  • L'Assemblea Costituente elabora la nuova Costituzione, un compromesso tra i principali partiti politici, che entra in vigore il 1 gennaio 1948.

Indice

  1. Ricostruzione post-bellica
  2. Governi di coalizione
  3. Trattati di pace e autonomia
  4. Scelta di campo e divisioni politiche
  5. Elaborazione della Costituzione

Ricostruzione post-bellica

L’Italia liberata dal fascismo è un paese distrutto nelle infrastrutture e segnato profondamente dalla guerra che ha contrapposto gli italiani della Repubblica di Salò agli italiani delle formazioni partigiane. Ora bisogna ricostruire tutto ciò che è stato distrutto dalla guerra.

Governi di coalizione

In base agli accordi presi, i partiti antifascisti danno vita a un governo guidato da Ferruccio Parri, leader del Partito d’Azione e della resistenza.

Subito viene costituita una Consulta nazionale, che ha il compito di vagliare gli atti del governo e di preparare una nuova legge elettorale. Quando il governo Parri naufraga perché non riesce a risolvere la situazione, si forma un nuovo governo di coalizione guidato da De Gasperi, leader della Democrazia cristiana. la storia della nascita della Repubblica italianaLui rimette in moto la macchina dello stato e ottiene il disarmo delle formazioni partigiane ancora attive in alcune regioni del Nord. Vengono fissati per il 2 giugno 1946 il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea Costituente. Le elezioni sono a suffragio universale maschile e femminile e il 54% dei votanti si esprime per la Repubblica. Umberto II di Savoia parte per l’esilio in Portogallo. Nelle elezioni per la Costituente “vincono” la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista italiano e il Partito Comunista italiano. Il capo provvisorio dello Stato è Enrico De Nicola.

Trattati di pace e autonomia

Nel 1947 vengono fissate le condizioni di pace tra l’Italia e gli Alleati, dure e punitive: l’Italia perde le colonie, cede territori a Francia e Iugoslavia (Istria, Venezia Giulia) e deve pagare un’ingente somma. Un altro problema è costituito dalle tendenze autonomiste di alcune parti dello stato; De Gasperi lo risolve attribuendo uno statuto speciale a diverse regioni. Trieste è una città libera, ma i rapporti sono tesi; il confine definitivo sarà sancito nel 1975 con il Trattato di Osimo.

Scelta di campo e divisioni politiche

La divisione dell’Europa in due blocchi contrapposti costringe l’Italia a una scelta di campo a favore del blocco occidentale e capitalista. Nel gennaio del 1947 De Gasperi si reca a Washington per tenere colloqui con i leader nordamericani sulla situazione italiana. È convinto che, per uscire dalla grave crisi economica, l’Italia debba ottenere l’aiuto degli USA. I partiti che avevano partecipato alla Resistenza erano comunisti e vogliono che la Repubblica appena nata si avvicini di più alle loro idee, ma non è così: lo scontro con loro diventa inevitabile. Questa politica provoca anche una grave spaccatura all’interno del Partito socialista, i cui partecipanti, guidati da Saragat, lasciano il Partito di Nenni. Il nuovo partito socialdemocratico è a favore delle democrazie occidentali e abbandona l’ideologia marxista. De Gasperi nel maggio del 1947 estromette i comunisti e i socialisti di Nenni e forma un governo composto da una coalizione composta da democristiani, socialdemocratici, liberali e repubblicani. Il leader della Democrazia Cristiana rafforza l’Italia anche con le alleanze. Così l’Italia aderisce al piano Marshall.

Elaborazione della Costituzione

Con grande saggezza l’attività dell’Assemblea costituente viene tenuta distinta da quella del governo: la prima elabora la nuova Costituzione, mentre il secondo si occupa dei gravi problemi economici. La costituente incarica a una ristretta commissione di elaborare un progetto di Costituzione.

La stesura degli articoli non fu un lavoro facile: fu il risultato di un patto stretto tra i tre partiti maggiori DC, PSI, PCI che avevano su molti punti importanti idee contrapposte. Fu un compromesso ottenuto perché ciascuna delle forze in campo accettò di rinunciare ad alcune delle sue aspirazioni e riuscì a ottenere che altra fossero approvate. Il testo definitivo viene approvato il 22 dicembre 1947; la nuova Costituzione entra in vigore dall’1 gennaio 1948.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali sfide affrontate dall'Italia dopo la liberazione dal fascismo?
  2. Dopo la liberazione, l'Italia era un paese distrutto dalla guerra, con infrastrutture danneggiate e divisioni interne tra i sostenitori della Repubblica di Salò e le formazioni partigiane. Fu necessario ricostruire il paese e stabilire un nuovo governo.

  3. Chi guidò il primo governo post-liberazione e quali furono i suoi obiettivi?
  4. Il primo governo post-liberazione fu guidato da Ferruccio Parri, leader del Partito d’Azione e della resistenza, con l'obiettivo di ricostruire il paese e preparare una nuova legge elettorale.

  5. Quali furono i risultati del referendum istituzionale del 2 giugno 1946?
  6. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 vide il 54% dei votanti esprimersi a favore della Repubblica, portando all'esilio di Umberto II di Savoia in Portogallo.

  7. Come fu affrontata la questione delle tendenze autonomiste in Italia?
  8. Le tendenze autonomiste furono affrontate da De Gasperi attribuendo uno statuto speciale a diverse regioni, risolvendo così parte delle tensioni interne.

  9. Quali furono i principali partiti coinvolti nella stesura della nuova Costituzione italiana?
  10. I principali partiti coinvolti nella stesura della nuova Costituzione italiana furono la Democrazia Cristiana (DC), il Partito Socialista Italiano (PSI) e il Partito Comunista Italiano (PCI), che raggiunsero un compromesso nonostante le loro idee contrapposte.

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