
Le scuole sono attualmente chiuse in molte regioni italiane, per questo al Ministero dell’Istruzione si sta pensando, già da qualche settimana, a un piano per il recupero degli insegnamenti da svolgere in estate. Scopriamone di più.
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Scuola in estate: come sarà?
Le ipotesi su come sarà la scuola quest’estate si stanno via via concretizzando, ma una cosa sembra ormai sicura: non ci sarà una modifica del calendario scolastico, infatti le lezioni termineranno a metà giugno come previsto. Questo uno dei punti principali subito chiarito dal nuovo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha ribadito più volte come i calendari scolastici siano esclusivamente di competenza regionale e che eventuali modifiche andrebbero comunque discusse con i rappresentanti delle regioni. Ma allora come sarà la scuola quest’estate? Le parole d’ordine sembrano essere “su base volontaria”. Quindi, come riportato dal Corriere e segnalato anche da OrizzonteScuola, sembrerebbe che il Ministero dell’Istruzione abbia in mente di istituire un “periodo ponte” da attivare in estate, che possa traghettare gli studenti verso il nuovo anno scolastico attraverso l’attivazione di laboratori estivi organizzati da ogni scuola per gruppi di studenti. Tutte queste attività, che si potranno svolgere sia al chiuso che all’aperto, come sport, teatro, spettacoli, coding, arte, fotografia, gite, e che serviranno sia da doposcuola per i ragazzi le cui famiglie non possono permetterselo, sia da recupero di conoscenze per chi ne ha bisogno ed è interessato a seguire corsi di questo tipo, ovviamente tutto senza l’obbligatorietà scolastica, senza voti e senza appelli.
I professori volontari per la scuola estiva
Quindi, assicurato che per i ragazzi questo periodo non sarà obbligatorio, l’altro nodo da sciogliere riguarda i docenti che dovranno lavorare durante il periodo estivo. Anche in questo ambito le ipotesi sul tavolo sembrano essere molteplici, ma la più probabile sembra essere quella dell’impegno su base volontaria, proprio come richiesto dagli alunni. Si tratta ancora di un progetto non del tutto completato, ma che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane, con la possibile introduzione di un compenso per gli insegnanti che sceglieranno di rimanere a scuola per occuparsi di questi laboratori estivi.
E parlando ancora di scuola, ecco cosa fai sempre invece di studiare!