
Nell'attesa del bando, ormai prossimo alla pubblicazione, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato i decreti relativi al concorso, sia per la scuola dell'infanzia e primaria, che per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I decreti forniscono indicazioni sulle prove d'esame del concorso straordinario ter 2023, nonché tutti i requisiti necessari per prendervi parte. Il concorso non sarà però abilitante alla professione: la recente Riforma Bianchi, infatti, impone un minimo di 60 crediti formativi per potere accedere all'insegnamento e i vincitori del concorso dovranno integrare i crediti mancanti per il raggiungimento di questa soglia.
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Quali sono i requisiti di accesso al Concorso straordinario ter 2023
In generale, i requisiti per accedere al Concorso straordinario ter 2023 sono l'aver prestato un servizio di almeno tre anni nelle scuole pubbliche, o in alternativa avere conseguito 24 CFU entro il 31 ottobre 2022. Chiaramente, si dovrà dimostrare anche di essere in possesso dei titoli necessari. Nel caso della scuola dell'infanzia e primaria, gli aspiranti docenti dovranno possedere una laurea abilitante in Scienze della formazione primaria; diploma di abilitazione magistrale e un titolo di specializzazione sul sostegno. I candidati delle scuole medie e superiori, dovranno essere in possesso di una laurea di accesso alla classe di concorso. In alternativa si accede anche con un diploma ITP o con un titolo di specializzazione per i posti di sostegno. Il MIM ha inoltre pubblicato le tabelle relative ai titoli necessari per la partecipazione al concorso, eccole di seguito:
Concorso straordinario ter 2023: come sono strutturate le prove d'esame
Non è prevista alcuna prova preselettiva: il concorso sarà composto da due prove d'esame, una scritta e una orale. La prova scritta sarà computer based e avrà una durata di 100 minuti, durante i quali bisognerà rispondere a 50 quesiti a risposta multipla così composti:- 10 quesiti di ambito pedagogico;
- 15 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
- 15 quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione.
- 5 quesiti in ambito linguistico (Inglese B2);
- 5 quesiti in ambito digitale.
Per superare il concorso il punteggio minimo è fissato a 70/100. La prova orale, invece, avrà caratteristiche diverse a seconda della tipologia di posti per la quale si partecipa (posti comuni o posti di sostegno). Nel primo caso la prova orale ha lo scopo di verificare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesta, oltre che a testare le sue competenze didattiche generali.
Nel caso si abbia fatto domanda per i posti di sostegno, la prova orale valuterà la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Quindi si misurerà la capacità di creare ambienti di apprendimento inclusivi e la propensione alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. Per entrambe le prove orali, anche in questo caso, bisognerà ottenere un punteggio minimo di 70/100 perché possano dirsi superate.