
Dopo la firma dell’ordinanza della Ministra dell’Istruzione Azzolina, non ci sono più dubbi, il 14 settembre la maggior parte delle Regioni italiane riapriranno le proprie porte agli studenti per dare inizio al nuovo anno scolastico.
Negli ultimi giorni sono emerse indiscrezioni su come si tornerà a scuola in base alla bozza in accordo con i sindacati del protocollo di sicurezza su cui si deciderà nel corso del prossimo mese.
Test sierologici e tamponi a tutta la comunità scolastica
Mentre proseguono i lavori per organizzare il rientro, è probabile che a settembre i docenti e il personale saranno sottoposti a test sierologici per garantire un avvio sicuro dell’anno scolastico. Per gli studenti invece si ricorrerà a test a campione somministrati periodicamente. Questo almeno è quanto si legge nella bozza di accordo con i sindacati che stabilisce anche precise modalità di svolgimento dei test sierologici che saranno somministrati gratuitamente e su base volontaria.Secondo le stime, tra docenti e personale scolastico, a settembre il numero di test da effettuare ammonta ad 1 milione.
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Mascherine, termometri e non solo: nelle scuole arriva anche il medico!
La misura preventiva rappresentata dai test sierologici non basta certo per garantire sicurezza nel tempo. L’uso delle mascherine, divenuto obbligatorio in ogni ambiente pubblico, sarà probabilmente esteso anche all’interno degli edifici scolastici, e, almeno per il momento, sia per tutto il personale scolastico sia per gli studenti.Inoltre, ogni giorno all’ingresso a scuola, i termoscanner misureranno a tutto il personale la temperatura che non dovrà superare i 37.5 gradi, altrimenti non si potrà entrare a scuola.
Ogni scuola dovrà inoltre dotarsi di apposita segnaletica per indirizzare i flussi di entrata e di uscita, probabilmente suddivisi per turnazioni, in modo da evitare assembramenti dentro e fuori dagli istituti.
Accanto all’uso obbligatorio delle mascherine e alla disponibilità diffusa di erogatori di igienizzante nei diversi spazi didattici, sembra che a settembre ad ogni scuola sarà assegnato anche un medico di riferimento appartenente alla Asl territoriale.
Cosa succede in caso di contagio in una classe?
Il Ministero dell’Istruzione e i sindacati stanno lavorando anche per stilare un protocollo di sicurezza in caso di contagio di un membro della classe, proprio per evitare il rischio di creare un vero e proprio focolaio. Al momento non ci sono ancora disposizioni chiare ma secondo le dichiarazioni rilasciate dalla Ministra Azzolina a La Stampa, sembra che la procedura da seguire sarà la medesima che è stata applicata agli Esami di Stato da poco conclusi: probabilmente si procederà con tamponi rivolti a tutta la classe che per un certo periodo di tempo potrà continuare le lezioni da casa attraverso la didattica a distanza.