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Come saranno rimodulati gli orari settimanali a scuola da settembre 2020

Quale sarà lo scenario che attenderà tutte le comunità scolastiche a settembre? Tra le tante ipotesi che in questi mesi sono state avanzate, rimangono valide e attuabili quelle che riguardano la rimodulazione dell’orario settimanale nelle scuole di ogni ordine e grado.


A quanto pare infatti, dopo l’arrivo ormai prossimo nelle scuole dei banchi singoli di ultima generazione, le comunità scolastiche dovranno probabilmente abituarsi anche ad un’altra grande rivoluzione che riguarda una distribuzione diversa delle ore in presenza negli istituti, come riporta un articolo de Il Corriere.it, soluzione pensata proprio per evitare il rischio di assembramenti.

Rimodulazione dell’orario nella scuola dell’infanzia

Attualmente nella scuola primaria il quadro orario settimanale si compone di 40 ore distribuite su cinque giorni (dal lunedì al venerdì). Ogni sezione è assegnata a due docenti, ognuno dei quali ha 25 ore di presenza di cui 10 in compresenza condivise con l’altro. Cosa potrebbe cambiare da settembre? Se le ore venissero ridotte a 40 minuti ciascuna, i moduli per rispettare le 25 ore totali, salirebbero a 37,5.
Anche l’orario di entrata inoltre, sebbene goda già di ampia flessibilità (in molti casi anche di 90 minuti), potrebbe subire alcune modifiche in base alle nuove condizioni.

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Rimodulazione dell’orario nella scuola primaria

Tra tutte, la scuola primaria è forse quella che potrebbe risentire maggiormente dei possibili cambiamenti orari del nuovo anno scolastico. Molte famiglie infatti potrebbero dover rinunciare al tradizionale tempo pieno che solitamente è composto da 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì.
Solitamente le ore assegnate ai docenti sono 22 ciascuno a cui si aggiungono 4 ore in compresenza con un altro insegnante. Anche in questo caso da settembre il tempo pieno potrebbe non essere attivato nelle scuole con carenza di personale; di fronte alla riduzione oraria di 40 minuti per ora, infatti, i moduli assegnati ad ogni docente diventerebbero 33.
Infine anche l’orario di ingresso potrebbe essere diversificato per turnazioni comportando un inevitabile ritardo anche sull’orario di uscita.

Rimodulazione dell’orario nella scuola secondaria di primo grado

Nelle medie il quadro orario settimanale oscilla dalle 30 ore settimanali (indirizzo ordinario), alle 32 (indirizzo musicale) alle 36 (orario prolungato) suddivise su 5 o 6 giorni.
L’orario dei docenti in questo caso ammonta invece a 18 ore settimanali. Se la durata delle ore di lezione venisse ridotta a 45 minuti, i moduli che spetterebbero ad ogni docente sarebbero 24 mentre ad ogni classe sarebbero lasciati 10 moduli da dedicare ad attività trasversali.

Rimodulazione dell’orario nella scuola secondaria di secondo grado

Anche nelle superiori l’orario assegnato a ciascun docente è pari a 18 ore mentre le ore complessive di lezione settimanali sono 30 in ogni classe. Per quel che riguarda le superiori l’orario potrebbe variare per molteplici fattori quali ad esempio la presenza di corsi di potenziamento o degli ITP. In ogni caso, la riduzione della durata delle ore non risparmierebbe nemmeno questa fascia scolastica, le cui ore sarebbero ridotte a 40-45 minuti ciascuna con l'inevitabile conseguenza per i docenti di vedere aumentati i moduli settimanali.
Le classi inoltre, soprattutto quelle molto numerose, potrebbero essere suddivise in due gruppi alternate secondo una didattica mista, in presenza e a distanza. L’ingresso a scuola sarebbe probabilmente scaglionato su diverse turnazioni per evitare assembramenti in ingresso e in uscita incidendo quindi sull’orario di fine giornata che in molti casi potrebbe anche raggiungere le 15:00 o addirittura le 16:00.
Per permettere una gestione delle ore ridotte senza caricarle troppo in ogni singola giornata potrebbe infine essere richiesta la presenza a scuola di studenti e docenti anche il sabato, allungando quindi la settimana a 6 giorni.