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Regole per il rientro a scuola a settembre

Il comitato scientifico di esperti è già al lavoro per offrire regole certe che permettano una ripartenza sicura del nuovo anno scolastico a settembre. Per questo motivo, la task force a cui è stato affidato il compito di fornire le necessarie istruzioni è in stretto contatto con i Ministri dell’Istruzione e della Salute per formulare un piano valido per il rientro tra i banchi di scuola.


Sono già trapelate le prime indicazioni sull’organizzazione della didattica a partire da settembre che rimarranno valide però solo se l’indice di infezione R rimarrà sotto il valore 1. Non si tratta dunque di decisioni definitive in quanto potrebbero essere soggette a cambiamenti, anche sostanziali, se la curva epidemiologica subirà un aumento tale da superare la soglia indicata come limite.

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Secondo quanto riporta "La Repubblica" sul rapporto presentato dal comitato di esperti, le misure di sicurezza dovranno ovviamente continuare ad essere rispettate poiché l’epidemia sarà ancora in corso; sarà dunque fondamentale evitare assembramenti e adottare dispositivi di protezione obbligatori come le mascherine per tutte le comunità scolastiche di ogni ordine e grado. Un’eccezione all’uso della mascherina potrebbe essere accordata agli studenti più piccoli, in particolare a quelli della Materna dai 3 ai 5 anni, che potrebbero faticare più degli altri a respirare, secondo il parere concorde di pediatri e dell’Oms.
I banchi inoltre saranno distanziati di almeno un metro gli uni dagli altri e dalla cattedra.
Le interrogazioni potranno essere svolte togliendo la mascherina solo se la distanza dal professore e dai compagni sia di almeno di 2 metri.
I guanti a quanto pare non saranno obbligatori ma le mani dovranno comunque essere costantemente pulite con gel igienizzante.
Per quel che riguarda il servizio mensa all’interno delle scuole sarà ancora operativo ma con le stesse restrizioni previste per i ristoranti.
Per evitare assembramenti infine appare sempre più necessario un piano per rimodulare la didattica che prevederà ingressi scaglionati dilazionati per gruppi di studenti ogni mezz’ora dalle 8 alle 10; le lezioni probabilmente saranno ridotte a 45 minuti mentre la didattica a distanza continuerà per la secondaria, alternando gruppi di studenti in aula e altri in modalità telematica.

Giulia Onofri