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Vaccino

Come si tornerà in classe dopo lo stop per le vacanze estive? A questa semplice domanda ha provato a rispondere il Comitato tecnico scientifico su sollecitazione del Ministero dell'Istruzione. Vediamo cosa si prevede per la riapertura delle scuole a settembre.

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Mascherine, distanziamento e Dad: tutto come prima

Nella riunione del 25 giugno scorso, il CTS ha confermato la linea già emersa nelle scorse settimane: si tornerà a scuola a scuola con la mascherina e rispettando il distanziamento; e vista l’incertezza dello scenario epidemiologico, vanno individuate già adesso le misure di massima da applicare per gli istituti a seconda che si trovino in zona bianca, gialla, arancione o rossa.
Gli esperti hanno sottolineato che in linea generale le misure da applicare per l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 dovrebbero essere le stesse previste all’inizio del precedente anno scolastico. Dunque continueremo con le mascherine, con il distanziamento e con la didattica a distanza, qualora fosse prevista. E su questo argomento c'è già la presa di posizione dei dirigenti scolastici: "È inevitabile il ricorso alla Dad se resta il distanziamento le scuole non potranno fare a meno di ricorrere alla didattica digitale. Del resto rispetto all’anno scorso non è cambiato niente a livello organizzativo. Pensiamo, ad esempio, ai trasporti". Rossano Sasso, deputato della Lega e sottosegretario all'Istruzione, chiede chiarezza al CTS: "Limitarsi a dire che l’avvio dell’anno scolastico sarà con mascherine e distanziamento, quindi esattamente come nel 2020, non è sufficiente. Ci sono altre questioni fondamentali che possono incidere a fondo su come si tornerà in classe e su cui chiediamo chiarezza alle autorità sanitarie e al Comitato Tecnico Scientifico: ad esempio il tema del monitoraggio e del tracciamento del virus". Poi aggiunge: "Ci vuole un cambio di passo perché il tempo stringe e farsi trovare impreparati all’appuntamento con il ritorno in classe sarebbe imperdonabile".

Vaccinazione, ipotesi obbligo per i docenti. Massima copertura per gli studenti

Altra questione sul tappeto è quella relativa alla vaccinazione. Nelle scorse ore ha fatto discutere la posizione dell'Emilia Romagna: solo chi è vaccinato può rientrare in presenza e non avere l’obbligo di quarantena o di Dad. Subito protesta dei sindacati e delle associazioni di genitori con una parziale marcia indietro dei rappresentanti governativi locali. La questione, però, è al centro del dibattito politico. Al momento risulta coperto da due dosi solo il 2,7% della fascia 12-19 anni, molti sono gli studenti che hanno svolto la maturità. Per un rientro in classe in piena sicurezza (soprattutto a difesa della variante Delta che preoccupa gli scienziati) serve la massima copertura vaccinale. C'è, però, anche la questione del personale scolastico: l'85% è vaccinato con entrambe le dosi, ma all'appello mancano oltre 220mila tra docenti e Ata e la copertura è a macchia di leopardo. In Sicilia, ad esempio, oltre il 60% non si è vaccinato. Ipotesi obbligo vaccinale? Agostino Miozzo, ex capo del CTS e consulente del ministro Bianchi, apre all'eventualità: "Se hai la possibilità di vaccinarti e ti rifiuti, non puoi andare in classe".