
A scuola, così come a casa, se ci si comporta male arriva puntuale una punizione. Spesso e volentieri si tratta di una nota sul registro, seguita nei casi più gravi da un richiamo di sospensione. Ma alcuni professori o presidi preferiscono essere più incisivi e punire gli studenti indisciplinati usando metodi anche originali. Noi di Skuola.net abbiamo raccolto le punizioni più particolari che alcuni ragazzi hanno dovuto subire a causa del loro comportamento non certo eccepibile.
Strisciare sulle ginocchia
Un professore di una scuola media ha scelto di punire in maniera esemplare uno studente che aveva schernito una sua compagna di classe. Il malcapitato è stato obbligato a strisciare per terra sulle ginocchia, davanti alla propria classe. La punizione, è il caso di dire eccessiva, non è però piaciuta al dirigente scolastico che sta valutando di prendere provvedimenti disciplinati nei confronti del docente.
Faccia verso il muro e scritta asino sulla schiena
Un giovane studente si è ritrovato con la sedia rivolta verso il muro e la scritta asino appiccicata con lo scotch sulla propria schiena. I suoi compagni hanno documentato la scena con foto condivise su Whatsapp, ma per il momento non sono chiare le dinamiche del fatto. Tutto ciò è accaduto in una scuola di Milano.
Zappare la terra
Se la precedente è una punizione classica, questa è decisamente alternativa. Il preside di una scuola dedicata allo spettacolo, ha concordato un patto con i suoi studenti: qualora avessero violato il regolamento scolastico, invece di multe e sospensioni sarebbero stati mandati a zappare nell’orto del giardino della scuola. Questo tipo di soluzione è stato accettato con piacere dai giovani e dai genitori, e il terreno in poco tempo è diventato un orto ricco di coltivazioni.
Volontariato nelle case di riposo
Altro caso di punizione alternativa. Un anno fa è scoppiato il caso dei "bulli" che hanno minacciato il loro prof, pubblicando anche un video sui social. Ora, dopo un anno, cinque dei sei alunni dell'istituto tecnico "Carrara" di Lucca, finiti sotto inchiesta e imputati di atti di bullismo nei confronti di un loro docente, saranno obbligati a fare volontariato, tra cui assistere gli anziani, per sei mesi come "messa in prova".