
"Prima il dovere, poi il piacere": questa la frase che da sempre ci siamo sentiti ripetere quando sbuffavamo davanti alla preparazione di compiti e verifiche in vista di possibili interrogazioni. Ma se il momento dello svago non arrivasse davvero mai? Studio e scuola sono il binomio su cui si fonda la vita quotidiana dello studente, ma ognuno di noi necessità di una pausa dai libri, svagando la mente attraverso un hobby o lo sport.
Ma c'è chi proprio non riesce a trovare un momento libero dallo studio e ha voluto segnalarlo a Skuola.net, descrivendo la propria giornata scolastica e denunciando l'enorme mole di lavoro da svolgere in un'unica settimana.
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Troppi compiti e interrogazioni in una sola settimana: la denuncia di una studentessa
Lo sfogo proviene da una giovane studentessa al secondo anno del liceo scientifico: i suoi professori avrebbero deciso di far svolgere una serie di compiti in classe e di interrogazioni tutte nella stessa settimana. Una situazione che appare insostenibile, soprattutto per la ragazza che, oltre a trascorrere le consuete ore a scuola, deve anche compiere un lungo viaggio per rientrare a casa.
"Durante questa settimana abbiamo: compito di inglese, compito di storia dell'arte (ed. civica), compito di italiano, interrogazione di italiano (promessi sposi), interrogazione di matematica, interrogazione di inglese, interrogazione di fisica, interrogazione di religione, interrogazione di motoria, interrogazione di chimica, in più da fare una relazione scritta (di gruppo) di fisica sul lavoro svolto in laboratorio. Tutto questo in una settimana. Io abito lontano da scuola, più o meno due ore solo andata e al ritorno anche mezz'ora in più. Io uscendo alle 14:30 arrivo a casa tra le 16:30 e le 17:00 e ancora devo pranzare, devo studiare, vado a letto tardi, la mattina mi sveglio presto per il lungo viaggio. Non ho il tempo di fare sport o per avere un po' di tempo libero. In più i professori non capiscono".
Studenti assorbiti dagli impegni scolastici: "Non abbiamo più tempo libero"
Insomma, il "piacere" in tutta questa situazione è ormai diventato un elemento marginale, con verifiche e interrogazioni a tappeto che non tengono conto della realtà quotidiana che affrontano alcuni studenti.
Il ritorno a casa da scuola diventa un viaggio e dopo un veloce pranzo bisogna tornare subito sui libri. A letto presto perché la sveglia l'indomani suona all'alba e il risultato è il totale azzeramento del tempo libero. La studentessa non ha il tempo di fare sport, di appassionarsi a un hobby, semplicemente di uscire a fare una semplice passeggiata dopo le ore passate a classe.
Studiare, informarsi, ottenere risultati con costanza, sì, ma dopo due anni di Dad, per gli studenti italiani il "momento libero" durante la giornata dovrebbe essere considerato sacrosanto.
Maria Zanghì