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in classe si muore di freddo

Sono centinaia le segnalazioni che stanno arrivando alla nostra redazione in questo periodo; soffitti che crollano, topi nei corridoi, bagni allagati, classi non a norma: una vera e propria fiera dell'orrore.

L'ultima segnalazione in ordine di tempo è di una studentessa che ci racconta come, adesso che è arrivato il periodo invernale, nella sua classe non sia possibile riscaldarsi. Il motivo? Il mancato funzionamento dei termosifoni che, unito ad un'areazione continua, prevista dalle norme anti-Covid, fa registrare temperature polari nella classe. E ancora una volta, la scuola si fa trovare impreparata su un tema che, a prescindere dal Covid, spunta fuori ogni anno nel periodo invernale.

Ci si ammala, ma non di Covid: lo sfogo della studentessa

Non solo Covid, il freddo continuo nelle classi rischia di aggravare ulteriormente una situazione non particolarmente rosea nelle scuole italiane. Come racconta la studentessa nello sfogo che vi riportiamo di seguito: “10 minuti di areazione ogni 50 minuti, i termosifoni li spengono verso le 11 perché “tanto a cosa serve tenerveli accesi se raffreddate tutto aprendo le finestre?”. E quando sono accesi non sono nemmeno caldi, ma tiepidi! Io sono sotto la finestra e sono raffreddata da 4 settimane, ho brividi continui e devo farmi un tampone a settimana perché ho continuamente i sintomi del Covid (febbre, brividi, naso che cola) e invece è solo per il freddo, una mia compagna si è presa una broncopolmonite ed è ricoverata adesso”.

Rete degli Studenti: “Termosifoni spenti nella maggior parte delle scuole”

Sulla questione è intervenuta anche la Rete Degli Studenti, tramite il coordinatore Luca Ianniello che, in un'intervista riportata da Adnkronos, precisa: “Abbiamo chiesto agli uffici tecnici di province e città metropolitane di anticipare l'accensione dalle 7.30 alle 6 di mattina e posticipare lo spegnimento che normalmente avviene tra le 10 e le 11 alle 14. Anche per arginare un minimo il problema del freddo sentito dai ragazzi a causa delle finestre continuamente aperte che incide negativamente sul benessere psicologico degli studenti”.