Simone.Calomino
di Simone Calomino
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lettera studentessa crisi

Aristotele scrisse che «L’uomo è un animale sociale», sottolineando la capacità dell’essere umano di raccogliersi e organizzarsi in gruppo. Mai come oggi, ci accorgiamo che per l’uomo la socialità non è soltanto una capacità, ma anche e soprattutto un bisogno che – se non viene soddisfatto – porta ad evidenti conseguenze sul piano psicologico.

A ricordarci di tutto ciò è la lettera inviata a Fanpage.it da Sara, una studentessa che non riesce più a svolgere la DAD perché si sente completamente sola nell’affrontare quei tanti problemi con i quali, anche in tempi normali, gli studenti si interfacciano. Se in un momento di normalità vi sarebbero state diverse occasioni di sfogo (le uscite con gli amici, la palestra, la scuola di danza ecc.), ora invece gli studenti come Sara non sanno come fare a superare con forza gli ostacoli della vita scolastica e si sentono disarmati. D'altra parte, poi, ci sono da aggiungere le evidenti difficoltà di alcuni professori nel ricalibrare le proprie azioni nell’attuale sistema della didattica a distanza; difficoltà che non possono non ripercuotersi sui loro studenti. Ma leggiamo le parole di Sara per comprendere pienamente questo disagio di cui sono in moltissimi a soffrire.

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"La scuola ormai è diventata un incubo. È una settimana che la notte non dormo e mi vengono attacchi di panico. Ci torturano con ore e ore in Dad, non rispettano gli orari e ci danno una marea di compiti. La prossima settimana torniamo in presenza e ho già 4 verifiche e 3 interrogazioni. Per ogni materia devo studiare più 30 pagine e le hanno programmate solo in questi giorni. Ci sono prof che non mi vogliono far recuperare perché dicono che hanno poco tempo e prof che mettono 4 se non consegni un compito perché non sei in grado. C’è stata una prof che non si è presentata per una settimana e non ha avvisato nessuno… un giorno a caso ci ha messo un compito, nonostante non ci fosse, non sapevo farlo e non l’ho consegnato. Quando è tornata le ho detto che non avevo capito e mi ha messo un 4.. questa qua è una tortura psicologica.

Ho paura di tornare a scuola, di non essere promossa per cose ingiuste. Ho fatto una verifica tutta giusta, e mi ha messo 6.5 perché sono DSA e per legge mi ha dovuto levare 2 esercizi, quindi partiva del 6, il mezzo è per l’impegno. Come faccio ad andare avanti? Come faccio a farmi venire la voglia di studiare? Ditemi voi. Non ho più uno sfogo. La palestra è chiusa, la scuola di danza pure… non posso uscire, andarmi a fare una passeggiata… non posso fare niente. Non ne possiamo più. Smettetela di dirci bugie e ditemi come stanno le cose. Fate in modo di farla passare, perché siamo praticamente gli unici a essere ancora in questa situazione".