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studentessa sfogo instagram

Docenti che spariscono nel nulla, altri che si presentano quando ormai è passato più di un mese dall’inizio delle lezioni. E, quando ci sono, spesso non è detto che restino, o che facciano davvero il loro mestiere.

Nel migliore dei casi si è comunque costretti a cambiare aula ogni ora, o a fare lezione in spazi improvvisati, senza strumenti e senza punti di riferimento. Sembra un bollettino di guerra, invece è ‘solo’ lo sfogo amaro di una studentessa sedicenne di un istituto agrario, che ha deciso di raccontare la sua esperienza tra i banchi al canale Instagram di Skuola.net.

Indice

  1. Lo sfogo della studentessa a Skuola.net
  2. "Vogliono studenti modello, ma è la scuola a toglierci la voglia di imparare"

Lo sfogo della studentessa a Skuola.net

Prof che compaiono e scompaiono senza preavviso, corsi fondamentali come inglese e matematica sospesi per settimane, supplenti che arrivano solo “ogni tanto”, classi costrette a fare lezione in laboratori inadatti o addirittura senza una vera aula.

A completare il quadro, atteggiamenti irrispettosi da parte di alcuni docenti che, invece di incoraggiare, finiscono per umiliare gli studenti.

Ecco perché la studentessa ha deciso di dire basta, rivolgendosi direttamente al nostro canale Instagram. Il suo scopo è quello di essere la voce dei molti che vivono la sua stessa situazione ma che non possono parlare. Di seguito, riportiamo la sua segnalazione integrale.

"Vogliono studenti modello, ma è la scuola a toglierci la voglia di imparare"

"Ciao! Volevo rendervi partecipi della mia situazione a scuola, che diciamo non è delle migliori. Fin dall’inizio dell’anno la situazione con i professori è stata un po’ traballante, ma pensavamo che, con i tempi tipici del sistema scolastico italiano, prima o poi sarebbero arrivati.

Ci mancavano le materie di inglese e geografia (che quest’anno abbiamo solo per un’ora alla settimana), ma per il resto sembrava tutto a posto. Il/la docente di geografia era stato/a inserito/a nell’orario già nelle prime due settimane dall’inizio della scuola: alla prima lezione non si è presentato/a e non aveva avvisato - un contrattempo, può capitare. Ma alla seconda assenza, sempre senza avviso, è semplicemente sparito/a.

E purtroppo, non è finita qui…

La docente di inglese è arrivata solo ieri e ci ha comunicato che, in realtà, non sarà lei la nostra insegnante titolare: resterà con noi solo fino a dicembre (più o meno), poi dovrebbe arrivarne un’altra che - almeno sulla carta - sarà quella definitiva. In pratica, però, non si sa ancora nulla di certo.

Almeno la professoressa di matematica pensavamo di averla: quella dello scorso anno ci aveva assicurato di essere di ruolo e di volerci accompagnare fino alla quinta. Ma alla terza lezione dall’inizio dell’anno ci ha informati che, per motivi non meglio precisati, non avrebbe più potuto essere la nostra insegnante. Ci ha rassicurati dicendo che presto ne sarebbe stato nominato uno nuovo.

Da settembre abbiamo avuto solo tre ore di supplenza con docenti provvisori, che però non sarebbero stati i nostri futuri insegnanti. A un certo punto arriva finalmente la comunicazione: il nuovo docente è stato nominato. Lo conosciamo durante una lezione - non si presenta nemmeno, non ci dice il suo nome - ma tutto sembra a posto. Poi, di nuovo, anche lui sparisce nel nulla.

Il docente non è stato confermato e, di fatto, continuiamo a non avere un insegnante di matematica. Oggi abbiamo avuto supplenza con la nostra ex-professoressa e ne abbiamo approfittato per chiederle quando arriverà il nuovo docente. La sua risposta è stata: 'Ogni tanto verrà un professore a farvi lezione, per il resto avrete supplenza'.

Nella nostra scuola dovremmo fare quattro o cinque ore di matematica alla settimana (perdonatemi se non ricordo il numero esatto, ma la situazione è talmente confusa che non si capisce più nulla), eppure - da come la ex-prof ha parlato - sembra che non avremo un insegnante stabile. Ci è stato consegnato persino l’orario definitivo senza un docente di matematica assegnato.

Come se non bastasse, non abbiamo nemmeno un’aula fissa: siamo costretti a spostarci continuamente da una classe all’altra, facendo lezione in ambienti del tutto inadatti. Ore di teoria nei laboratori, aule senza pareti vere e proprie - una ha addirittura una griglia al posto di una parete. I professori si aspettano studenti perfetti, ma come possiamo esserlo in queste condizioni? Se loro vogliono studenti modello, noi chiediamo in cambio continuità.

Ciliegina sulla torta? Il docente di laboratorio di chimica ha dichiarato apertamente di non voler fare lezione alla nostra classe perché, a suo dire, non siamo “buoni studenti” e preferirebbe tornare ad avere i suoi allievi dello scorso anno. Ci ha insultati, anche in modo pesante - ben oltre ciò che un insegnante dovrebbe permettersi di dire. A volte ci chiediamo se siamo ancora in una scuola o in un circo.

Condivido questo sfogo per tutte le ragazze e i ragazzi che vivono la mia stessa situazione e non hanno la possibilità di far sentire la propria voce. Voglio rappresentare chi viene etichettato come 'svogliato', quando in realtà è la scuola stessa a toglierci la voglia di imparare".

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