
Quali sono gli indirizzi di studio più ambiti dagli studenti italiani una volta terminata la scuola media? A quanto pare ai ragazzi continuano a piacere tanto gli indirizzi di Liceo. Il picco delle iscrizioni a tale classe di studi si è prevalentemente registrato nelle regioni del centro Italia.
A rivelarcelo è il focus pubblicato dal Miur sulle “Iscrizioni al primo anno delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del sistema educativo di istruzione e formazione” per l’A.S. 2017/2018. In attesa delle scelte che i ragazzi di terza media sono chiamati a prendere entro il prossimo 6 febbraio per le iscrizioni all'anno 2018/2019, scopriamo insieme quali sono state le tendenze lo scorso anno, le scuole preferite dagli studenti e le differenze di scelta per area geografica.
Studenti iscritti alla prima classe anno 2017/2018
Dei circa 552mila studenti che hanno terminato la scuola secondaria di primo grado nell'A.S 2016/2017, il 95% di questi ha scelto di proseguire il proprio percorso nel sistema di istruzione secondaria superiore. Stando ai dati presentati dal Miur, il percorso liceale è stato il più richiesto dagli studenti italiani nel 53,4% dei casi. Rispetto agli anni precedenti, guadagnano qualche punto in più nelle iscrizioni il Liceo Linguistico (9%) e del Liceo Scientifico con indirizzo “scienze applicate” (7,6%). Piace ma poi non così tanto come un tempo il Liceo Artistico (4,3%). Ma a quanto pare, però, il grande ‘amore’ incontrastato di studenti e famiglie è il Liceo Scientifico che registra in Italia il picco delle iscrizioni tra i percorsi liceali più ambiti dai giovani (24,3% tra indirizzo tradizionale, opzione scienze applicate e indirizzo sportivo). Rispetto allo scorso anno, inoltre, i maggiori incrementi interessano il Liceo Classico e il Liceo delle Scienze Umane: il primo raccoglie il 6,3% degli iscritti e il secondo il 5,5%. A preferire gli indirizzi di studio umanistici sono ancora una volta le studentesse che si riconfermano maggiormente attratte da questa tipologia di studi rispetto ai loro colleghi maschi prevalentemente orientati verso il settore tecnico-scientifico.
La scelta del percorso per area geografica
Dalla distribuzione territoriale si conferma la prevalenza di iscritti in percorsi liceali nelle regioni del centro (59,7%) e meno in quelle del Nord-Est (46,6%) dove la preferenza va ai percorsi ad indirizzo tecnico (37%). Al sud, la percentuale degli iscritti al Liceo è più o meno costante rispetto a quella degli anni precedenti (53,1%), e cresce di un punto superiore nelle isole (54,3%). Le iscrizioni agli Istituti Tecnici prevalgono a Nord-Est (37%) e nelle regioni dell’Italia meridionale (28%). Stesso scenario anche per gli Istituti Professionali che vedono il 16,5% degli studenti iscritti al Nord-Est e il 18,7% al sud. Nel Lazio prevale la scelta per il Liceo con il 66% di iscritti, un terzo dei quali si indirizza al Liceo Scientifico. Il trend positivo del Liceo è totalmente invertito nella regione Veneto, dove si è registrato il minor numero di iscritti a questo indirizzo: a fare maggiore breccia qui nel cuore degli studenti sono gli Istituti Tecnici con una percentuale di iscritti superiore rispetto alle altre regioni (38,2%).
Licei, tecnici e professionali: gli indirizzi più scelti da nord a sud
I più attratti dal liceo scientifico, come accennato, sono i ragazzi del Lazio (22,8%), seguiti da quelli dell' Abruzzo (18,8%) e della Campania (18%), diversi punti percentuali sopra una media nazionale di circa 15% di iscritti al primo anno per l'indirizzo (anno scolastico 2017/2018). I fan del classico? Di nuovo nel Lazio (10,4%), poi in Campania (9,2%) e in Sicilia (8,3%), vista la media di circa il 6% delle iscrizioni. Scelgono le lingue straniere e il liceo Linguistico in particolare gli studenti (ancora) del Lazio (12,5%), Toscana (10,4%) e Sardegna (9,7%), con numeri di netto sopra la media generale degli iscritti al primo anno, che è stata del 9%. Gli appassionati d'arte che hanno scelto il liceo - per l'appunto - Artistico, in particolare si trovano in Toscana e Liguria (5,8% e 5,6% di iscritti su una media del 4,3%). Se guardiamo ai tecnici, il settore economico attira studenti in particolare in Veneto, Friuli e Lombardia (rispettivamente 16,5%, 14% e 13,7% su una media di 11,2% di iscritti al primo anno 2017/2018). Il settore tecnologico va per la maggiore in Molise (26,2%), (Friuli 23,7%), Veneto e Piemonte (21,7%), con numeri molto al di sopra la media di iscritti al primo anno a questo indirizzo che - su scala nazionale - si ferma invece al 19,2%. E i professionali? Per il settore industria e artigianato iscritti al primo anno sopra la media (che si assesta sul 3,4% delle scelte complessive degli iscritti all'anno 2017/2018) nelle Marche (6%), Emilia Romagna (5,6%), Basilicata (5,3%). Per il settore servizi (media nazionale 12,1% di iscritti all'anno 2017/2018) spiccano Campania (16,3%), Sicilia e Basilicata (14,7%), Puglia (14,6%).Abbiamo avuto modo di analizzare, dunque, una bella fetta delle scelte effettuate dagli studenti. Ma qualunque sia il vostro gradimento e orientamento di studi l’importante - verrebbe da dire - è studiare. Per passione, per amore, per curiosità, per interessi personali o molto più semplicemente per voler essere pragmatici…perché poi si trova lavoro!