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La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un intervento di ieri al’interno della trasmissione di Rai 3 Carta Bianca, ha manifestato la volontà di riaprire le scuole secondarie in modo graduale. La riapertura, però, dovrebbe avvenire a delle condizioni ben precise necessari infatti una solida organizzazione dei trasporti e l'effettiva disponibilità negli istituti di un grande quantitativo di test rapidi.

Solo con questi due presupposti infatti sarà possibile garantire una progressiva ripresa della didattica in presenza. Intervistata dalla conduttrice Bianca Berlinguer, la Ministra ha infatti auspicato ad un ritorno in classe per le scuole secondarie, in particolare per quelle di secondo grado in cui sono iscritti milioni di studenti che quest’anno dovranno affrontare l’Esame di Maturità 2021.

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Quello che ha più volte sottolineato la Ministra Azzolina è la necessaria collaborazione di tutte le altre forze politiche, anche di quelle locali e regionali, per consentire un rientro in sicurezza a tutte le comunità scolastiche di Italia: “Ci vuole massima collaborazione a tutti i livelli. Parlo in continuazione con gli enti locali, con i sindaci, con i Presidenti delle Regioni. Serve programmare, sarà mio impegno, ma posso dire, in realtà, che sarà un impegno di tutto il Governo fare in modo che ci sia un pronto ritorno in classe”. Da parte del Ministero dell’Istruzione sembra dunque garantito il proposito di assicurare un ritorno a scuola che, come sottolinea la Ministra, dovrà comunque essere graduale per contenere il virus. La convinzione alla base del discorso della Ministra è legata alla sicurezza degli ambienti scolastici rispetto alla diffusione del virus. All’interno di ogni istituto infatti ogni comunità, dagli studenti a tutto il personale, ha osservato con attenzione tutte le misure di prevenzione vigenti: “Dobbiamo agire con molta prudenza, osservare bene quello che accadrà nei prossimi giorni alla curva, successivamente credo che la scuola al suo interno sia ben organizzata, ha regole ferree che abbiamo preparato durante l’estate e i nostri ragazzi sono stati molto responsabili all’interno delle scuole, hanno indossato le mascherine, sono stati distanziati. Ci deve essere un ritorno graduale dei nostri studenti a scuola”.
Grazie all’uso costante delle mascherine, alla distribuzione di gel igienizzanti e al sistema di ingressi e uscite scaglionate, il sistema scolastico ha registrato pochi casi di contagi all’interno delle scuole, dati che, secondo la Ministra, confermano le possibili condizioni favorevoli per un ritorno in aula.

La richiesta del MI di test rapidi nelle scuole

Un elemento sicuramente fondamentale per tutelare la salute delle comunità scolastiche e allo stesso tempo per rassicurare le famiglie è sicuramente rappresentato dalla disponibilità all’interno dei singoli istituti di quantità significative di test rapidi da somministrare agli studenti e al personale per scongiurare ogni possibile rischio: “Test rapidi devono essere fatti nelle scuole perché tranquillizzano molto le famiglie, gli studenti e anche il nostro personale scolastico. Li chiediamo da tempo e so che il commissario Arcuri ne ha comprati in gran quantità e serve una buona organizzazione per farli anche nelle scuole”.

Il nodo dei trasporti: possibilità di ulteriori scaglionamenti

Per consentire il ritorno in classe inoltre, il Ministero dell’Istruzione deve necessariamente fare i conti con il nodo dei trasporti, soprattutto nelle grandi città dove il flusso degli studenti registra numeri davvero consistenti. Per evitare assembramenti all’interno dei mezzi di trasporto pubblico fino alla loro saturazione completa, la Ministra ha lanciato la proposta di ulteriori scaglionamenti, più consistenti rispetto a quelli già attuati nei primi due mesi di avvio del nuovo anno scolastico: “Per quanto riguarda i trasporti siamo disponibili a scaglionare ulteriormente gli ingressi: abbiamo chiesto un programma territorio per territorio, purché gli studenti delle secondarie di secondo grado, gradatamente, tornino a scuola”.

Giulia Onofri