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A poco più di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, molte scuole oltre a seguire in modo dettagliato le norme imposte dal CTS, hanno adottato in autonomia ulteriori misure di prevenzione a volte molto particolari, sempre con lo scopo di contrastare il rischio di contagi.
A darne notizia è il quotidiano La Repubblica che, pur sottolineando l’assoluta necessità di adottare regole di contenimento dei contagi all’interno degli istituti scolastici, ha raggruppato svariati provvedimenti che potremmo definire un po’ bizzarri in vigore in alcune scuole nei pressi della Capitale. Scopriamoli insieme!
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1. La quarantena di 4 giorni per i compiti
Come si correggono i compiti in classe ai tempi del Covid-19? La soluzione scelta dall’Istituto comprensivo Giovanni Cena di Cerveteri, è quella di lasciare gli elaborati degli alunni negli armadietti per almeno quattro giorni. Per facilitare il lavoro dei docenti è stato infatti richiesto alle famiglie di comprare quaderni con anelli in modo da estrarre solo le pagine utili alla correzione. Trascorsi il numero dei giorni stabilito, i docenti possono prendere i fogli per poterli correggere, per poi lasciarli di nuovo nell’armadietto per altri quattro giorni. Al termine di questa “quarantena” , gli alunni possono finalmente ricevere i compiti corretti.
2. Niente sudore nell’ora di educazione fisica
Il sudore può essere uno dei veicoli di trasmissione del virus? Nel dubbio, il Liceo scientifico Nomentano ha vietato agli studenti di sudare nell’ora di educazione fisica. La testimonianza di questo insolito divieto è arrivata direttamente da una studentessa: “A scuola non vogliono far sudare gli studenti, perché è ritenuto pericoloso. Così il professore di Scienze Motorie deve insegnare ginnastica, ma senza farci muovere troppo”. Una bella sfida per i ragazzi e soprattutto per il docente!
3. Le penne si possono raccogliere solo con gel e mascherine
In una scuola media di Trastevere, nel cuore della città di Roma, se ad uno studente cade una penna per terra può chinarsi a raccoglierla solo se indossa la mascherina e disinfetta le mani . Una volta raccolta la penna poi, sarà tenuto di nuovo ad igienizzarsi le mani. Il padre di uno degli studenti a cui sono state imposte queste regole commenta il provvedimento con ironia e scetticismo, affermando che “il risultato è che resta tutto a terra. In classe ci sono tappeti di gomme e matite”.
4. No armadietti nelle aree comuni
In una scuola media del quartiere romano Prenestino, gli studenti non possono usufruire degli armadietti nonostante le famiglie ne abbiano pagato il noleggio. In base a quanto riferisce un genitore infatti, agli studenti è vietato l'utilizzo degli armadietti poiché sono collocati in spazi comuni in cui non possono accedere.
5. Compiti in classe solo per prenotazione
Nel liceo Socrate di Roma, nello storico quartiere della Garbatella, per poter svolgere i compiti in classe è necessaria la prenotazione di un’apposita aula dotata di banchi più grandi gli unici che, a differenza di quelli monoposto, diventati i protagonisti di questo insolito anno scolastico, riescono a contenere il vocabolario e il materiale per svolgere il compito in casse. Al Socrate insomma, c’è un aula dedicata ai tanto temuti compiti in classe.
6. Pranzo last minute
Nell’Istituto comprensivo Sant’Orsola, nei pressi di piazza Bologna, per arginare il rischio di contrarre il virus nelle mense, la dirigente ha predisposto pranzi della durata di non più di 20 minuti, introducendo i piatti unici che non sempre sono graditi dai bambini. Agli alunni quindi non resta che tenere d’occhio l’orologio!