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scuola calo demograficoQuesta settimana vedrà la riapertura in massa degli istituti scolastici italiani. Il nuovo anno scolastico certifica il tanto atteso “ritorno alla normalità” ma si appresta a partire non senza qualche preoccupazione.


Quest'anno sono attesi in tutte le scuole (escluse quelle della Val d’Aosta e del Trentino-Alto Adige) 8.016.288 alunni, di cui 7.300.014 iscritti in scuole statali e 716.274 nelle scuole paritarie. Tuttavia, solo dieci anni fa il numero degli studenti si aggirava intorno a 8.874.599, di cui 7.858.077 nelle statali e 1.016.522 nelle paritarie. Una flessione che si traduce in 858.311 in meno e che risente del calo demografico della popolazione. In questo senso il portale "Tuttoscuola" ha svolto un'interessante indagine che mira a delineare il calo della popolazione scolastica da cui è stata investita la scuola negli ultimi 10 anni.

La scuola risente del calo demografico: gli studenti “mancanti” sono pari all'intera popolazione dell'Umbria

Rispetto allo scorso anno, sono 147.200 gli studenti che non entreranno in classe nell'anno scolastico 2022-2023: un numero pari agli alunni delle province di Firenze e Grosseto. Ma guardando al biennio precedente assistiamo ad una diminuzione degli studenti di 285.955 unità. Per rendere l'idea di questo dato: parliamo dell'intera popolazione – tra i 0 e i 100 anni di età - del Molise. Espandendo l'orizzonte temporale dell'analisi, rispetto al triennio precedente, la diminuzione di 417.646 alunni corrisponde all’insieme degli alunni delle scuole statali di Treviso, Venezia, Verona e Vicenza: insomma, quasi l'intera popolazione scolastica del Veneto.

Negli ultimi quattro anni il calo della popolazione scolastica è stato di 507.510 alunni, una cifra pari a quella della popolazione scolastica statale del Piemonte. Rispetto al quinquennio precedente invece, la cifra aumenta fino a 594.321 alunni: ovvero quasi l'intera popolazione scolastica statale di Napoli e Caserta, e corrispondente a quasi l'intera popolazione della provincia di Messina (599.990). Infine, rispetto al 2012, il decremento di 858.311 alunni può essere paragonato alla sparizione dell’intera popolazione scolastica attuale delle scuole statali campane. In alternativa si può pensare all'intera popolazione della regione Umbria (859.572): come se un'intera regione venisse svuotata.