
Si tratta di un disegno di legge senza molte possibilità di revisione e cambiamento. Solo alcune rifiniture saranno possibili. La manovra, nel complesso, si aggirerà intorno ai 30 miliardi, di cui due terzi dovrebbero venir investiti per tamponare la crisi energetica da diversi punti di vista.
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Legge di bilancio 2023: si manterranno le promesse per la scuola?
Ancora pochissime notizie circolano in merito ai contenuti della legge di bilancio 2023. Per il momento, possiamo basarci soltanto sulle varie dichiarazioni fatte dal Governo nelle ultime due settimane. Si parla di 30 miliardi, di cui 20 probabilmente destinati a contrastare la crisi energetica, sostenendo le aziende e aiutando le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare le bollette.Per quanto riguarda invece la scuola, le notizie sono ancora meno. Una cosa però è certa: se si fa riferimento a tutte le promesse compiute in campagna elettorale, le spese da investire nel settore per risolvere le esigenze indifferibili ammonterebbero ad almeno 2 o 3 miliardi. Stiamo quindi parlando di cifre molto alte e, soprattutto, dalla difficile reperibilità.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante la firma del contratto nazionale dichiarava per esempio che avrebbe fatto di tutto affinché nella legge di bilancio 2023 venissero stanziati 300 milioni di euro per chiudere in maniera onorevole i contratti previsti in accordo con i sindacati. Risorse che andrebbero a gonfiare lo stipendio del corpo docenti di una media di 120 euro lordi.
“Si tratta di un incremento consistente delle retribuzioni, ma è ancora troppo poco”, ha affermato appena pochi giorni fa il Ministro Valditara. “In un contesto difficile come quello attuale, però, è certamente stato un segnale importante. Stiamo scontando una crisi di autorevolezza del corpo docente e bisogna ridare loro autorevolezza e pretendere che siano consapevoli della loro straordinaria dignità”.
Inoltre c’è poi la questione dell’organico aggiuntivo, da tanti considerato indispensabile. Si tratta del cosiddetto organico per l’emergenza, ovvero di ulteriori posti per docenti e personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) messi in campo durante il periodo pandemico.
Altro tema fondamentale è quello delle misure da adottare per la riduzione drastica del precariato. Ci sarebbe infatti la necessità di un piano dai grandi cambiamenti, ma questo richiederebbe un’ingente spesa di risorse che attualmente sembra lontana dalla realtà.
Quali potrebbero essere le misure per la scuola
Ma quindi? Quali potrebbero essere, in definitiva, le misure inerenti la scuola previste dalla legge di bilancio 2023?In realtà non dovrebbero esserci grandi novità, anche per la ridotta disponibilità di risorse.
Per ora possiamo sbilanciarci solo in chiave ipotetica. Uno dei pronostici più quotati, condiviso dalle testate specializzate La tecnica della scuola che da OrizzonteScuola, è quello che vedrebbe l’attuazione manovre a “costo zero”, che andrebbe incontro tanto ai sindacati quanto al mondo scolastico. Un esempio di misure simili potrebbe essere la modifica dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento)]. Considerate le pressioni che arrivano dai sindacati e dal corpo docenti, altro intervento a costo zero che farebbe contente ambo le parti sarebbe la cancellazione dei vincoli di mobilità.
In ogni caso, ci siamo quasi. Questa sera sapremo con certezza quanto previsto dalla legge di bilancio 2023.