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Legge di Bilancio 2025, cosa è previsto per la scuola?

Cosa deve aspettarsi il mondo scuola dalle legge di Bilancio 2025? Nella tarda serata di ieri l'esecutivo ha perfezionato la bozza della manovra finanziaria 2025: il documento è stato poi inoltrato a Bruxelles, da cui si attende l'approvazione.

Per la scuola, i possibili provvedimenti riguardano il personale docente, con il rinnovo dei contratti in cima alle prorità del Ministro Valditara. Ma non solo: secondo quanto raccolto dal portale 'OrizzonteScuola', le richieste di viale Trastevere dovrebbero riguardare un più ampio spettro di interventi.

Indice

  1. Risorse per il rinnovo contratti
  2. Fondi per l’assunzione dei docenti di sostegno
  3. Estensione Carta docenti
  4. Varie ed eventuali: bonus dirigenti scolastici, rinnovo tutor e orientatori
  5. Le richieste dei presidi

Risorse per il rinnovo contratti

Nel corso dell'ultimo question time alla Camera, datato 9 ottobre, il Ministro Valditara aveva annunciato lo stanziamento di 3 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del personale docente.

La misura si trova all'interno della nuova finanziaria, come specifica la nota finale del Ministero dell'Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti: il governo ha stanziato i fondi per il rinnovo del contratto nel Pubblico impiego per i prossimi due anni, quindi anche per il settore dell'Istruzione e della Ricerca.

Fondi per l’assunzione dei docenti di sostegno

Tra i desiderata di viale Trastevere anche i fondi per l'assunzione dei docenti di sostegno.

Si tratta di una delle urgenze più importanti per il mondo scuola, e per questo motivo il Ministro Valditara avrebbe chiesto supporto al Ministero dell'Economia per mettere a punto un piano di assunzioni e trasformare gradualmente l’organico di fatto in organico di diritto.

Estensione Carta docenti

Tra le altre misure, si legge che il Ministro avrebbe inoltre chiesto fondi per una possibile estensione della Carta docenti ai precari. Come sappiamo al momento, l'incentivo, da poco rinnovato, è destinato solo ai docenti di ruolo.

Varie ed eventuali: bonus dirigenti scolastici, rinnovo tutor e orientatori

Il portale 'OrizzonteScuola' aggiunge inoltre che dalla nuova legge di bilancio dovrebbero arrivare fondi anche per premiare personale ATA e dirigenti scolastici, oltre che per finanziare i campus della filiera 4+2. Infine, il rifinanziamento del piano dei docenti tutor e orientatori e un bonus riservato alle scuole paritarie.

Le richieste dei presidi

Chi sta seguendo l'evoluzione della situazione nelle ultime ore è l'Associazione Nazionale dei Presidi. I dirigenti scolastici fanno notare che "si prevedono sacrifici per tutti i Ministeri, compreso quello dell’Istruzione e del Merito la cui dotazione finanziaria, peraltro, è già stata oggetto di cospicui tagli negli ultimi anni". I presidi auspicano una "coraggiosa inversione di tendenza" per il settore dell'Istruzione "sempre definito centrale e strategico a parole ma di fatto marginalizzato". 

In particolare, si legge sul portale dell'ANP, le richieste avanzate dai presidi sono le seguenti:

  • armonizzazione della parte variabile della retribuzione di posizione con quella degli altri dirigenti dell’Area Istruzione e Ricerca 
  • analoga armonizzazione della retribuzione di risultato, anche in considerazione del fatto che, a decorrere dal corrente anno scolastico, questa voce retributiva sarà presumibilmente corrisposta all’esito della valutazione della performance dei dirigenti scolastici 
  • finanziamento della formazione in attuazione dell’articolo 20, comma 9 del CCNL d’area sottoscritto il 7 agosto 2024 – norma, peraltro, già contenuta anche nei CCNL precedenti – che prevede che “l‘amministrazione, qualora riconosca l’effettiva connessione delle iniziative di formazione e aggiornamento svolte dal dirigente ai sensi del comma 8 con l’attività di servizio e l’incarico affidatogli, può concorrere con un proprio contributo alla spesa sostenuta e debitamente documentata 
  • accesso gratuito ai luoghi della cultura, al momento riservato soltanto al personale docente. Tale scelta consoliderebbe l’importanza del ruolo della conoscenza in ambito scolastico e della partecipazione attiva dei dirigenti stessi all’offerta culturale nazionale.