
Giudizi descrittivi al posto dei voti numerici alla primaria. Il Ministero dell'Istruzione ha illustrato ai sindacati l’Ordinanza con la novità che coinvolgerà insegnanti e alunni. La documentazione completa e definitiva sarà pubblicata sul sito del Ministero solo dopo il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
"Un cambiamento che abbiamo deciso in Parlamento - spiega la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina - mettendo al centro l’idea che la valutazione, soprattutto in quella fascia di età, debba essere quanto più possibile chiara e rappresentativa del percorso fatto, dei miglioramenti conseguiti, degli obiettivi raggiunti". Come riportato dal Corriere.it sull’argomento è intervenuta anche la vice-ministra dell’Istruzione Anna Ascani "In questo modo abbiamo la possibilità di osservare e descrivere con maggiore chiarezza non solo i traguardi raggiunti dalle bambine e dai bambini, ma anche il percorso che hanno fatto per raggiungere determinati obiettivi".
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Giudizi al posto dei voti: si ritorna al passato
Secondo il Ministero dell'Istruzione, la recente normativa, che individua un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa, ha lo scopo di far sì che la valutazione degli alunni sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno. La norma prevede che il docente può ancora valutare in corso d’anno gli alunni delle scuole elementari utilizzando i vecchi, a questo punto, voti in decimi salvo tradurre il tutto successivamente in giudizi descrittivi per le pagelle intermedie e finali. I giudizi tornano dopo che nel 2008 l'allora ministra dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, aveva ripristinato i voti.
Giudizi al posto dei voti, quattro livelli di approfondimento
Secondo quanto illustrato, il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:• Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
• Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
• Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
• In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).