Susanna Galli
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Quante volte hai pensato che un determinato voto in pagella non fosse quello che ti meritavi? Anche se questa è una sensazione comune fra gli studenti, bisogna sempre ricordarsi che il proprio giudizio personale non sempre corrisponde ad una verità oggettiva, e anche se l'impegno è stato tanto, non è detto che sia sempre sufficiente.


Tuttavia, quando la convinzione su valutazioni considerate errate è abbastanza risoluta, può succedere che alcuni studenti decidano di fare ricorso per contestare giudizi che non riflettono una media veritiera dei voti. Ma in quali casi è possibile ricorrere a tali misure? Vediamo quali sono i presupposti necessari per fare ricorso al Tar.

Con quali presupposti contestare un voto in pagella

Se pensi di aver ricevuto da un professore un voto non meritato, sotto le aspettative, è giusto che tu sappia che è possibile contestarlo. Come? Basta avere i giusti presupposti per compiere questa mossa!
Uno di questi può essere la presenza di un errore non valutato obiettivamente. Questo tipo di segnalazioni possono essere maggiormente presenti nelle materie umanistiche, dove il docente può avere una valutazione di gran lunga più soggettiva rispetto ad un collega che si occupa di materie scientifiche dove il risultato è poco discutibile. Insomma, la matematica non è un’opinione!
Un altro criterio di giudizio da parte dei professori che può essere messo in discussione, è l’abbassamento della valutazione in caso di un’assenza “programmata”, ovvero una mancata presenza al compito il giorno prestabilito dall’insegnante. Per stabilire il voto in pagella la legge impone che vengano fatte almeno due interrogazioni e due verifiche scritte a trimestre/quadrimestre e che in caso di assenza ad una di queste è compito dell’insegnante trovare un giorno supplementare per il recupero di quest’ultima.
Nel caso in cui questo non fosse accaduto, una parte di responsabilità potrebbe essere attribuita al tuo professore per non averti dato la possibilità di aggiustare la tua media.

Come contestare un voto in pagella

Il modo più tranquillo, ovviamente, sarebbe quello di parlare con il docente in questione e con il preside della scuola, facendoti accompagnare anche i tuoi genitori. In caso di assoluta sicurezza e di insoddisfazioni provenienti dal discorso con i prof e la preside, hai la facoltà di fare ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) che ad esempio nel 2016 in Piemonte, rese nulli alcuni voti sulla pagella finale a causa di un numero di verifiche ritenuto non consono.

Come vengono attribuiti i voti

Per capire un po' meglio la situazione in cui ti trovi ecco una tabella di riferimento che riporta il voto corretto per ogni grado di preparazione:
  • 1 – preparazione nulla;
  • 2 – preparazione o prova del tutto manchevoli o con numero considerevole di errori;
  • 3 – come sopra ma con lieve minore gravità;
  • 4 – preparazione o prova insufficienti, con gravi errori o carenze;
  • 5 – preparazione o prova mediocri;
  • 6 – preparazione o prova sufficienti;
  • 7 – preparazione o prova discrete;
  • 8 – preparazione o prova buone;
  • 9 – preparazione o prova ottime;
  • 10 – preparazione o prova lodevoli.

Susanna Galli

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