
Una vicenda che racchiude in sé tutte le anomalie del nostro Paese. Così si potrebbe riassumere il caso che vede coinvolto uno studente – oggi ormai diplomato – e la sua famiglia. Nel 2010 il ragazzo, che all'epoca frequentava la prima elementare in una scuola di Civitanova Marche, era stato bocciato per via delle diverse insufficienze.
La famiglia, però, viste anche le numerose assenze dello studente per motivi di salute, aveva presentato ricorso al Tar. In un primo momento, il Tribunale Amministrativo delle Marche aveva sospeso la bocciatura del giovane che intanto aveva così potuto andare avanti col percorso scolastico. La sentenza è poi arrivata di recente, a distanza di 13 anni: l'alunno nel frattempo si è addirittura diplomato, concludendo così gli studi.
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La sentenza dopo 13 anni
Nel ricorso la famiglia dello studente faceva chiaro riferimento alle sue precarie condizioni di salute. Un motivo che avrebbe dovuto spingere il Consiglio d'Istituto a valutare più attentamente la posizione dello studente: questa era la posizione dei legali della famiglia. Inizialmente, il Tar aveva disposto la sospensione della bocciatura per scavare più a fondo nella vicenda. Lo studente ha così potuto proseguire con il proprio percorso scolastico: e c'è riuscito senza intoppi, ha terminato le elementari, quindi le medie e, infine, si è anche diplomato. Probabilmente né lui né i suoi genitori ricordavano di essere in causa con il Ministero dell'Istruzione: la notifica dell'udienza – fissata per lo scorso 21 dicembre – è arrivata dopo 13 anni. In quella occasione, il Tribunale ha messo fine al contenzioso annullando definitivamente la bocciatura voluta 13 anni prima dalla scuola elementare di Civitanova Marche, condannando inoltre il MIM a risarcire la famiglia delle spese di cancelleria risalenti al 2010.