
Il bambino iperattivo di soli 6 anni era stato sospeso e allontanato da scuola a causa delle difficoltà riscontrate nel gestirlo. Una vicenda complessa, che ha chiamato in causa prima il Tar del Lazio e poi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Porta la data di oggi, 11 marzo, la nota del Ministero in cui si comunica il provvedimento nei confronti del dirigente scolastico della scuola.
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La vicenda
La storia ha fatto il giro dei quotidiani: un bambino di appena 6 anni con ADHD (in particolare, un deficit di attenzione e iperattività) era stato sospeso da scuola perché difficile da gestire.
Una decisione che però non aveva incontrato il favore dei genitori, che hanno fatto quindi ricorso alle vie legali. A essere interpellato, il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio, che aveva predisposto il reintegro del bambino in classe. Ma la vicenda non era finita così.Il preside dell’istituto non aveva rispettato immediatamente l’ordine ricevuto dall’alto. E così i genitori si erano appellati direttamente al ministro dell’Istruzione e del Merito in persona, Giuseppe Valditara. La richiesta non è passata inosservata: il ministro è intervenuto dirimendo la questione e predisponendo il rientro del giovane in classe.
La sospensione del preside
E ora, tramite comunicato stampa ufficiale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito rende nota la sospensione del dirigente scolastico: “In riferimento ai fatti avvenuti all’Istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli (RM) che hanno coinvolto un bambino di sei anni affetto da un deficit di attenzione e iperattività (Adhd), in seguito ai quali il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha richiesto un accertamento ispettivo, l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell’istituto, nelle more dell’indagine voluta dal Ministro e delle conseguenti valutazioni di carattere disciplinare. Al suo posto l’USR ha nominato un reggente”.