
44.000 GATTI IN FILA PER 6.000... - Circa il 3,1% degli studenti sarebbe stato bocciato all'esame di Maturità, ovvero 15.000 ragazzi, un dato in aumento rispetto ai 12.000 dello scorso anno. Sommati ai 29.000 non ammessi fanno circa 44.000 studenti, ovvero il 9% del popolo dei maturandi. Un record rispetto al passato, quando passavano tutti o quasi, con aumento di oltre il 30% rispetto allo scorso anno quando si era arrivati solo a 32.000 "segati".
ANCHE ALLE MEDIE - Alle medie si dovrebbe registrare un aumento di bocciati: circa 12 mila studenti non ammessi in più rispetto al 2008 e di questi circa 3.000 sono stati bocciati per l'insufficienza nel voto in condotta. Sono raddoppiati, inoltre, gli studenti non ammessi all'esame di terza media: 4,4%, rispetto al 2,1% dello scorso anno.

CONDOTTA GIUDA O AMICO? - Il tanto vituperato voto in condotta avrebbe invece prodotto circa 6500 bocciati alle scuole superiori, quindi un numero tutto sommato non elevato a dispetto di quanto si prevedeva. In molti casi la condotta è stato un vero e proprio paracadute, perché una condotta da bravo ragazzo, con votazione superiore al 6, faceva media e quindi compensava le insufficienze in altre materie.
UN PRIMATO DI BOCCIATURE - Un vero e proprio record di “vittime” per questo anno scolastico 2008/2009. E le colpe? Come al solito bisogna analizzare bene la situazione, perché ogni singola bocciatura avrà la sua storia particolare e le cause di un fenomeno sono quasi sempre più di una. Sicuramente la nuova disciplina dei debiti e la reintroduzione del giudizio di ammissione hanno reso più difficile il passaggio dell'anno. Il che in linea di principio è giusto, perché nell'ultimo decennio c'erano studenti che non recuperavamo mai uno o più debiti nel corso del quinquennio. Nel contempo una scuola più severa e selettiva, non vuol dire per forza una scuola con maggiore qualità.
RIFONDAZIONE - Negli ultimi anni i Ministri Fioroni e Gelmini hanno modificato sostanzialmente i regolamenti per passare da un anno al successivo, ma non sono intervenuti in maniera sostanziale né sui programmi né sulla riqualificazione del corpo docente né sull'ammodernamento delle strutture scolastiche. Non si può pensare che gli studenti apprenderanno di più solo perché costretti dalla minaccia di una maggiore severità: bisogna affiancare a questo una scuola di maggiore qualità a tutti i livelli.